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Cloruro di zinco

Proprietà, caratteristiche e formula del cloruro di zinco

Il cloruro di zinco è un composto chimico con formula ZnCl2; è un solido bianco traslucido, igroscopico e deliquescente, con densità 2,91 g/cm3, temperatura di fusione di 283 °C e temperatura di ebollizione di 732 °C.

Alla temperatura di 20 °C presenta una solubilità in acqua pari a 4320 g/L; ZnCl2 risulta solubile anche in molti altri solventi organici, come ad esempio etanolo, acetone e acetonitrile.

Formula chimica del cloruro di zinco

Il cloruro di zinco è un sale binario con formula chimica ZnCl2; è un composto nel quale lo zinco e il cloro sono legati chimicamente nel rapporto 1 : 2.

ZnCl2 deriva formalmente dalla reazione dell'idrossido di zinco con l'acido cloridrico:

Zn(OH)2 + 2 HCl → ZnCl2 + 2 H2O

Proprietà

Il cloruro di zinco può cristallizzare in quattro forme cristalline note rispettivamente con le sigle α, β, γ, e δ. Le forme α e β hanno simmetria tetragonale, la forma γ è monoclina mentre la forma δ è ortorombica.

Il cloruro di zinco può formare cinque diverse forme idrate di formula chimica generale ZnCl2·n(H2O), in cui n può assumere i seguenti valori: n = 1; 1,5; 2,5; 3; 4.

ZnCl2·4(H2O) è la forma idrata che si ottiene quando il composto cristallizza da soluzioni acquose.

Ricordiamo infine che ZnCl2 è una sostanza corrosiva, pericolosa per l'ambiente e irritante.

Sintesi

Cloruro di zinco anidro può essere preparato facendo reagire a secco zinco metallico e cloruro di idrogeno secondo la reazione:

Zn(s) + HCl(g) → ZnCl2(s) + H2(g)

In soluzione acquosa ZnCl2 può essere ottenuto facendo reagire zinco metallico con acido cloridrico in soluzione acquosa:

Zn(s) + HCl(aq) → ZnCl2(aq) + H2(g)

In soluzione acquosa ZnCl2 può essere ottenuto anche facendo reagire solfuro di zinco con acido cloridrico in soluzione acquosa:

ZnS(s) + 2 HCl(aq) → ZnCl2(aq) + H2S(g)

Impieghi

Il cloruro di zinco è senza dubbio il composto più importante dello zinco. Trova innumerevoli e importanti impieghi come catalizzatore e acido di Lewis in varie reazioni organiche, nella raffinazione del petrolio, come mordente, nella lavorazione tessile e della carta, come fumogeno, come preservante del legno, nella brunitura dei metalli, nelle pile a secco, come antisettico in farmacia e in altri settori.

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