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Polipropilene isotattico

Caratteristiche e produzione del polipropilene isotattico

La polimerizzazione del propilene può essere schematizzata nel modo seguente:

polimerizzazione propilene

La reazione, che porta alla formazione del polipropilene, può essere condotta in vari modi.

Nella polimerizzazione stereospecifica del propilene, che viene condotta in soluzione di n-eptano, viene raggiunta una precisa configurazione spaziale del propilene e i gruppi metilici sono disposti tutti da un unico lato rispetto all'asse della catena polimerica.

Le catene risultano ordinate e cristalline.

Il polimero è chiamato polipropilene isotattico.

polipropilee isotattico

Polipropilene isotattico: i -CH3 (alternati ai -CH2-) sono disposti tutti da un unico lato rispetto all'asse della catena polimerica.

Nella reazione di polimerizzazione la temperatura viene mantenuta a 70-80°C e la pressione a 5-10 atm. Il catalizzatore utilizzato, noto con il nome di catalizzatore stereospecifico di Ziegler-Natta, è costituito da alluminio trietile Al(C2H5)3 e tricloruro di titanio TiCl3.

Il polimero si forma direttamente sul catalizzatore. Quando la polimerizzazione ha raggiunto il 40%, la miscela di reazione (costituita dal polimero, dal monomero non reagito - propilene - e dal catalizzatore), viene introdotta in un apparecchio nel quale viene recuperato il monomero non reagito.

Il polimero viene successivamente separato dal catalizzatore per trattamento con HCl e dal solvente per centrifugazione.

Il polimero si presenta come una polvere bianca, inodore, molto leggera.

In questa fase viene addizionata di pigmenti, antiossidanti e stabilizzanti prima di essere foggiato in grani e posto in commercio.

Caratteristiche del polipropilene isotattico

Il polipropilene isotattico ha ottime proprietà meccaniche e un elevato punto di fusione (in confronto alle altre resine sintetiche).

Può essere conservato per un tempo indefinito senza che si degradi. È stabile agli agenti atmosferici.

Usi del polipropilene isotattico

Il polipropilene isotattico, messo a punto dal chimico italiano Giulio Natta (premio Nobel* per la chimica nel 1963) è oggi diffusissimo e viene ottenuto, sotto forma di fibra tessile, con il nome di Meraklon e usato per recipineti, profilati e lastre con il nome di Moplen.

* Il premio Nobel fu istituito dal chimico svedese Alfred Nobel.

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