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Muscoli

Che cosa sono i muscoli? Come sono fatti?

I Muscoli sono organi annoverati all'interno dell'apparato locomotore assieme alle ossa.

Si tratta di strutture morfologicamente e fisiologicamente varie e complesse le quali sono deputate essenzialmente al movimento del corpo umano (Fig. 1). Essi conferiscono quindi, mobilità allo scheletro ma anche ad organi di senso e a piccole altre strutture come ad esempio gli erettori del pelo che consentono al fusto di rizzarsi a seguito di un potente stimolo sensoriale. L'attività muscolare è perciò importante non solo alla locomozione ma anche alla digestione, alla circolazione sanguigna, alla respirazione.

Muscoli del corpo umano

(Fig. 1) I Muscoli presenti nel corpo umano (ti potrebbe interessare: quanti muscoli abbiamo?).

La maggior parte dei muscoli del corpo umano deriva dai somiti, blocchi di mesoderma metamerico, dai quali originano successivamente i miotomi separati tra loro da lamine connettivali indicate con il nome di miosetti i quali si inseriscono soprattutto a livello dello scheletro assile. La disposizione originaria metamerica, nell'adulto, permane solamene a livello dei muscoli profondi connessi alla colonna vertebrale.

Le proprietà specifiche del muscolo sono quattro:

  • Contrattilità: possibilità di accorciamento data dalla capacità muscolare di convertire l'energia chimica fornita dalla idrolisi dell'ATP, molecola energetica per eccellenza, in energia meccanica.
  • Estendibilità: capacità di allungamento quando viene sottoposto a una forza di trazione esterna
  • Elasticità: capacità di ritornare alla lunghezza originale quando ha termine la forza di trazione
  • Eccitabilità: capacità di reagire ad uno stimolo nervoso

Tipologie di tessuto muscolare

Riguardo l'ultima proprietà appena sopra esposta, esistono muscoli volontari e involontari ovvero che riescono a funzionare in maniera dipendente dalla nostra volontà oppure autonoma. I muscoli volontari sono definiti scheletrici striati mentre quelli involontari sono definiti muscoli lisci. L'unico muscolo che fa eccezione è quello cardiaco poiché nonostante esso sia involontario, presenta una struttura striata (Fig. 2) tipica dei muscoli scheletrici.

Tipologie di tessuto muscolare

(Fig. 2) Le tre tipologie di tessuto muscolare ed esempi di organi ai quali appartengono.

Il tessuto muscolare scheletrico (Fig. 3) è costituito da elementi cellulari di forma cilindrica denominati fibre muscolari le quali si originano dal processo di fusione di mioblasti costituendo una massa citoplasmatica unica, un sincizio polinucleato.

Questi muscoli sono costituiti da un insieme di fascetti di fibre associate a tessuto connettivo. Ciascuno è avvolto da una lamina connettivale denominata Epimisio. Da quest'ultimo si dipartono setti di connettivo che avvolgono i fascetti formando il Perimisio, dal quale si distaccano setti di connettivo reticolare che avvolgono ogni fibra (Endomisio).

La caratteristica principale della fibra del tessuto scheletrico è data dalla presenza di striature trasversali dovute all'alternanza di bande rinfrangenti e meno rinfrangenti nei preparati fissati e colorati. Le striature presenti sono anche di tipo longitudinale per la presenza di un grande numero di sottili fibrille denominate miofibrille.

Struttura anatomica del tessuto muscolare scheletrico

(Fig.3) Struttura anatomica del tessuto muscolare scheletrico.

Il tessuto muscolare liscio forma la tonaca muscolare delle strutture presenti negli apparati respiratorio, digerente, genitale ed urinario, oltre che in vene, arterie e tronchi linfatici maggiori. Le fibrocellule sono fusiformi e mononucleate con la parte centrale più spessa delle parti terminali. Si dispongono in fasci non organizzati oppure possono presentarsi isolate od in piccoli gruppi adiacenti al tessuto connettivo. Tra loro sono separate grazie alla presenza di un interstizio occupato da lamina basale.

Il tessuto muscolare cardiaco o miocardio è composto da cellule mononucleate denominate Cardiomiociti che si connettono tra loro per mezzo dei dischi intercalari formando una rete tridimensionale. Le cellule presentano una striatura simile a quella del tessuto scheletrico ma non possiedono miofibrille.

Aspetti della morfologia dei muscoli

La tipologia muscolare più rappresentata nel corpo umano è quella dei muscoli scheletrici, importantissimi nell'attività di locomozione. In un muscolo scheletrico tipico, distinguiamo una porzione principale e due estremità. La porzione principale viene definita corpo o ventre e contiene le fibrocellule muscolari mentre, le estremità sono costituite da tendini o aponeurosi. Queste ultime strutture sono costituite da tessuto connettivo fibroso, resistente alla trazione. I tendini hanno forma di cordoni o nastri mentre, le aponeurosi sono lamine ampie e molto sottili.

I muscoli scheletrici possono essere impari o pari. I primi sono divisi in due metà simmetriche sul piano sagittale; i secondi occupano posizioni speculari nei due antimeri del corpo. I muscoli impari si estendono quindi, in modo non equivalente nei due antimeri rispetto ai muscoli pari. Conseguentemente, i muscoli pari sono sempre presenti a coppia nel corpo umano mentre, quelli impari sono presenti singolarmente; ad esempio il muscolo Diaframma.

Per quanto concerne invece, la loro forma (Fig. 4):

  • I Muscoli Lunghi hanno corpo allungato di varia forma. Delle due stremità quella che resta ferma durante la contrazione viene definita capo muscolare; l'altra forma la coda. Ove il capo contatta l'osso si parla di punto d'origine o inserzione mentre, il punto di attacco della coda è detto inserzione terminale. Quando vi sono più inserzioni d'origine il muscolo può essere bicipite, tricipite ecc.; quando vi sono più inserzioni terminali invece, il muscolo può essere bicaudato, tricaudato ecc. In alcuni muscoli, vi sono formazioni fibrose che suddividono il corpo del muscolo dando origine a muscoli digastrici, trigastrici ecc.
  • Larghi, sono appiattiti o a forma laminare. Spesso si presentano a livello di collo e tronco ma sono poco rappresentati.
  • Brevi, o corti, sono di piccole dimensioni ed occupano spesso porzioni profonde, spesso in prossimità di una articolazione. Esempi sono i muscoli orbicolari o degli orifizi naturali.

Per ulteriori info: muscoli lunghi, larghi e corti.

Infine, nel muscolo scheletrico la direzione delle fibre e dei tendini può essere la stessa o può differire. Per questo distinguiamo:

  • Muscoli Pennati in cui le fibre sono orientate obliquamente rispetto ai tendini.
  • Muscoli Semipennati in cui i tendini occupano le facce laterali del corpo e le fibrocellule si dispongono tra essi.
  • Muscoli Pluripennati in cui si alternano strutture tendinee a carnose.
  • Muscoli Flabelliformi in cui il corpo si espande a ventaglio e termina con un'aponeurosi.

Morfologie muscolari

(Fig. 4) Alcune rappresentazioni di morfologie muscolari.

Riassumendo

  • I Muscoli sono organi annoverati all'interno dell'apparato locomotore assieme alle ossa.
  • Si tratta di strutture complesse deputate essenzialmente al movimento (Fig. 1).
  • L'attività muscolare è importante non solo alla locomozione ma anche alla digestione, alla circolazione sanguigna, alla respirazione.
  • La maggior parte dei muscoli del corpo umano deriva dai somiti, blocchi di mesoderma metamerico.
  • Le proprietà specifiche del muscolo sono quattro: Contrattilità, Estendibilità, Elasticità ed Eccitabilità.
  • Esistono muscoli volontari ed involontari ovvero che riescono a funzionare in maniera dipendente dalla nostra volontà oppure autonoma.
  •  I muscoli volontari sono definiti scheletrici striati mentre quelli involontari sono definiti muscoli lisci. L'unico involontario striato è il muscolo cardiaco.
  • Il tessuto muscolare scheletrico (Fig. 3) è costituito da elementi cellulari di forma cilindrica denominati fibre muscolari. Questi muscoli sono quindi, costituiti da un insieme di fascetti di fibre associate a tessuto connettivo.
  • La caratteristica principale della fibra del tessuto scheletrico è data dalle striature trasversali e longitudinali. Questo perché la fibra presenta al suo interno delle sottili fibrille denominate miofibrille.
  • Il tessuto muscolare liscio è composto da fibrocellule fusiformi e mononucleate con la parte centrale più spessa delle parti terminali. Si dispongono in fasci non organizzati oppure possono presentarsi isolate o in gruppetti.
  • Il tessuto muscolare cardiaco o miocardio è composto da cellule mononucleate che si connettono tra loro per mezzo dei dischi intercalari. Esso presenta striature ma non è organizzato in unità miofibrillari.
  • I muscoli scheletrici possono essere impari o pari. In base alla loro forma possono essere Lunghi, Larghi o Brevi e possono presentare diversa disposizione di parte carnosa e tendinea (Pennati, Semipennati, Pluripennati e Flabelliformi).

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