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Cometa di Halley

Che cos'è la cometa di Halley?

La cometa di Halley, che porta il nome in onore dell'astronomo inglese Edmond Halley (1656-1742) è - tra le comete periodiche provenienti dal Disco diffuso - la più brillante e la più famosa.

Percorre intorno al Sole un'orbita molto eccentrica che le consente di ritornare in vicinanza della Terra e del Sistema Solare interno ogni 76 anni.

Dai registri storici è appurato che la cometa di Halley è stata osservata per oltre 2200 anni.

Halley, che come abbiamo accennato non è lo scopritore (la scoperta della cometa non è databile anche se il primo avvistamento documentato risale al 66 d.C.), fu la prima persona a rendersi conto della relazione esistente tra la cometa del 1682, che egli vide, e di certe altre apparizioni, separate da intervalli di circa 76 anni, della stessa cometa.

Egli calcolò le orbite di un certo numero di comete usando la teoria della gravitazione di Newton da poco pubblicata; notando la similitudine tra le orbite delle comete viste nel 1531, nel 1607 e nel 1683, egli ne predisse il ritorno per il 1759.

La cometa di Halley (il cui nome ufficiale è 1P/Halley) ha una distanza perielica (il punto dell'orbita più vicino al Sole) di 0,59 UA, tra le orbite di Mercurio e di Venere. Alla sua massima distanza, essa viaggia oltre l'orbita di Nettuno.

L'orbita è inclinata sul piano dell'eclittica di 162°, quindi la cometa viaggia lungo la sua orbita in direzione opposta al moto dei pianeti.

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L'osservazione della cometa di Halley del 1986 e la sonda Giotto

Il ritorno del 1986 fu molto sfavorevole per osservazioni dalla Terra ma diversi paesi lanciarono con successo delle sonde per lo studio della cometa.

Quella che si avvicinò di più alla cometa fu la sonda europea Giotto, che passò entro 605 km dal nucleo il 13 marzo 1986.

cometa di Halley

Il del passaggio della cometa di Halley del 1986.

Le sonde sovietiche Vega 1 e Vega 2 osservarono il nucleo da distanze di 8890 km e 8030 km il 6 e il 9 marzo 1986, e le informazioni che esse ottennero furono usate per correzioni estreme da applicare alla Giotto. La cometa fu studiata anche da due piccole sonde giapponesi.

I risultati dimostrarono in modo definitivo l'esistenza di un nucleo solido, probabilmente composto di ghiaccio e polvere. Esso ha una forma allungata irregolare, che ricorda un po' quella di una patata e che misura 16 x 8 km; è risultato più scuro del previsto poiché riflette solo il 4% della luce incidente.

nucleo della cometa di Halley

Il nucleo della cometa di Halley ripreso dalla sonda Giotto il 13 marzo del 1986.

Il nucleo ruota lentamente, compiendo una rotazione in 7,1 giorni. Sul lato rivolto al Sole sono state misurate temperature di 350 K (77 °C), sufficienti a fondere il ghiaccio e a originare gli impetuosi getti osservati.

Due sciami meteorici, Eta Aquaridi e Orionidi, sono associati alla cometa di Halley.

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