Polipropilene
Caratteristiche e produzione della polipropilene
Il polipropilene è un polimero che si ottiene dal propilene.
Polimerizzazione del propilene
La polimerizzazione del propilene può essere schematizzata nel modo seguente:
ma può avvenire secondo tre meccanismi diversi e dare luogo a tre composti diversi.
Nel polipropilene atattico le catene del polimero sono orientate in modo disordinato con il gruppo metilico disposto casualmente a lato di esse.
Polipropilene atattico: i -CH3 (alternati ai -CH2-) sono disposti in modo disordinato.
Nel polipropilene sindiotattico le catene risultano ordinate, in parte cristalline. I gruppi metilici sono disposti alternativamente da un lato e dall'altro rispetto all'asse della catena polimerica.
Polipropilene sindiotattico: i -CH3 (alternati ai -CH2-) sono disposti alternativamente da un lato e dall'altro rispetto all'asse della catena polimerica.
Nel polipropilene isotattico i gruppi metilici sono disposti tutti da un unico lato rispetto all'asse della catena polimerica. Le catene risultano ordinate e cristalline.
A differenza dei precedenti, il polipropilene isotattico ha ottime proprietà meccaniche e un elevato punto di fusione (in confronto alle altre resine sintetiche).
Polipropilene isotattico: i -CH3 (alternati ai -CH2-) sono disposti tutti da un unico lato rispetto all'asse della catena polimerica.
Il polipropilene isotattico, messo a punto dal chimico italiano Giulio Natta (premio Nobel* per la chimica nel 1963) è oggi diffusissimo e viene ottenuto, sotto forma di fibra tessile, con il nome di Meraklon e usato per recipineti, profilati e lastre con il nome di Moplen.
L'omopolimero contenente nell'unità polimerica un atomo di carbonio in meno rispetto al polipropilene è il polietilene.
* Il premio Nobel fu istituito dal chimico svedese Alfred Nobel.
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