Legge dei nodi

Cosa afferma la legge dei nodi?

Un nodo di un circuito è un punto in cui convergono tre o più conduttori.

La legge dei nodi o primo principio di Kirchhoff stabilisce che la somma delle intensità di correnti entranti in un nodo di un circuito è uguale alla somma delle correnti uscenti da quello stesso nodo:

Ʃ i_entranti = Ʃ i_uscenti

Analizziamo ad esempio il seguente circuito:

Legge dei nodi

I nodi presenti sono i punti indicati con le lettere A e B.

Le equazioni che possiamo dunque scrivere in tali punti sono:

A: I₁ + I₂ = I₃

B: I₃ = I₁ + I₂

La legge dei nodi deriva direttamente dal principio di conservazione di carica elettrica: la carica che fluisce verso un nodo deve necessariamente essere la stessa di quella che ne esce.

Se ciò non fosse, assisteremmo alla creazione o alla scomparsa di carica elettrica non essendo più bilanciata la quantità in entrata ed in uscita da ogni nodo.

Come segnare i versi delle correnti nei rami di un circuito

Come si attribuiscono i versi delle correnti se il problema che ci è stato fornito non li riporta?

La convenzione stabilisce che nei rami in cui sono presenti i generatori di tensione, il verso convenzionale della corrente sia quello che esce dal polo positivo e va verso il polo negativo.

Tale verso è solo convenzionale in quanto le vere cariche che si muovono sono gli elettroni che invece si spostano dal polo negativo a quello positivo.

Nei rami in cui invece non è presente alcun generatore di tensione, il verso è arbitrario.

Ovviamente se ad esempio in un nodo vi sono già due correnti entranti la terza corrente sarà uscente.

Anche nel caso però di attribuire un verso non corretto alla corrente, al termine del problema il risultato di quella corrente risulterà negativo.

Dunque se nella risoluzione di un circuito una intensità di corrente risultasse negativa vuol dire che il verso che abbiamo arbitrariamente assegnato a quella corrente è esattamente l'opposto del verso corretto di percorrenza.

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