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Monociti

Che cosa sono i monociti?

I monociti sono leucociti (ovvero globuli bianchi) mononucleati, cellule con un nucleo non suddiviso in lobi e prive di granuli citoplasmatici specifici.

Si formano nel midollo osseo, passano nel sangue come elementi circolanti, e di qui nei connettivi, dove, in presenza di focolai infiammatori, si differenziano in macrofagi con funzione fagocitaria.

I monociti sono cellule prive di granuli citoplasmatici specifici e con un nucleo non lobato (mononucleati).

Appartengono, insieme ai linfociti, a una delle due categorie di leucociti (o globuli bianchi), i leucociti mononucleati. L'altra categoria di leucociti, i leucociti o granulociti polimorfonucleati, è rappresentata da cellule caratterizzate dalla presenza di un nucleo suddiviso in lobi, da due o più, tenuti insieme da ponti di cromatina (di qui il nome di polimorfonucleati) e di granuli citoplasmatici specifici (di qui il nome di granulociti), in base alla natura dei quali vengono distinte in tre tipi:

In generale, i leucociti o globuli bianchi (granulociti, linfociti, monociti) vengono prodotti negli organi emopoietici (midollo osseo) e immessi nel torrente circolatorio, da dove raggiungono aree di tessuto connettivale per lo svolgimento della loro funzione di difesa dell'organismo, che si svolge secondo due possibili modalità: meccanismo aspecifico (per i granulociti e i monociti) e risposta specifica o immunitaria (per i linfociti) verso sostanze estranee o agenti infettivi.

I granulociti (neutrofili, eosinofili, basofili) sono cellule altamente differenziate, specializzate nello svolgimento di una particolare funzione:

  • fagocitosi di microrganismi o complessi molecolari estranei all'organismo, nei neutrofili e negli eosinofili;
  • secrezione di particolari sostanze (eparina e istamina), nei basofili.

Dato il loro stato di differenziazione, hanno perso la capacità di dividersi. I leucociti mononucleati (linfociti e monociti), invece, nel momento in cui viene stimolata la loro funzione, sono in grado di dividersi e di differenziarsi ulteriormente.

I leucociti hanno una durata di vita molto limitata, variabile nei vari tipi cellulari; nascono fuori dal circolo sanguigno e muoiono fuori dal circolo sanguigno.

Il numero di leucociti, nel sangue, è di circa 5000-7000 per mm3. La percentuale dei singoli elementi figurati (neutrofili, eosinofili, basofili, linfociti e monociti), nel sangue, in rapporto al numero totale dei globuli bianchi, è detta formula leucocitaria, che, in condizioni normali, presenta i seguenti valori: 50-70% di granulociti neutrofili, 2-4% di granulociti eosinofili; 0,5-1% di granulociti basofili, 20-40% di linfociti; 3-8% di monociti.

I monociti sono di dimensioni maggiori, rispetto ai granulociti e ai linfociti (circa 14-17 μm negli strisci di sangue colorati con il metodo di Wright).

Monociti e macrofagi: morfologia e funzione

I monociti hanno forma variabile, da tondeggiante a ovale, con contorni lisci o irregolari per la presenza di corti pseudopodi, mediante i quali si muovono con movimento ameboide verso i focolai di infezione.

Il nucleo cellulare ha un aspetto reniforme o a ferro di cavallo, con cromatina finemente dispersa, disposta a gomitolo o a sottile reticolo.

Il citoplasma, abbondante, contiene numerosi granuli azzurrofili, che al microscopio elettronico, si presentano come granuli elettrondensi delimitati da membrana. Si tratta di lisosomi primari, in quanto contengono perossidasi e fosfatasi acida.

Monocito e macrofago

Monocito e macrofago. Microfotografia elettronica. A sinistra, monocito con nucleo reniforme e cromatina dispersa, citoplasma con granuli azzurrofili. A destra, macrofago con nucleo più tondeggiante e citoplasma ricco di organelli. Spiegazione nel testo.

I monociti si formano e maturano nel midollo osseo, da qui passano nel sangue, dove permangono per circa 24-36 ore, per poi spostarsi nel tessuto connettivo, dove diventano macrofagi tissutali mobili.

In presenza di un focolaio infiammatorio, i monociti si spostano attivamente, con movimento ameboide, dal sangue all'area infiammata, dove sono già presenti i granulociti neutrofili, e acquistati i caratteri morfologici dei macrofagi, iniziano un'intensa attività fagocitica, inglobando materiali estranei di diversa natura, talvolta attivati e coinvolti dai linfociti nella risposta immune.

Formazione del macrofago

Formazione del macrofago. Stadi di maturazione del sistema dei macrofagi o fagociti mononucleati dal monoblasto nel midollo osseo, al monocito nel sangue, al macrofago maturo nei tessuti connettivali I monociti e i macrofagi presentano aspetti citologici diversi.

I macrofagi o fagociti mononucleati presentano un aspetto notevolmente diverso dai monociti progenitori.

Il nucleo diventa più tondeggiante, con cromatina spiccatamente eucromatica. Il citoplasma diventa più abbondante, e presenta modifiche strutturali: un reticolo endoplasmatico rugoso e un apparato del Golgi più estesi,  una riorganizzazione del citoscheletro e un aumento degli organuli intracellulari.

Dalla contrazione del reticolo di filamenti di actina e miosina, ancorato al citoscheletro di microtubuli, disposto sotto la membrana plasmatica, derivano i movimenti di aree della membrana citoplasmatica, che hanno un ruolo importante nella fagocitosi: invaginazione di aree di membrana, chiusura dell'imboccatura delle aree, formazione dei vacuoli fagocitici che si portano quindi all'interno della cellula, spostamenti di organuli lisosomiali verso di essi, con conseguente formazione di vacuoli digestivi (fagosomi o fagolisosomi).

Nel giro di qualche giorno, il citoplasma è pieno di eterofagosomi. I lisosomi del macrofago contengono proteasi, nucleasi, carboidrasi e lipasi. Gli eterofagosomi, costituiti da molti minuscoli vacuoli o da un solo grande vacuolo, contengono particelle di varia natura, in corso di digestione.

Riassunto

  • I monociti sono cellule prive di granuli citoplasmatici specifici e con un nucleo non lobato. Si formano nel midollo osseo a partire dai monoblasti, passano nel sangue come monociti maturi e svolgono una funzione fagocitaria nelle aree connettivali infiammate come macrofagi.
  • I monociti, insieme ai linfociti, sono leucociti mononucleati, una delle due categorie di leucociti (o globuli bianchi), che sono elementi figurati del sangue ( insieme agli eritrociti e alle piastrine). L'altra categoria di leucociti è rappresentata dai granulociti (neutrofili, eosinofili e basofili).
  • I monociti penetrati nei tessuti vanno incontro a un processo di maturazione che determina un aumento del citoplasma e degli organelli cellulari, differenziandosi in macrofagi, in grado di fagocitare materiali vari in aree infiammate.

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