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Reticolo endoplasmatico rugoso

Struttura e funzioni del reticolo endoplasmatico rugoso

Il reticolo endoplasmatico è un insieme di compartimenti intracellulari presente negli organismi eucarioti che si estendono dal nucleo cellulare verso il citoplasma.

Il reticolo endoplasmatico si può suddividere strutturalmente nel reticolo endoplasmatico liscio e nel reticolo endoplasmatico rugoso.

In questa sede ci occuperemo di descrivere l'aspetto e le funzioni del reticolo endoplasmatico rugoso.

Aspetto del reticolo endoplasmatico rugoso

Il reticolo endoplasmatico rugoso (o reticolo endoplasmatico ruvido, abbreviato in R.E.R.) si distingue per l'aspetto granulare delle sue superfici, dovute alla presenza di ribosomi.

Il reticolo endoplasmatico rugoso ha una struttura formata da tubuli e sacchi appiattiti ed interconnessi tra loro che prendono la forma di cisterne.

Struttura del reticolo endoplasmatico rugoso

Struttura del reticolo endoplasmatico

Il RER si trova strettamente associato con il nucleo cellulare e presenta delle zone di continuità con la membrana nucleare esterna.

Reticolo endoplasmatico rugoso all'interno della cellula

Reticolo endoplasmatico all'interno della cellula

Funzioni principali del reticolo endoplasmatico rugoso

Le funzioni principali del reticolo endoplasmatico rugoso coinvolgono la biosintesi e la maturazione delle proteine e dei suoi derivati, come glicoproteine e glicolipidi, destinate soprattutto all'attività secretoria oppure ai complessi di membrana della superficie cellulare e degli altri organelli.

Sulle superfici delle cisterne del reticolo endoplasmatico ruvido sono presenti dei canali di membrana, chiamati trasloconi, i quali possono fungere da sito di ancoraggio per i ribosomi.

Le proteine destinate a passare attraverso il RER contengono una sequenza segnale all'estremità N-terminale, la quale viene riconosciuta da recettori associati al traslocone, permettendo alla proteina di entrare nella cisterna o di venire sintetizzata dal ribosoma direttamente nello spazio interno, oppure di venire incorporata nella membrana del reticolo (se destinata a diventare una proteina transmembrana).

A questo punto iniziano i processi di maturazione e modifiche delle proteine.

La sequenza segnale della proteina neoformata viene rimossa ad opera dell'enzima Peptidasi presente nel lume del reticolo.

Successivamente, le proteine vengono assistite da specifici complessi enzimatici, tra cui le chaperonine, che garantiscono il corretto ripiegamento (folding) delle proteine neosintetizzate nelle loro strutture secondarie e terziarie, formando interazioni tra le parti idrofobiche della proteina e tramite la formazione di ponti disolfuro tra residui di cisteina presenti nella catena di aminoacidi.

Nel reticolo endoplasmatico ruvido avvengono inoltre le prime fasi della glicosilazione delle proteine, ovvero l'aggiunta di catene oligosaccaridiche per la produzione di glicoproteine, le quali sono un componente abbondante nei recettori di membrana e nella matrice extracellulare.

Alla fine dei processi di maturazione del RER, le proteine vengono indirizzate tramite vescicole verso l'apparato di Golgi, dove avverranno ulteriori modifiche e dove verranno smistate verso le loro destinazioni finali.

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