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Vitamine idrosolubili

Quali sono le vitamine idrosolubili?

Le vitamine idrosolubili sono quelle vitamine la cui struttura chimica è caratterizzata dalla presenza di molti gruppi polari.

Come tutte le vitamine, sono composti organici che non possono essere sintetizzati direttamente dall'organismo e non partecipano al bilancio energetico ma devono essere necessariamente assunti con l'alimentazione perché, seppur in piccole dosi, sono indispensabili per il corretto mantenimento del metabolismo cellulare.

Diversamente dalle vitamine liposolubili, la presenza dei gruppi polari rende le vitamine idrosolubili fortemente idrofile. Inoltre nella maggior parte dei casi non vengono accumulate nell'organismo e devono pertanto essere continuamente reintrodotte attraverso gli alimenti.

Per questo motivo, le ipervitaminosi (cioè effetti tossici dovuti ad eccessi di vitamine) riferita alle vitamine idrosolubili sono estremamente rari mentre l'ipovitaminosi o l'avitaminosi (carenza o assenza di vitamine) per le vitamine è più probabile, soprattutto per quelle popolazioni che non hanno accesso a risorse alimentari che garantiscano una alimentazione completa e bilanciata.

Nei paesi sviluppati, problemi da carenza di vitamine sono dovuti principalmente a malattie o all'assunzione di farmaci che ne limitano l'assorbimento, all'abuso di alcool che compromette le funzioni del fegato (fondamentali per l'elaborazione di molte vitamine idrosolubili) e all'interazione diretta dell'alcool in alcuni processi di conversione delle forme inattive in forme attive.

Quali sono le vitamine idrosolubili?

In questa trattazione provvederemo ad elencare quali sono le vitamine idrosolubili ed a descriverne brevemente la struttura e la funzione. È chiaro che tale descrizione risulterà parziale e richiederà, per chi ne fosse interessato, un approfondimento specifico soprattutto per le vitamine coinvolte in processi biochimici e fisiologici particolarmente complessi.

Alla categoria delle vitamine idrosolubili sono ascritte tutte le vitamine  del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6, B9, B12) , la vitamina C e la vitamina H.

Ad eccezione della vitamina B2 e della vitamina B6, sono tutte termolabili per cui i cibi cotti e lavorati ne contengono quantità sensibilmente inferiori rispetto ai cibi crudi. Inoltre alcune di esse sono fotosensibili, cioè si degradano a causa dell'esposizione ai raggi UV ed inoltre sono soggette a degradazione quando esposte direttamente all'aria.

Vitamina B1 o Tiammina

La Tiammina (o Tiamina) è una vitamina idrosolubile costituita da un derivato pirimidinico unito ad un derivato tiazolico per mezzo di un ponte metilenico. Questo legame può essere scisso da un enzima, la tiaminasi, che è presente nelle cellule dei pesci. Il pesce, quindi, è un alimento che ne contiene poco.

La tiamina è invece presente in buone quantità in cereali, legumi, frutta secca, verdure fresche e lievito.

La carenza di Vitamina B1 porta ad una sindrome, rara nei paesi occidentali, definita "beriberi" e che comporta problemi neurologici, anoressia, debolezza ed affaticamento.

Vitamina B2 o Riboflavina

Questa vitamina è composta da un anello isoallosazinico unito ad una molecola di D-ribitolo, un alcool a 5 atomi di carbonio.

Lungo l'anello si osserva la presenza di due gruppi metilici connessi agli atomi di carbonio in posizione 7 ed 8. La mancanza del metile in 8 rende la molecola tossica, mentre lo slittamento di questi sostituenti alle posizioni 6 e 7 determina la formazione di un composto, la iso-riboflavina, che agisce da antagonista della riboflavina inibendone gli effetti.

L'importanza di questa vitamina idrosolubile è notevole: questa infatti rappresenta il precursore di composti fondamentali come il FAD e l'FMN, coinvolti in maniera indispensabile nel metabolismo energetico delle cellule. La riboflavina è inoltre un cofattore enzimatico fondamentale per l'azione di molte ossidoriduttasi.

È presente nelle uova, nel latte, nelle verdure, nella carne e nel lievito e la sua carenza produce problemi alla pelle e agli occhi.

Vitamina B3

La vitamina B3 è un derivato pirinico presente in due isoforme attive, la nicotinammide e l'acido nicotinico.

Presente in molti tipi di alimenti, nel mais è contenuto in una forma poco biodisponibile pertanto l'uso esclusivo del mais come alimento può comportare il problema della pellagra, dovuto appunto alla carenza di vitamina B3, che causa dermatiti, anemia, anoressia, cattiva digestione e degenerazione muscolare.

Struttura della piridina e delle due forme della Vitamina B3

Struttura della piridina e delle due forme della Vitamina B3 che da questa derivano.

Vitamina B5 o acido pantotenico

Questo composto è formato dall'acido pantoico legato alla β- alanina attraverso un legame carboamminico molto stabile, in grado di resistere agli enzimi digestivi.

È necessario alla sintesi del Coenzima A e si trova abbondante in uova, fegato e vegetali freschi. La carenza di questa vitamina idrosolubile causa cefalea, debolezza generale, apatia, formicolio agli arti.

Vitamina B6

Anche questa vitamina idrosolubile è derivata dalla piridina e si presenta in 3 differenti forme attive. La forma prevalente negli alimenti è la piridossina, che nel fegato viene convertita nelle altre due forme (piridossale e piridossammina).

La Vitamina B6 è un importante cofattore enzimatico, partecipa alla formazione del neurotrasmettitore GABA ed interviene nei processi di glicogenolisi.

La sua carenza (rara) può portare a difetti di crescita e debolezza. Gli atleti possono trovare beneficio da un supplemento di questa vitamina perché, aumentando la glicogenolisi, rende disponibile maggiore energia immediatamente utilizzabile dai muscoli.

Inter-conversione delle tre forme di Vitamina B6

Inter-conversione delle tre forme di Vitamina B6.

Vitamina B9 o Acido folico

Questa fondamentale molecola si ritrova in molti alimenti anche se la sua sintesi è esclusivamente di origine batterica.

Partecipa alla sintesi degli acidi nucleici, al metabolismo degli amminoacidi e di alcuni neurotrasmettitori.

È l'unica vitamina idrosolubile che si accumula nel fegato, dove le riserve possono bastare per alcuni anni. Molto importante è la sua presenza per il regolare sviluppo neurologico del feto in gravidanza.

Vitamina C o acido ascorbico

La vitamina C è un composto molto conosciuto e importante e merita sicuramente una trattazione dedicata.

Ci limitiamo qui a ricordare come sia uno dei più efficaci antiossidanti dalla natura, presente in quasi tutti gli alimenti vegetali ma fortemente termolabile e sensibile all'esposizione all'aria.

Vitamina H o biotina

La biotina è indispensabile per l'attivazione di alcune carbossilasi importantissime per la lipogenesi, la gluconeogenesi, la regolazione dell'espressione genica, la riparazione del DNA e la proliferazione cellulare.

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