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Secrezione biliare

Che cos'è la secrezione biliare?

La bile è un fluido prodotto dal fegato che ha un ruolo fondamentale in molti processi dell'organismo: è infatti indispensabile per una normale digestione ed un efficiente assorbimento dei grassi alimentari.

La bile è una soluzione acquosa verdastra, composta per oltre il 95% da acqua e per il restante 5% da sostanze disciolte in essa che, versandosi nel duodeno al momento opportuno, determina l'emulsionamento dei grassi.

La secrezione biliare

La bile è prodotta da alcune cellule del fegato, gli epatociti, che ogni giorno possono arrivare a produrne fino a 1000-1200 mL.

La secrezione di bile da parte degli epatociti è continua, ma il deflusso della bile dalla cistifellea (o colecisti) nell'intestino è intermittente ed è provocato in particolare dalla presenza di chimo nell'intestino stesso.

Lo svuotamento della colecisti (la cui funzione principale è la raccolta della bile) è controllato da un meccanismo nervoso che coordina la contrazione della muscolatura della cistifellea e il rilasciamento dello sfintere di Oddi (sfintere che regola il deflusso della bile nell'intestino).

Il deflusso della bile colecistica è favorito od inibito da svariati fattori esogeni od endogeni. Tra i fattori stimolanti sono da ricordare due ormoni:

  1. la secretina, prodotta dalla mucosa del duodeno e del digiuno e stimolante sia la secrezione biliare che la secrezione pancreatica;
  2. la colecistochinina prodotta dalla mucosa duodenale e digiunale e stimolante la contrattilità della colecisti.

La bile è indispensabile per una normale digestione ed un efficiente assorbimento dei grassi alimentari. La quantità totale di bile secreta giornalmente dalle cellule epatiche varia da 700-300 mL a 1000-1200 mL; la secrezione è più intensa durante la veglia che non durante il sonno.

Costituenti principali della bile

I costituenti principali della bile sono:

1) i sali biliari e cioè i sali sodici degli acidi glicocolico e glicochenodesossicolico, taurocolico e taurochenodesossicolico, derivanti dalla coniugazione di due aminoacidi, rispettivamente la glicocolla e la taurina, con l'acido colico e l'acido chenodesossicolico (questi due acidi hanno una struttura steroidea - come gli ormoni sessuali ed i corticosteroidi surrenalici - e derivano dal colesterolo).

Nell'intestino la flora batterica trasforma l'acido colico in desossicolico dopo averlo deconiugato e trasforma l'acido chenodesossicolico in acido litocolico;

2) la bilirubina, che è il pigmento biliare per eccellenza, che prevale anche quantitativamente nella bile umana. Progenitrice dei pigmenti biliari è l'emoglobina liberantesi dalla distruzione dei globuli rossi.

3) il colesterolo che è presente nella bile in forma non esterificata ed in concentrazione pressoché costante, indipendente cioè dalle variazioni della colesterolemia e dall'apporto colesterolico alimentare.

Il colesterolo è mantenuto in soluzione nella bile dalla presenza dei sali biliari, a condizione però che il rapporto colesterolo/sali biliari sia inferiore a 1/13: al di sopra di questo valore si ha la precipitazione del colesterolo, di grande importanza nel processo di formazione dei calcoli biliari.

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