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Cistifellea

Che cos'è la cistifellea?

La cistifellea, nome comune della vescica biliare, è un organo cavo muscolo-membranoso, annesso alle vie escretrici biliari, dalle quali riceve la bile, che immagazzina e rilascia, dopo i pasti, per favorire la digestione e l'assorbimento dei grassi.

La cistifellea o vescica biliare o colecisti

La cistifellea o vescica biliare o colecisti è un organo impari, muscolo-membranoso cavo, situato in corrispondenza della faccia inferiore del fegato, lateralmente al lobo quadrato, volta infero-medialmente, all'altezza delle vertebre lombari terza e quarta.

Ha la forma di una pera, con la base rivolta in avanti e in basso e l'apice indietro e in alto, diretta, con l'asse maggiore, verso l'alto, indietro e a destra. Ha una lunghezza di 8-10 cm, una larghezza di 35-40 mm e una capacità media di 50-60 cc.

Cistifellea

Cistifellea. Sezione longitudinale della cistifellea e delle vie biliari extraepatiche. Notare la posizione sottoepatica della cistifellea e i suoi rapporti con colon e duodeno. Il dotto cistico, che si continua dal bacinetto della cistifellea converge, insieme al dotto epatico comune, nel dotto coledoco, che si apre nel duodeno.

Porzioni della cistifellea

La vescica biliare presenta allo studio tre porzioni: il fondo, il corpo, il collo:

  • il fondo della vescica biliare, diretto antero-inferiormente, sporge dal margine inferiore del fegato e poggia sulle anse ileali;
  • il corpo della vescica biliare presenta due facce: la faccia superiore, che è a contatto con il fegato, nella fossa biliare; la faccia inferiore convessa, che poggia sulla parete superiore della porzione discendente del duodeno e sul colon trasverso;
  • il collo della vescica biliare, flessuoso, mostra due solchi: il solco superiore, che lo separa dal corpo; il solco inferiore, che lo separa dal dotto cistico. A desta ha un rigonfiamento, detto bacinetto; a sinistra presenta alcune depressioni nelle quali alloga il linfonodo cistico. Poggia sulla porzione superiore del duodeno e non aderisce al fegato.

Dotto cistico

Dal bacinetto della cistifellea parte il dotto cistico, un canale che, convogliando, insieme al dotto epatico comune, nel dotto coledoco, la collega al duodeno, dove viene riversata la bile.

Il dotto cistico, lungo 33-45 mm e con un calibro di 3-4 mm, descrive, nel suo percorso, una curva concava infero-lateralmente: si porta a sinistra e in alto, poi infero-posteriormente e a sinistra. Ha una forma irregolare, flessuosa, quasi a spirale, con parti ristrette e parti dilatate. All'interno mostra la plica spirale o di Heister, con un margine aderente e un margine libero inclinato.

Con il dotto epatico comune, forma l'angolo acuto aperto in alto del triangolo bilio cistico di Calot, che ha per lati: il dotto cistico, obliquo in basso e a sinistra; il dotto epatico comune, verticale, convergenza dei dotti epatici, destro e sinistro; l'arteria cistica, orizzontale.

Struttura della cistifellea

La parete della cistifellea presenta tre tuniche: la mucosa, la muscolare e la sierosa.

La tunica mucosa si solleva in pliche, simili, in sezione, ai villi intestinali. L'epitelio è cilindrico semplice con: epiteliociti con cuticola striata (microvilli) per l'assorbimento di acqua e di sostanze inorganiche; epiteliociti senza cuticola, con prodotti di elaborazione di sostanza mucoide; epiteliociti a bastoncino, con mucopolisaccaridi. La lamina propria, su cui poggia l'epitelio, è costituita da connettivo fibrillare lasso.

La tunica muscolare è costituita da miociti glabri, che decorrono in varie direzioni, frammisti a fibre collagene e fibre elastiche.

La tunica sierosa è formata da tessuto cellulo-adiposo molto spesso. Riveste: completamente il fondo e il collo; il corpo, solo nella faccia inferiore.

Il dotto cistico ha la stessa struttura della cistifellea, con in più ghiandole mucoidi, simili a quelle presenti nel dotto epatico comune.

Funzione della cistifellea

La cistifellea riceve una parte della bile che, prodotta dal fegato, attraverso il dotto epatico comune, non scende verso il dotto coledoco, ma risale il dotto cistico collegato al bacinetto colecistico.

La bile è un liquido appiccicoso di colore verde-giallastro, contenente: mucina, lipidi, sali biliari (miscugli di sali sodici), pigmenti (biliverdina e bilirubina, prodotti di ricambio dell'emoglobina), colesterolo, lecitina e sali inorganici.

Nella cistifellea, la bile immagazzinata, viene concentrata per riassorbimento di acqua ed elettroliti nel torrente sanguigno circostante.

Quando il cibo, contenente grassi, raggiunge il duodeno, determinati stimoli ormonali e nervosi determinano la contrazione ritmica della cistifellea, con conseguente flusso della bile dal dotto cistico al dotto coledoco e quindi, con il rilassamento degli sfinteri, del dotto coledoco  (sfintere di Boyden) e dell'ampolla epato-pancreatica (sfintere di Oddi), nel duodeno, dove la bile, emulsionando i grassi (riducendoli a particelle più piccole) presenti nel chimo, ne facilita la digestione e l'assorbimento intestinale. La bile facilita inoltre la digestione delle vitamine liposolubili (vitamina A, vitamina D, vitamina E, vitamina K).

Dopo aver svolto la sua funzione, gran parte dei sali biliari, contenuti nella bile, vengono riassorbiti, attraverso la parete intestinale, nel sangue e di qui ritornano al fegato, dove vengono riutilizzati per produrre altra bile.

Sfinteri delle vie biliari

Sfinteri delle vie biliari. Sfintere del dotto coledoco e sfintere dell'ampolla epato-pancreatica. Il rilassamento degli sfinteri consente il flusso della bile dal dotto coledoco al duodeno.

Patologie

Le patologie più comuni a carico della cistifellea sono: i calcoli biliari (sassolini di colesterolo e/o bilirubina che si formano all'interno della colecisti), la colecistite (infiammazione dovuta ad ostruzione del dotto cistico, per accumulo di calcoli biliari), polipi, benigni o maligni (crescite anomale a livello della parete colecistica).

Se il trattamento della patologia richiede l'asportazione della cistifellea, la bile fluisce direttamente dal fegato al duodeno, senza conseguenze dannose a carico dell'organismo.

Riassunto

  • La cistifellea o vescica biliare o colecisti è un organo impari, muscolo-membranoso cavo, a forma di pera, situato in corrispondenza della faccia inferiore del fegato, con il quale comunica, per il flusso della bile, mediante le vie biliari extraepatiche, alle quali è collegata, attraverso il dotto cistico.
  • La cistifellea riceve, immagazzina, modifica e rilascia nel duodeno, dopo i pasti, circa la metà della bile, prodotta dal fegato, necessaria per la digestione e l'assorbimento dei grassi e delle vitamine liposolubili, presenti negli alimenti.
  • Le patologie della cistifellea  maggiormente riscontrate sono determinate dalla formazione dei calcoli biliari.

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