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Peristalsi intestinale

Che cos'è la peristalsi intestinale?

La digestione è un insieme di processi, motori e chimici, tendenti a scindere le parti complesse degli alimenti; essa avviene nell'apparato digerente, che ha la funzione di preparare gli alimenti, con azione meccanica e chimica, affinché vengano assorbiti dall'organismo.

Occorre perciò che i vari prodotti, sospinti dai muscoli del tubo digerente, si mescolino con i secreti delle ghiandole (salivari, gastriche, enteriche, fegato e pancreas) e compiano tutto il percorso, da un'estremità all'altra.

Non si deve pensare al tubo digerente come a un tubo rigido sul quale si innestino le varie formazioni ghiandolari. Esso, al contrario, partecipa attivamente alle funzioni digestive mediante movimenti diretti a mescolare intimamente il contenuto di ciascun tratto e a far progredire le sostanze che devono essere digerite, da un posto di attività a un altro. Quest'ultimo tipo di movimento costituisce la cosiddetta peristalsi intestinale.

In cosa consiste la peristalsi?

La peristalsi consiste in un'onda di contrazione della muscolatura che, partendo dalla parte superiore del canale digerente, si propaga a velocità più o meno costante verso la parte inferiore, spingendo così in avanti il suo contenuto.

Questo tipo di contrazione infatti abbraccia a mo' di anello il canale digerente chiudendone quasi completamente il lume, mentre immediatamente innanzi ad essa la muscolatura si trova in uno stato di completo rilassamento e di distensione. Il graduale spostamento dell'anello di contrazione verso il basso determina naturalmente anche il progressivo spostamento di tutto il materiale non ancora digerito. I movimenti peristaltici sono movimenti ritmici e si susseguono a intervalli più o meno regolari.

Movimenti peristaltici

Rappresentazione schematica dei movimenti peristaltici.

Movimenti segmentari

Per far sì che il cibo si mescoli perfettamente con i liquidi digestivi, intervengono invece i movimenti cosiddetti segmentari. Essi consistono in contrazioni brevi e intense di piccoli tratti del canale digerente, susseguentisi al ritmo di dieci, venti volte al minuto e aventi appunto come risultato quello di rimescolare continuamente il contenuto e di spostarlo da un'ansa all'altra.

Tutti questi movimenti sono possibili perché il canale digerente è costituito oltre che dalla mucosa, che lo tappezza internamente, anche da uno strato di tessuto muscolare liscio, che differisce da quello striato (quello del bicipite brachiale, ad esempio) non solo per la sua struttura microscopica, ma anche per le sue proprietà fisiologiche.

Esso, infatti, al contrario di quello striato, può contrarsi per un tempo molto prolungato senza denunciare sintomi di affaticamento; può estendersi molto in lunghezza; presenta la possibilità di contrarsi ritmicamente, senza l'intervento della volontà. Esso infatti è innervato dal sistema nervoso autonomo (così chiamato perché sottratto all'influenza della volontà) e precisamente dal nervo vago e dal simpatico, che inviano impulsi stimolatori ed inibitori.

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