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Valenza

Che cosa è la valenza di un atomo?

In passato, il termine valenza era utilizzato per indicare la capacità di un atomo di combinarsi con uno o più atomi di un altro elemento chimico per formare composti.

In particolare, la valenza di un atomo coincideva numericamente con il numero di atomi di idrogeno che poteva legare.

L'idrogeno era stato assunto come elemento di riferimento in quanto esso presenta sempre un potere di combinazione uguale a 1.

Quindi, elementi quali ad esempio il fluoro, il cloro, il bromo, il sodio e il potassio erano considerati monovalenti in quanto si combinano con l'idrogeno nel rapporto di 1 a 1.

Il calcio, il magnesio, il bario e l'ossigeno erano considerati bivalenti perché si combinano con l'idrogeno nel rapporto di 1 a 2.

Quando un elemento non formava composti con l'idrogeno, allora la sua valenza coincideva con il numero di atomi di un altro elemento monovalente che poteva legare.

Ad esempio l'alluminio era considerato trivalente in quanto si combina con tre atomi di cloro (monovalente) per formare il cloruro di alluminio, AlCl3.

Il concetto di valenza ai giorni d'oggi

Il concetto di valenza, fin qui considerato è stato, in tempi moderni, significativamente rivisto.

Il suo significato è rimasto sostanzialmente inalterato solo per i composti ionici nei quali lo ione è monoatomico: in essi il valore numerico della carica coincide con la valenza.

Nei composti nei quali sono presenti legami covalenti la valenza (covalenza) coincide con il numero di legami covalenti che l'atomo è in grado di formare.

Pertanto, il carbonio, indipendentemente dal tipo di composto che viene a formare è sempre tetravalente perché forma sempre quattro legami covalenti. Infatti, sia nel metano (CH4), nell'etano (CH3-CH3) che nell'etilene (CH2=CH2) l'atomo di carbonio ha valenza quattro.

Valenza e composti

Alcuni elementi presentano nei loro composti una sola valenza (per esempio i metalli alcalini e metalli alcalino-terrosi), mentre la maggior parte degli elementi può assumere più valenze: il ferro, ad esempio, può essere bivalente (composti ferrosi) e trivalente (composti ferrici).

Se due elementi hanno la stessa valenza, si combinano nel rapporto di 1 a 1. Ad esempio, calcio e ossigeno che sono entrambi bivalenti, si combinano nel rapporto 1:1 formando l'ossido di calcio, CaO.

Se la valenza dei due elementi è diversa, il rapporto con cui si combinano è inverso al rapporto delle valenze.

Ad esempio, l'ossigeno è bivalente, l'alluminio è trivalente. Questi due elementi si combinano a dare l'ossido di alluminio, Al2O3.

Rimane infine da sottolineare che il concetto di valenza ha perso molta dell'importanza che in passato aveva per lasciare posto al numero di ossidazione.

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