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Apparato urinario femminile

Che cos'è l'apparato urinario femminile?

L'apparato urinario femminile è quell'insieme di organi che consentono al corpo della donna di filtrare il sangue, estrarne le sostanze di scarto o tossiche ed espellerle attraverso un mezzo acquoso, l'urina.

La principale fonte di sostanze di rifiuto è il metabolismo degli amminoacidi. Questo, infatti, produce come sostanza finale un composto azotato molto tossico, l'ammoniaca.

A livello del fegato l'ammoniaca viene così trasformata in sostanze più complesse e meno tossiche, prima tra tutti l'urea, che viene espulsa attraverso l'urina.

Gli organi deputati alla formazione, raccolta ed escrezione delle sostanze di rifiuto nella donna costituiscono per l'appunto l'apparato urinario femminile, che è talvolta considerato una parte dell'apparato uro-genitale femminile, con cui condivide alcune strutture anatomiche.

Apparato urinario femminile

Apparato urinario femminile.

Gli organi dell'apparato urinario femminile

Gli organi che compongono l'apparato urinario femminile sono i reni, dove l'urina viene prodotta, gli ureteri, che raccolgono l'urina e la convogliano verso il sito di stoccaggio, cioè la vescica urinaria, da cui l'urina viene infine espulsa attraverso l'uretra.

La maggior parte degli organi dell'apparato urinario femminile sono analoghi a quelli dell'apparato urinario maschile. Le differenze più evidenti sono a livello dell'uretra, cioè l'ultimo tratto dell'apparato, che nel maschio è lunga e attraverso il pene, mentre nella femmina è più breve e si apre nel vestibolo vaginale.

I reni, la fabbrica dell'urina

La produzione dell'urina avviene nei reni, organi pari disposti a lati della colonna vertebrale, uno dietro la milza e l'altro sotto il fegato.

I reni hanno una forma a fagiolo, con una concavità rivolta verso l'interno del corpo e sono lunghi all'incirca 12 cm.

Il loro ruolo, all'interno dell'apparato urinario femminile, è analogo a quello svolto nel suo omologo maschile, cioè filtrare il sangue per estrarre le sostanze di rifiuto. L'unità funzionale del rene è il nefrone, costituito da un corpuscolo renale e da dei canalicoli di forma tubulare.

Il corpuscolo è la sede della filtrazione, mentre i tubuli sono deputati al riassorbimento delle sostanze utili.

Il corpuscolo del rene è a sua volta formato da un glomerulo, dove avviene effettivamente la filtrazione, e da un corpuscolo di Bowman dove il filtrato viene raccolto.

I glomeruli contengono capillari le cui pareti presentano pori molto grandi, da cui riescono a passare praticamente tutte le classi di composti che sono presenti nel sangue ad eccezione della componente cellulare e dalle macromolecole proteiche.

L'effetto, quindi, è quello di un filtro a maglie larghe che produce un liquido molto ricco di una grande varietà di sostanze.

A questo livello, il prodotto è definito "ultrafiltrato" e contiene praticamente tutte le componenti del plasma ad eccezione delle proteine.

Durante il passaggio nei canalicoli tutti i sali e le sostanze utili vengono riassorbite e le sostanze di scarto vengono concentrate. Si forma così l'urina, che viene convogliata negli ureteri e condotta alla vescica.

Corpuscolo renale

Corpuscolo renale.

Vescica nell'apparato urinario femminile

La vescica è un sacchetto elastico di tessuto muscolo-membranoso, di forma vagamente triangolare e dalle pareti estremamente elastiche, posizionata all'interno della pelvi.

La posizione della vescica nella donna è differente rispetto a quanto accade nell'uomo. Nell'apparato urinario femminile, infatti, la vescica si trova anteriormente all'utero, mentre nell'uomo è davanti alla prostata.

La vescica raccoglie l'urina proveniente dagli ureteri e la raccoglie fino ad arrivare, in media, a 250-300 mL prima di indurre lo stimolo della minzione.

Internamente la vescica è fatta da una parete costituita da 4 tonache: una tonaca mucosa esterna di natura epiteliale, detta urotelio (per approfondire vedi "apparato urinario maschile") al di sotto della quale è presente una tonaca sottomucosa di connettivo elastico. 3 strati di muscolo liscio formano la tonaca muscolare che precede, infine, la tonaca sierosa formata dal peritoneo (che riveste solo in parte la vescica, mentre una restante parte è rivestita da connettivo).

La superficie interna della vescica presenta molte pieghe, che rappresentano una riserva di epitelio in grado di distendersi quando la vescica si allarga durante il riempimento.

Dal meato uretrale interno, presente nella vescica, si origina l'uretra che è la vera componente distintiva dell'apparato urinario femminile rispetto a quello maschile.

L'uretra nell'apparato urinario femminile

Rispetto a quella dell'uomo, l'uretra femminile è molto più breve. La lunghezza di questo organo, infatti, è di appena 5-6 cm. Questo breve condotto cavo che conduce all'esterno del corpo può essere suddiviso in due regioni, una regione pelvica ed una regione perineale. La regione pelvica si trova al di sopra del diaframma oro-genitale, quella perianale sotto.

La porzione pelvica dell'uretra, nell'apparato urinario femminile, si presenta di forma allargata e ospita al proprio interno una grande quantità di dotti, detti dotti di Skene che convogliano le secrezioni mucose prodotte dalle ghiandole.

La sezione dell'uretra, che si presenta così larga nella porzione pelvica, si restringe notevolmente in corrispondenza del diaframma uro-genitale; successivamente a questo restringimento si origina la porzione perineale dell'uretra femminile, che rappresenta il tratto più breve del condotto.

La porzione perineale dell'uretra femminile conduce le urine all'esterno, insinuandosi a contatto con i bulbi del vestibolo ed essendo rivestita interamente dai corpi cavernosi del clitoride, che formano così un anello intorno ad essa.

Uretra nell'apparato urinario femminile

Uretra nell'apparato urinario femminile.

Istologia dell'uretra nell'apparato urinario femminile

Osservando la composizione dei tessuti che compongono le pareti dell'uretra nella donna, si osserva come questa possa essere distinta in tre sezioni. Oltre alle porzioni pelvica e perineale, infatti, si osserva una terza sezione distinguibile per le sue  caratteristiche istologiche, definita zona trigonale.

La zona pelvica è caratterizzata da un epitelio di rivestimento esterno analogo a quello della vescica, che sormonta una lamina propria e una tonaca muscolare analoghe a quelle che caratterizzano l'uretra dell'apparato urinario maschile; nella porzione trigonale l'epitelio di rivestimento è di tipo cilindrico composto e la tonaca muscolare si distingue per il suo elevato spessore; la porzione perineale, infine, è caratterizzata da un epitelio di rivestimento pavimentoso composto non corneificato, mentre la lamina propria e la tonaca muscolare sono analoghe a quelle della porzione trigonale.

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