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Nervo vago

Che cos'è il nervo vago?

Il nervo vago è il X nervo cranico. Molto lungo, si ramifica dal collo all'addome, svolgendo funzioni motrici, sensitive e involontarie.

Il nervo vago

Il nervo vago è il nervo del quarto arco branchiale (arco io-tiroideo), X paio di nervi cranici.

È un nervo misto, con tre contingenti:

  1. un contingente motore somatico per la muscolatura faringea, laringea ed esofagea;
  2. un contingente sensitivo per la sensibilità dell'area auricolare (padiglione auricolare, meato acustico esterno, membrana timpanica);
  3. un contingente sensitivo vegetativo parasimpatico per il cuore, l'apparato respiratorio e l'apparato digerente (fino al colon sigmoideo escluso).

I nuclei del vago, situati nel midollo allungato, sono tre:

  1. il nucleo motore somatico, che occupa il nucleo ambiguo, insieme al nucleo accessorio bulbare motore somatico e al nucleo glosso-faringeo motore somatico;
  2. il nucleo terminale sensitivo, che occupa il nucleo solitario, localizzato, per l'esattezza, nella fovea inferiore del midollo allungato, insieme al nucleo glosso-faringeo sensitivo somatico e al nucleo intermedio sensitivo somatico;
  3. il nucleo viscerale parasimpatico o nucleo motore dorsale (funzionalmente, centro pneumo-cardio-intestinale), che occupa la fovea inferiore del midollo allungato, medialmente al nucleo del tratto solitario, insieme al nucleo glosso-faringeo viscerale parasimpatico (funzionalmente, centro salivatorio inferiore eccito-secretore della ghiandola parotidea).

Decorso del nervo vago

Il nervo vago emerge dalla parte media del solco dei nervi misti con 7-8 radicole, che si uniscono, successivamente, in un unico tronco.

Nel cranio, si dirige lateralmente e anteriormente verso il foro giugulare, dove, insieme al nervo accessorio, si pone lateralmente al nervo glosso-faringeo, dal quale è separato da un setto fibroso. Appena fuori dal foro giugulare presenta due rigonfiamenti gangliari: il ganglio giugulare o superiore (sensitivo) e il ganglio plessiforme o inferiore (viscerale parasimpatico).

Nel collo, decorre verticalmente, attraversando: lo spazio retrostiloideo, posteriormente alla vena giugulare interna e all'arteria carotide interna; la regione carotidea o sternocleidomastoidea, insieme alla vena giugulare interna e all'arteria carotide comune, in una guaina comune, a formare il fascio vascolo-nervoso del collo.

Nel torace, segue un percorso diverso: a destra passa anteriormente all'arteria succlavia, scende posteriormente al tronco venoso brachio-cefalico e alla vena cava superiore, poi dietro al bronco e al pericardio, incrocia la vena azigos, raggiunge il lato destro dell'esofago e di qui la faccia posteriore; a sinistra incrocia, posteriormente, il tronco brachio-cefalico sinistro e l'arco del dotto toracico, quindi la faccia anteriore dell'arco aortico, passa posteriormente al peduncolo polmonare sinistro e si pone sulla faccia anteriore dell'esofago.

Nell'addome, i due nervi vaghi, sinistro e destro, dopo aver attraversato nella stessa posizione l'orificio esofageo del diaframma, si comportano diversamente: il nervo vago sinistro si espande sulla faccia anteriore dello stomaco; il nervo vago destro termina nella parte mediale della faccia anteriore del ganglio celiaco destro.

Nervo vago

Nervo vago. Distribuzione generale (a sinistra) e ramificazione dei rami del nervo vago (a destra - rami non tutti visibili in figura): i rami comunicanti (linea blu), i rami intracranici (linea nera), i rami extracranici (linea gialla). Sono visibili: i tre nuclei del vago (linea rossa) e i due gangli vagali intracranici (linea verde).

Distribuzione dei rami vagali

Il nervo vago dà: rami comunicanti, rami intracranici e rami extracranici.

I rami comunicanti sono con: il nervo glosso-faringeo, il nervo ipoglosso, il nervo accessorio, i tre gangli cervicali del sistema nervoso simpatico (superiore, medio e inferiore).

I rami intracranici sono: il ramo meningeo o ricorrente, che passa per il foro giugulare e si distribuisce alla dura madre della fossa cranica posteriore; il ramo auricolare, che si origina dal ganglio superiore del vago, si dirige verso il canale facciale, entra nel canalicolo mastoideo e ne esce tra il processo mastoideo e il meato acustico esterno, inviando un ramo comunicante al nervo auricolare posteriore e uno al nervo glosso-faringeo.

I rami extracranici si distinguono in rami cervicali, rami toracici e rami addominali.

I rami cervicali sono: i nervi faringei per il plesso faringeo; il nervo del seno carotideo, che si origina dal ganglio inferiore del vago e si porta al seno carotideo; i rami cardiaci superiori (due/tre), che incrociano anteriormente e a sinistra l'arteria carotide comune, anteriormente e a destra il tronco brachio-cefalico, per poi terminare nel ganglio cardiaco; il nervo laringeo superiore, che si origina inferiormente al ganglio inferiore e si divide in due rami, il ramo interno (continuazione del nervo laringeo), che si distribuisce alla mucosa della laringe, e il ramo esterno, che diretto infero-anteriormente, va ad innervare il muscolo crico-tiroideo); il nervo laringeo ricorrente, destro (si origina a livello dell'arteria succlavia e, divenuto ascendente, si pone tra la trachea e l'esofago, per poi risalire posteriormente al lobo laterale della ghiandola tiroidea) e sinistro (si origina a livello della faccia anteriore dell'arco aortico, lo circonda antero-posteriormente, passando tra esso e il bronco sinistro, risale quindi sulla faccia dell'esofago prendendo rapporti con il lobo laterale della tiroide), con i rami cardiaci medii diretti al ganglio cardiaco, i rami tracheali, i rami laringei per i muscoli laringei (fatta eccezione per il muscolo crico-tiroideo, innervato dal nervo laringeo superiore), il ramo comunicante con il nervo laringeo superiore.

I rami toracici sono: i nervi cardiaci inferiori, che convergono al ganglio cardiaco; i rami bronchiali; i plessi polmonari (anteriore e posteriore); il plesso esofageo, costituito da numerosi filamenti che vanno da un vago all'altro, formando una rete, i cui rami sono detti corde esofagee del Willis.

I rami addominali provengono dal plesso esofageo e compongono i tronchi vagali: l'anteriore, che dà 3-6 rami gastrici per la faccia anteriore dello stomaco, e 3-4 rami epatici; il posteriore, che dà rami gastrici per la faccia posteriore dello stomaco, e rami celiaci, che attraversano i gangli celiaci e si distribuiscono a tutti i visceri addominali, fino al colon sigmoideo escluso.

Patologia

La principale patologia associata al nervo vago è la nevralgia del nervo vaco, dovuta a compressione o infiammazione del nervo.

Riassunto

  • Il nervo vago è il X nervo cranico, che innerva il collo, il torace e l'addome, fino all'estremità inferiore del colon discendente.
  • Il nervo vago è un nervo misto con funzioni: motrici per i muscoli faringo-laringo-esofagei; sensitive, somatiche e viscerali, per la sensibilità generale delle aree meningea, auricolare, laringea, tracheale, esofagea e, in generale, degli organi toraco-addominali; parasimpatiche per il cuore (regolazione della frequenza cardiaca), l'apparato respiratorio (regolazione della frequenza respiratoria); per l'apparato digerente (regolazione della digestione).

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