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Neuroipofisi

Che cos'è la neuroipofisi?

La Neuroipofisi costituisce il lobo posteriore della Ghiandola Pituitaria o Ipofisi (Fig. 1).

Quest'ultima è una piccola ghiandola esocrina situata all'interno del cranio e più precisamente nella fossa ipofisaria dell'Osso Sfenoide denominata sella turcica.

Essendo una ghiandola esocrina, l'Ipofisi, riversa le sostanze prodotte direttamente nel circolo sanguigno. Essa presenta quindi una funzione biologica molto importante che riguarda la secrezione di diversi ormoni che controllano la crescita corporea, la pressione sanguigna, la lattazione, il metabolismo idrico e che quindi si dirigono verso numerosi distretti corporei quali Tiroide, Surrene e Gonadi.

Ghiandola Pituitaria

(Fig. 1) Rappresentazione della Ghiandola Pituitaria che attraverso un peduncolo si divide in due porzioni: anteriore (Adenoipofisi) e posteriore (Neuroipofisi).

La Ghiandola Pituitaria si divide in due porzioni o lobi. Quello anteriore è definito Adenoipofisi e consiste nella parte ghiandolare della Ipofisi la quale presenta diverse tipologie cellulari e secerne ormoni quali LH, FSH, Prolattina, TSH ed ACTH.

Il lobo posteriore è invece, definito col nome di Neuroipofisi poiché non si tratta di una vera e propria struttura ghiandolare ma di un prolungamento dell'Ipotalamo quindi possiamo definirlo una formazione neurosecretoria.

L'origine embrionale delle due porzioni della Ghiandola Ipofisaria sono infatti, differenti. L'Adenoipofisi deriva da una regione dell'ectoderma della faringe chiamata Tasca di Ratke mentre; la Neuroipofisi deriva dal neuroectoderma encefalico e si sviluppa dopo la quinta settimana di gestazione.

Anatomia della Neuroipofisi

La anatomia della Neuroipofisi è strettamente collegata a quella dell'Ipotalamo (Fig. 2), una struttura importante che regola alcuni aspetti del funzionamento corporeo ed è fondamentale per l'omeostasi.

Quest'ultimo è una piccola regione del diencefalo, grande quanto un'unghia, che si trova al di sotto del Talamo ed è separata ad esso grazie ad un canale definito solco ipotalamico.

In pratica, le cellule nervose presenti in due nuclei dell'Ipotalamo (sopraottico e paraventricolare) si portano, attraverso le fibre amieliniche dei propri assoni, nella Neuroipofisi.

Le fibre amieliniche infatti, formano il fascio ipotalamoneuroipofisario  e discendono all'interno del peduncolo creando espansioni terminali che si mettono in contatto con la parete dei vasi.

Ghiandole diencefalo

(Fig. 2) Rappresentazione della posizione delle strutture sopra descritte all'interno del diencefalo.

All'interno delle fibre amieliniche è presente un neurosecreto prodotto dai corpi cellulari dei neuroni ipotalamici. Questo neurosecreto forma goccioline o masserelle chiamate Corpi di Herring al cui interno la disposizione è caratteristica ed è indicata come "a grani di rosario".

Nell'assone comunque, sono ben rappresentati gli organelli cellulari quali mitocondri, microtubuli, cisterne di REL e vescicole sinaptiche contenenti Acetilcolina. Nella zona terminale delle fibre, vescicole e granuli risultano essere molto numerosi poiché consentono la comunicazione con la parete dei capillari.

Attorno ai capillari che si trovano all'interno della Neuroipofisi, sono presenti delle cellule di nevroglia modificate che sono definite Pituiciti. Essi hanno una forma irregolare e ramificata, simile a quella degli Astrociti. A livello della Neuroipofisi, queste cellule, svolgono una funzione di immagazzinamento e rilascio ormonale.

I capillari che si trovano nella Neuroipofisi sono di tipo sinusoidale e formano la componente vascostromale. Essi sono spesso raggruppati a comporre gomitoli che vengono definiti Corpi di Grewing. La parete di questi capillari è costituita da un endotelio che presenta piccoli pori che consentono gli scambi con i terminali assonici. Attorno ai capillari inoltre, sono presenti una lamina basale ed un intreccio di numerose fibre collagene.

Le Fibre amieliniche con i Corpi di Herring ed i Pituiciti concorrono a formare la pars nervosa della Neuroipofisi che si distingue dall'infundibolo il quale rappresenta la struttura che collega la Neuroipofisi all'Ipotalamo.

Funzione della Neuroipofisi

La Neuroipofisi ha il compito di rilasciare ed immagazzinare due ormoni (Fig. 3): l'Ossitocina (OT) e la Vasopressina o Ormone Antidiuretico (ADH).

A differenza della Adenoipofisi che non solo secerne gli ormoni ma li produce, la Neuroipofisi è solamente in grado di conservare e rilasciare gli ormoni prodotti dalle cellule secretorie dell'Ipotalamo.

Pertanto, l'unico aspetto che accomuna le due porzioni ipofisarie riguarda esclusivamente lo stretto rapporto che esse necessitano di avere con l'Ipotalamo.

Ormoni prodotti dalla Ipofisi

(Fig. 3) Rappresentazione degli ormoni prodotti dalla porzione anteriore della Ipofisi (Adenoipofisi) e quelli rilasciati dalla porzione posteriore (Neuroipofisi) i quali sono prodotti dall'Ipotalamo.

Una volta che i due ormoni precedentemente citati vengono prodotti dall'Ipotalamo, essi vengono trasportati alla Neuroipofisi attraverso vescicole che viaggiano lungo gli assoni delle cellule nervose secretorie Ipotalamiche.

Le vescicole che trasportano gli ormoni sono legate a proteine vettore che ne permettono quindi, il trasporto le quali vengono chiamate Neurofisine.

Nel lobo posteriore dell'Ipofisi, questi ormoni vengono trattenuti fino a quando non si presenta uno stimolo da parte dell'organo bersaglio oppure, se immediatamente necessari all'organismo, vengono direttamente rilasciati nel circolo sanguigno.

Ormoni rilasciati dalla Neuroipofisi

Gli ormoni prodotti dall'Ipotalamo e liberati dalla Neuroipofisi sono essenzialmente molecole non peptidiche con attività biologica. La Vasopressina si diversifica dalla Ossitocina poiché la fenilalanina è sostituita con l'isoleucina nella costituzione molecolare.

La secrezione della Vasopressina è regolata da ipovolemia, ipertonicità del sangue, ipotensione ed ipoglicemia.

L'ipertonicità sanguigna è recepita dall'Ipotalamo grazie a particolari osmocettori mentre, la riduzione di volume e pressione arteriosa portano alla stimolazione di pressocettori ipotalamici. L'organo bersaglio della Vasopressina è quindi, il rene. In modo particolare, i tubuli distali e i dotti collettori del rene sono impermeabili all'acqua ma con l'azione di questo ormone essa verrà riassorbita.

L'Ossitocina agisce prevalentemente sulla sfera riproduttiva. La secrezione di questo ormone aumenta durante il rapporto sessuale, il parto e la suzione del neonato. Infatti, gli stimoli che provengono dagli organi bersaglio quali utero e ghiandole mammarie raggiungono i nuclei ipotalamici portando al rilascio di questo ormone.

La stimolazione interessa maggiormente le cellule mioepiteliali degli acini della ghiandola mammaria e le cellule miometrali sia durante la fase follicolare facilitando il trasporto spermatico, che nella fase finale del parto nella quale si presentano le contrazioni uterine. L'Ossitocina viene anche prodotta dal corpo luteo assieme ad estrogeni e progesterone per facilitarne la regressione a seguito di mancata gravidanza.

Riassumendo

  • La Neuroipofisi costituisce il lobo posteriore della Ghiandola Pituitaria o Ipofisi (Fig. 1). Quest'ultima è una piccola ghiandola esocrina situata all'interno del cranio.
  • La Ghiandola Pituitaria si divide in due porzioni o lobi. Quello anteriore è definito Adenoipofisi e consiste nella parte ghiandolare della Ipofisi; e quello posteriore definito col nome di Neuroipofisi, un prolungamento dell'Ipotalamo.
  • La anatomia della Neuroipofisi è strettamente collegata a quella dell'Ipotalamo (Fig. 2), una piccola regione del diencefalo che si trova al di sotto del Talamo ed è separata ad esso grazie ad un canale definito solco ipotalamico.
  • Le cellule nervose presenti in due nuclei dell'Ipotalamo (sopraottico e paraventricolare) si portano, attraverso le fibre amieliniche dei propri assoni, nella Neuroipofisi. Le fibre amieliniche infatti, formano il fascio ipotalamoneuroipofisario  e discendono all'interno del peduncolo creando espansioni terminali che si mettono in contatto con la parete dei vasi.  
  • All'interno delle fibre amieliniche è presente un neurosecreto prodotto dai corpi cellulari dei neuroni ipotalamici. Questo neurosecreto forma goccioline o masserelle chiamate Corpi di Herring.
  • Attorno ai capillari che si trovano all'interno della Neuroipofisi, sono presenti delle cellule di nevroglia modificate che sono definite Pituiciti. Essi hanno una forma irregolare e ramificata, simile a quella degli Astrociti.
  • I capillari che si trovano nella Neuroipofisi sono di tipo sinusoidale e formano la componente vascostromale. Essi sono spesso raggruppati a comporre gomitoli che vengono definiti Corpi di Grewing.
  • La Neuroipofisi ha il compito di rilasciare ed immagazzinare due ormoni (Fig. 3) : l'Ossitocina (OT) e la Vasopressina o Ormone Antidiuretico (ADH).
  • Una volta che gli ormoni vengono prodotti dall'Ipotalamo, essi vengono trasportati alla Neuroipofisi attraverso vescicole legate a proteine vettore che ne permettono quindi, il trasporto le quali vengono chiamate Neurofisine. Arrivati alla Neuroipofisi essi vengono immagazzinati o rilasciati nel circolo sanguigno.
  • Gli ormoni prodotti dall'Ipotalamo e liberati dalla Neuroipofisi sono essenzialmente molecole non peptidiche con attività biologica.
  • La secrezione della Vasopressina è regolata da ipovolemia, ipertonicità del sangue, ipotensione ed ipoglicemia. L'organo bersaglio è il rene. In modo particolare, i tubuli distali e i dotti collettori del rene sono impermeabili all'acqua ma con l'azione di questo ormone essa verrà riassorbita. 
  • L'Ossitocina agisce prevalentemente sulla sfera riproduttiva. La secrezione di questo ormone aumenta durante il rapporto sessuale, il parto e la suzione del neonato. Infatti, gli stimoli che provengono dagli organi bersaglio quali utero e ghiandole mammarie raggiungono i nuclei ipotalamici portando al rilascio di questo ormone.

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