Idrodinamica

Appunti e dispense di idrodinamica

L'idrodinamica è un ramo della meccanica si occupa dello studio dei movimento dei fluidi incomprimibili (liquidi, o anche aeriformi, quando si è lontani da passaggi di stato e non intervengano sensibili variazioni di pressione e quindi di densità).

L'idrodinamica costituisce un importante capitolo della meccanica dei fluidi, ma il suo studio è storicamente più antico, sia per la maggior semplicità della trattazione matematica derivante dall'ipotesi della incomprimibilità, sia per il notevole interesse, anche pratico, che il movimento dei liquidi ha sempre presentato.

Le basi concettuali dell'idrodinamica moderna sono state poste, nel XVIII secolo, specialmente da L. Eulero che se ne può considerare il fondatore ; nello stesso secolo contributi importanti si ebbero da D. Bernoulli, J. d'Alembert, P. S. de Laplace e più tardi J. L. Lagrange.

Tutti questi ,studiosi si occuparono esclusivamente di un fluido ideale, che si dice "perfetto", il quale è per definizione privo di viscosità, quindi non suscettibile di sforzi tangenziali

È facile comprendere come questa schematizzazione semplifichi, l'indagine matematica, ma è anche ovvio che essa debba portare a risultati che non sempre rispecchiano il comportamento dei fluidi "reali".

Tuttavia questi risultati sono spesso accettati come approssimazioni sufficienti per questioni tecniche: precisamente questo si manifesta per tutte le situazioni in cui movimento del liquido non comporti sensibili dissipazioni di energia.

L'idrodinamica dei liquidi reali nacque solo nel XIX secolo grazie agli studi di H. Navier, G. G. Stokes, O. Reynolds e J. W. Rayleigh.