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Vene della testa

Quali sono le vene della testa?

Le vene della testa, suddivise in vene del neurocranio e vene dello splancocranio, sono vasi che convogliano il sangue deossigenato del capo nella vena giugulare interna.

Da qui, il sangue, attraverso la vena cava superiore, arriva al cuore e quindi ai polmoni per l'ossigenazione.

Le vene della testa

Le vene della testa (o vene del capo) convogliano il sangue deossigenato, proveniente dalla testa, nella vena giugulare interna (dx o sx), che confluisce insieme alla vena succlavia (dx o sx) nella vena brachio-cefalica (dx o sx), che si continua nella vena cava superiore, che porta il sangue al cuore (atrio destro).

Percorso della vena giugulare interna

Vena giugulare interna. Percorso della vena giugulare interna (sx o dx) nella quale confluisce il sistema venoso della testa.

Si distinguono in: vene del neurocranio e vene dello splancnocranio.

Le vene del neurocranio sono: le vene encefaliche, i seni della dura madre e il confluente dei seni, le vene meningee, le vene diploiche, le vene emissarie e le vene tegumentarie del cranio.

Le vene dello splancnocranio sono: le vene oftalmiche, superiore e inferiore, la vena facciale, la vena retromandibolare e la vena linguale. I rami affluenti delle vene splancnocraniche seguono il decorso delle arterie.

Il neurocranio è la scatola ossea contenente l'encefalo, formata da ossa pari o impari: l'osso frontale, le ossa temporali, le ossa parietali, l'osso sfenoide, l'osso etmoide e l'osso occipitale.

Lo splancnocranio è la parte del cranio che si organizza intorno alle cavità nasali e alla faccia, formata da ossa pari e impari: le ossa zigomatiche, le ossa lacrimali, le ossa nasali, i cornetti nasali inferiori, le ossa palatine, le ossa mascellari, il vomere e la mandibola.

Vene encefaliche

Le vene encefaliche, vene del neurocranio, si distinguono in: vene del rombencefalo, vene del mesencefalo e vene del prosencefalo.

Le vene del rombencefalo comprendono: le vene della midolla allungata, le vene del ponte e le vene del cervelletto.

Le vene della midolla allungata sono: la vena mediana anteriore che si continua con le vene pontine; la vena mediana posteriore, che si apre in uno dei seni della base; le vene radicolari, che terminano o nei seni della base o nelle vene extrarachidee.

Le vene del ponte formano una rete che sfocia nelle vene della midolla spinale, del cervelletto e del ponte stesso.

Le vene del cervelletto sono: le vene cerebellari superiori (del verme e degli emisferi), che si aprono nella vena grande del cervello; le vene cerebellari inferiori (del verme e degli emisferi), che sfociano nel seno trasverso o nel seno petroso superiore.

Le vene del mesencefalo, di piccolo calibro, sfociano nelle vene basilare e comunicante posteriore.

Le vene del prosencefalo o del cervello comprendono: le vene superficiali, la vena basale, la vena grande del cervello e le vene profonde.

Le vene superficiali (cerebrali, superiori e inferiori, cerebrale media superficiale, anastomotiche, superiore e inferiore) provengono dalle reti capillari della sostanza bianca e della corteccia, si portano nella pia madre (nel senso inverso alle arterie), dove, dopo aver partecipato alla rete piale, decorrono alla superficie dei giri.

La vena basale si forma a livello della sostanza perforata anteriore, circonda il piede del peduncolo cerebrale e sbocca nella vena grande del cervello.

La vena grande del cervello si forma alla base della tela corioidea del ventricolo medio (dalla confluenza delle vene cerebrali interne), si porta indietro, passa per la fessura trasversa del cervello e sbocca nel seno retto.

Le vene profonde si originano dai nuclei centrali, dalle pareti ventricolari e dal centro ovale, attraversano i plessi corioidei e la membrana corioidea e vanno a costituire le vene cerebrali interne, che sboccano nella vena grande del cervello.

Seni della dura madre

I seni della dura madre, vene del neurocranio, sono canali venosi, a sezione triangolare o tondeggiante, scavati nello spessore della dura meninge. Sono vene amiotipiche, con una tunica interna endoteliale e una tunica esterna fibrosa.

Si distinguono in seni pari (trasverso, occipitale, sfeno-parietale, cavernoso, petrosi, inferiore e superiore) e seni impari (sagittali, superiore e inferiore, retto, intercavernosi, anteriore e posteriore, plesso basilare).

Seni della dura madre

Seni della dura madre. A sinistra, i seni pari. A destra, i seni impari. Descrizione nel testo.

Il seno trasverso, suddiviso in una porzione orizzontale e una verticale, si estende dal confluente dei seni (protuberanza occipitale interna) al foro giugulare, dove si continua nel bulbo della vena giugulare interna.

Il seno occipitale  circonda il foro occipitale, risale sul margine aderente della falce cerebellare e sbocca nel confluente dei seni.

Il seno sfeno-parietale è posto lungo il margine posteriore delle piccole ali dello sfenoide e sbocca nel seno cavernoso.

Il seno cavernoso è situato lateralmente alla sella turcica dello sfenoide, riceve i seni sfeno-parietale e intercavernosi (anteriore e posteriore) e la vena oftalmica, si continua posteriormente con i seni petrosi (inferiore e superiore).

Il seno petroso inferiore si origina dal seno cavernoso, decorre nel solco petroso del margine posteriore della parte petrosa del temporale, esce dal foro giugulare e, come vena, sbocca nella vena giugulare interna.

Il seno petroso superiore si origina dal seno cavernoso, decorre sul margine superiore della parte petrosa del temporale, si dirige in senso medio laterale e sbocca nel seno trasverso, mettendolo in comunicazione, quindi, con il seno cavernoso.

Il seno sagittale superiore, situato sul margine convesso della falce cerebrale, si estende dalla crista galli dell'etmoide al confluente dei seni, dove sbocca.

Il seno sagittale inferiore, situato sul margine concavo della falce cerebrale, si estende dalla metà posteriore della falce al seno retto.

Il seno retto percorre la base della falce cerebrale e termina nel confluente dei seni. Riceve il seno sagittale inferiore e la grande vena del cervello (o vena magna di Galeno).

I seni intercavernosi, anteriore e posteriore, formano un circolo nello spessore del diaframma della sella e si aprono nei seni cavernosi, destro e sinistro, che mettono in comunicazione.

Il plesso basilare si estende sul clivo occipitale e mette in comunicazione i seni cavernosi, i seni petrosi inferiori, e i plessi venosi vertebrali interni.

Il confluente dei seni, posto anteriormente alla protuberanza occipitale interna, rappresenta la confluenza dei seni: sagittale superiore, retto, laterali e occipitali.

Vene meningee

Le vene meningee decorrono tra la dura madre e la parete ossea endocranica, seguendo il decorso delle arterie meningee.

Vene diploiche

Le vene diploiche (diploica frontale, temporali, anteriore e posteriore, occipitale) occupano i canali della diploe, tavolato medio delle ossa della volta del cranio, e comunicano con le reti venose extracraniche e con i seni della volta.

Vene emissarie

Le vene emissarie (parietali, mastoidee, occipitali, condiloidee) mettono in comunicazione direttamente, attraverso particolari orifici del cranio, la circolazione venosa intracranica con la circolazione venosa extracranica.

Vene tegumentarie del cranio

Le vene tegumentarie del cranio si distinguono in: vene frontali, affluenti delle vene facciali; vene occipitali, affluenti della vena giugulare interna; vene parietali, affluenti della vena temporale superficiale. Esse formano un ricco plesso tra la cute e la galea aponeurotica.

Riassunto

  • Le vene della testa si distinguono in vene del neurocranio e vene dello splancnocranio.
  • Le vene della testa formano un sistema di drenaggio convergente: si versano, direttamente o indirettamente, nel confluente dei seni, che si apre nella vena giugulare interna, ramo confluente della vena brachio-cefalica, a sua volta confluente della vena cava superiore, che porta il sangue al cuore (atrio destro) e quindi ai polmoni per l'ossigenazione.

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