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Tessuto connettivo

Che cos'è il tessuto connettivo?

Il tessuto connettivo può assumere differenti aspetti e assolvere a diverse funzioni; in relazione a questa sua eterogeneità possono distinguersi molteplici strutture associate al tessuto connettivo e diverse tipologie di organizzazione delle stesse.

Dal punto di vista generale il tessuto connettivo svolge funzione di supporto e sostegno ad altri tessuti dal punto di vista metabolico, protettivo o strutturale.

Tessuto connettivo

Tessuto connettivo.

Origine del tessuto connettivo e strutture che lo compongono

Dal punto di vista ontogenetico, le cellule presenti nel tessuto connettivo vengono ad originarsi dal mesenchima e sono quindi di provenienza mesodermica. Le cellule del mesenchima hanno la caratteristica di essere cellule pluripotenti: possono quindi differenziarsi in tutte le diverse tipologie di cellule connettivali: osteoblasti, fibroblasti, condroblasti, globuli bianchi, macrofagi, mastociti e adipociti.

Oltre alla componente cellulare, il tessuto connettivo è composto da una matrice extracellulare formata da fibre e sostanza amorfa. La matrice extracellulare può assumere diverse forme, caratterizzando la tipologia di tessuto connettivo che, come detto, si contraddistingue per una notevole diversità associata alle diverse funzioni che può svolgere.

Caratteristiche della matrice extracellulare

La matrice extracellulare del tessuto connettivo può apparire fluida, solida (più o meno densa) o calcificata:

  • una matrice fluida è tipica del connettivo di trasporto, come il sangue e la linfa;
  • la matrice calcificata è invece tipico del tessuto osseo.

Le fibre disperse nella matrice sono composte da sostanze proteiche come il collagene e l'elastina. Tali fibre possono apparire più o meno spesse, presentarsi con forme differenti ed essere più o meno abbondanti a seconda del tipo di tessuto connettivo che andranno a formare.

La sostanza amorfa è invece composta da proteoglicani e glicoproteine organizzati a formare una rete insieme ai glicosaminoglicani. Le interazioni di questa rete proteica con l'acqua è tale da formare una matrice permeabile alle sostanze idrofile, attraverso cui metaboliti e gas necessari al mantenimento dei tessuti supportati possono diffondere liberamente attraverso di essa.

La matrice amorfa, in questo modo, rappresenta una connessione tra i liquidi tissutali e le altre strutture collegate.

Grazie alle sue caratteristiche, la matrice extracellulare rappresenta un ostacolo alla diffusione dei patogeni ed inoltre orienta ed organizza le componenti fibrillari in essa contenute.

Le fibre del tessuto connettivo

Le fibre associate al tessuto connettivo sono essenzialmente di tre tipi:

  • fibre di collagene 3;
  • fibre di collagene 1;
  • fibre di elastina.

Le fibre di collagene sono realizzate dai fibroblasti e si originano dal processamento di precursori di tropocollagene organizzati in fasci di fibre parallele, intrecciate o incrociate.

Fibre di collagene 1, particolarmente dense e resistenti,  vanno a costituire la componente principale del tessuto connettivo denso.

Fibre di collagene 3, organizzate in reticoli di materiale più leggero, formano il tessuto connettivo reticolare.

Alcune strutture che necessitano di notevole elasticità risultano abbondanti in fibre di elastina, prodotte da fibroblasti, condroblasti, condrociti e cellule muscolari lisce.

Le fibre connettivali  elastiche possono modificare la propria forma in risposta a sollecitazioni meccaniche, ritornando poi alla propria condizione di partenza una volta terminata la sollecitazione.

Sintesi delle fibre di collagene

Sintesi delle fibre di collagene.

Tipi di tessuto connettivo

Il tessuto connettivo può distinguersi in tre grandi categorie: il tessuto connettivo mucoso, il tessuto connettivo propriamente detto e i tessuti connettivi specializzati.

Il tessuto connettivo mucoso si origina durante lo sviluppo embrionale per regredire quasi completamente nell'adulto. Solo la polpa dei denti risulta costituita da questa tipologia di tessuto, oltre che una porzione del cordone ombelicale. È caratterizzato per una generale povertà di componente fibrosa.

Il tessuto connettivo propriamente detto è quello più abbondante e si divide, anch'esso, in tre tipologie:

  • il tessuto connettivo lasso: è costituito da poca componente fibrillare e abbondanza di componente cellulare. La sostanza amorfa in questo tipo di tessuto non risulta particolarmente densa né tantomeno rigida.
  • Il tessuto connettivo reticolare: la componente fibrosa è costituita essenzialmente da fibre reticolari di collagene 3, isolate e non compattate nella matrice, che formano un sottile reticolo
  • Il tessuto connettivo elastico: questo tessuto è costituito da elastina, sostanza amorfa e fibrillina. Le fibre sono organizzate parallelamente le une alle altre oppure sparpagliate tra fibre di collagene. Un tipo particolare di connettivo elastico è quello che riveste i vasi sanguigni, in cui non sono presenti fibre ma solo elastina in lamine a formare delle membrane elastiche
  • Tessuto connettivo denso: in questa forma il tessuto connettivo ha una componente cellulare molto scarsa, a favore di una elevata densità di fibre di collagene 1. In alcuni distretti, come nei tendini, queste fibre sono strutturate in fasci paralleli; in altre forme, come accade nel derma le fibre risultano fittamente intrecciate mentre nella cornea le fibre sono organizzate in maniera incrociata.

Tessuti connettivi altamente specializzati

Con questa espressione si identificano 5 tessuti di origine mesenchimale dalle caratteristiche peculiari:

  • Il tessuto adiposo: la componente cellulare di questo particolare tessuto connettivo è costituita da adipociti, cellule in grado contenere sostanza lipidica all'interno del proprio citoplasma sotto forme di gocce. Nel tessuto adiposo bianco le cellule contengono una unica grande goccia di grasso; questo tessuto svolge funzione di riserva energetica ed isolamento termico. Nel tessuto adiposo bruno, tipico degli animali che adottano la strategia del letargo, le gocce di lipidi nel citoplasma sono molteplici e più piccole. Nell'uomo è rappresentato soprattutto nel neonato.
  • Cartilagine: nel tessuto cartilagineo la matrice extracellulare è gelatinosa e ospita fibre di collagene, condroblasti e condrociti. È l'unico connettivo privo di vasi e riceve nutrimento grazie al passaggio di nutrimento attraverso la matrice. È rivestita da un pericondrio (anch'esso connettivo) .
  • Tessuto osseo: caratterizzato da una componente organica costituita da osteoblasti, osteociti e cellule osteoprogenitrici ed una componente minerale di fosfati e citrati che ne rappresenta circa il 65% del peso secco.
  • Tessuto linfoide: le cellule caratteristiche di questo tessuto sono i linfociti, cellule che svolgono una funzione protettiva e possono migrare attraverso il sangue e i vasi linfatici raggiungendo le altre tipologie di tessuto connettivo. Sono prodotti dagli organi linfoidi primari e possono sostare, durante il viaggio attraverso il corpo, in altre strutture dedicate dette organi linfoidi secondari.

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