Epitelio pavimentoso
Che cos'è l'epitelio pavimentoso?
Le cellule epiteliali sono le cellule che compongono uno dei quattro tipi di tessuto che formano il nostro corpo: il tessuto epiteliale.
Il tessuto epiteliale può svolgere numerose funzioni, e in base ad esse può mostrare differenti caratteristiche morfologiche e differente organizzazione degli strati cellulari. Queste differenze si riflettono nella diversa struttura delle cellule epiteliali che formano il tessuto.
L'epitelio pavimentoso
L'epitelio pavimentoso (o squamoso) è un epitelio caratterizzato da cellule più larghe che alte, dotate di un nucleo cellulare di forma piatta.
Quando queste cellule si presentano in un unico piano, si parla di epitelio pavimentoso semplice o monostratificato, tipico degli endoteli e del rivestimento dei vasi sanguigni; se invece l'epitelio si presenta composto da più strati di cellule, viene definito pavimentoso composto o pluristratificato.
In genere gli strati interni sono composti da cellule più piccole e meno appiattite, mentre quelle esterne, visibilmente piatte, sono anche cheratinizzate del tutto o solo parzialmente.
Epitelio pavimentoso semplice
Nell'epitelio pavimentoso semplice (o monostratificato), le cellule, disposte in un unico strato, sono di forma appiattita e si affiancano l'una all'altra come le mattonelle di un pavimento.
Rappresentazione dell'epitelio pavimentoso semplice.
Spesso il citoplasma forma una lamina talmente sottile da non essere visibile al microscopio ottico; l'epitelio può allora apparire come una fila di nuclei appiattiti e piuttosto distanziati tra loro.
Un epitelio di questo tipo è inadatto a sostenere funzioni protettive. Esso riveste cavità la cui parete deve essere facilmente permeabile.
Un esempio tipico ci viene dato dall'epitelio degli alveoli polmonari che, insieme all'endotelio dei capillari sanguiferi, forma la barriera che media gli scambi tra aria e sangue. L'epitelio pavimentoso semplice entra anche nella costituzione di alcuni tratti del nefrone (unità fondamentale di struttura e di funzione del rene).
Tipici esempi di epiteli pavimentosi semplici sono gli endoteli, che rivestono la superficie interna dei vasi sanguiferi e linfatici, e i mesoteli che tappezzano le cavità sierose.
Epitelio pavimentoso composto
L'epitelio pavimentoso composto (o pluristratificato) rappresenta il più diffuso epitelio pluristratificato.
Rappresentazione dell'epitelio pavimentoso composto.
Appartiene a questo gruppo l' epitelio della cute, cui viene attribuito il nome di epidermide. Le cellule più profonde dell'epidermide sono elementi indifferenziati che, nel loro "viaggio" verso la superficie, sintetizzano proteine fibrose, le cheratine; queste vanno progressivamente ad accumularsi nel citoplasma, fino a trasformare le cellule, ormai morte, in lamine cornee.
L'insieme di queste formazioni dà origine allo strato corneo superficiale, una barriera spessa e relativamente impermeabile posta tra l'ambiente esterno e l'organismo.
Nell'uomo, gli altri epiteli pavimentosi composti sono privi di strato corneo, e rivestono la superficie di organi direttamente comunicanti con l'esterno. Essi andrebbero incontro a disidratazione se la superficie dell'epitelio non fosse continuamente mantenuta umida.
A questo compito provvedono ghiandole, accolte nella lamina propria, che, tramite condotti escretori che attraversano l'epitelio, riversano in superficie il loro secreto mucoso, ad azione idratante e lubrificante.
Sono rivestiti da epitelio pavimentoso composto la cornea, la cavità orale, la faringe, l'esofago, l'intestino retto e la vagina.
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