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Calcagno

Che cos'è il calcagno?

Il Calcagno è l'osso che forma quello che comunemente è denominato l'osso del Tallone.

Si tratta di una delle sette ossa che compongono il tarso del piede e deve necessariamente essere grande rispetto alle altre ossa perché svolge l'importante ruolo di trasmissione del peso corporeo dall'Astragalo, un altro osso tarsale, al terreno.

Oltre a possedere questa funzione essenziale, il Calcagno permette moltissimi movimenti poiché su di esso si inseriscono i capi di muscoli e legamenti che non solo prendono parte alla locomozione ed alla corsa ma aiutano a stabilizzare la gamba alla caviglia. Tra i movimenti che questo osso rende possibili possiamo citare (Fig.1): 

  • Plantaflessione (puntare il piede sul pavimento);
  • Dorsiflessione (camminare sui talloni);
  • Eversione (sollevare il bordo esterno del piede);
  • Inversione (sollevare il bordo interno del piede).

Movimenti permessi dal calcagno

(Fig. 1) Rappresentazione dei movimenti sopra descritti permessi dall'osso del Calcagno.

Il processo di ossificazione del Calcagno vede la fusione di due centri ossei, uno primario e l'altro secondario, i quali arrivano ad unificarsi definitivamente attorno ai 14 -16 anni di vita. Il centro primario si forma già al terzo mese di vita intrauterina; mentre il secondario, collocato sulla superficie posteriore, si crea tra il sesto e l'ottavo anno di età.

Dove si colloca il Calcagno?

Per capire dove risiede esattamente l'osso del Calcagno è necessario ricordare che il piede umano presenta ventisei ossa così suddivise:

  • Sette ossa tarsali
  • Cinque ossa metatarsali
  • Quattordici falangi del piede che formano lo scheletro delle dita del piede

Il Calcagno fa parte delle ossa tarsali (Fig. 2) le quali si possono paragonare alle ossa del carpo della mano anche se queste ultime sono otto e non sette. Le ossa tarsali, oltre il Calcagno, sono l'Astragalo,  il Cuboide, il Navicolare e le tre ossa Cuneiformi.

In modo particolare, il Calcagno presenta superfici articolari sulle quali si articola con l'Astragalo, al di sopra, e con il Cuboide davanti.

(Fig. 2) Ossa del piede.

Anatomia del Calcagno

Come è stato precedentemente descritto, l'osso del Calcagno costituisce la parte posteriore del tarso del piede e forma, assieme all'Astragalo ed ai malleoli di Tibia e Perone, l'articolazione Talocrurale o Caviglia propriamente detta.

Il Calcagno è un osso corto, di forma irregolare e di grande dimensione. Esso è suddiviso anatomicamente in sei facce o superfici ognuna delle quali dà inserzione a muscoli e legamenti, nonché alle ossa che confinano con il Calcagno stesso.

  • Superficie Anteriore: è la parte davanti del Calcagno. Si tratta della superficie con minore ampiezza. Si articola on l'osso Cuboide formando l'articolazione calcaneo cuboide.
  • Superficie Posteriore: è la parte opposta a quella anteriore. Ha forma di cupola più larga inferiormente. Nella sua porzione mediale presenta la tuberosità calcaneare che dà inserzione al Tendine d'Achille il quale connette i muscoli del polpaccio al Calcagno.
  • Superficie Superiore: è la parte situata sopra il Calcagno. Questa è la faccia più complessa dell'osso. Presenta tre porzioni articolari che vengono indicate come faccette talari le quali consentono l'articolazione con l'Astragalo. Vi sono anche svariate porzioni non articolari ed in modo particolare si presenta il solco del Calcagno che incontrandosi con quello dell'Astragalo, concorre alla formazione del Seno del Tarso attraverso il quale decorrono vasi sanguigni, nervi e legamenti importanti del piede.
  • Superficie Plantare: è la parte che forma la zona posteriore della pianta del piede. Questa faccia è irregolare e presenta la parte posteriore più grande di quella anteriore. Sono importanti due prominenze quali il tubercolo calcaneare e il tubercolo anteriore. Il primo, presenta due processi (mediale e laterale) che danno inserzione a diversi muscoli del piede mentre il secondo presenta una delle inserzioni del legamento plantare breve.
  • Superficie Laterale: è la parte che volge verso l'esterno del Calcagno. Questa faccia è piatta e ruvida e presenta anteriormente la troclea fibulare che si articola con il Perone nella gamba; medialmente una prominenza sulla quale si inserisce il legamento calcaneo fibulare e lateralmente due scanalature alle quali si agganciano le fibre dei muscoli Peroneo Lungo e Breve.
  • Superficie Mediale: è la parte che volge verso l'interno del Calcagno. Si tratta di una faccia quasi incavata che presenta una prominenza ossea importante in quanto sostiene una delle porzioni dell'Astragalo. Questa prominenza è definita Sustentaculum Tali proprio per la funzione di sostegno appena descritta.  Essa è pure importante perché dà inserzione a tendini e muscoli.

Piede di destra e sue superfici

(Fig. 3) Rappresentazione del piede di destra e delle superfici laterale, mediale, posteriore e superiore del Calcagno.

Riassumendo

  • Il Calcagno è l'osso che forma quello che comunemente è denominato l'osso del Tallone.
  • Svolge l'importante ruolo di trasmissione del peso corporeo dall'Astragalo, un altro osso tarsale, al terreno. Oltre a possedere questa funzione essenziale, il Calcagno permette moltissimi movimenti tra i quali: Plantaflessione, Dorsoflessione, Eversione ed Inversione.
  • Il processo di ossificazione del Calcagno vede la fusione di due centri ossei, uno primario e l'altro secondario, i quali arrivano ad unificarsi definitivamente attorno ai 14 -16 anni di vita.
  • Il Calcagno fa parte delle ossa tarsali (Fig. 2) le quali si possono paragonare alle ossa del carpo della mano. Le ossa tarsali, oltre il Calcagno, sono l'Astragalo, il Cuboide, il Navicolare e le tre ossa Cuneiformi.
  • Il Calcagno si articola con l'Astragalo, al di sopra, e con il Cuboide davanti.
  • L'osso del Calcagno costituisce la parte posteriore del tarso del piede e forma, assieme all'Astragalo ed ai malleoli di Tibia e Perone, l'articolazione Talocrurale o Caviglia propriamente detta.
  • Il Calcagno è un osso corto, di forma irregolare e di grande dimensione. Esso è suddiviso anatomicamente in sei facce o superfici: Anteriore, Posteriore, Superiore, Plantare, Laterale e Mediale.

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