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Denti

Che cosa sono i denti?

I denti sono sono organi durissimi, che si trovano all'interno del cavo orale dell'uomo, che svolgono un ruolo fondamentale nella masticazione e nella fonazione della parola.

Anatomia dei denti

Anatomicamente nel dente distinguiamo la corona, che è la parte visibile nella bocca, e la radice che è situata negli alveoli delle ossa mascellari.

Lo smalto riveste la corona, le dà il colore, ne limita l'usura; è un tessuto durissimo, in quanto è fortemente mineralizzato, ma alquanto fragile, quando viene a mancare il sostegno della dentina sottostante per un processo carioso. Il suo spessore è massimo in corrispondenza delle cuspidi e diminuisce progressivamente avvicinandosi al colletto del dente, che è la zona dove inizia la radice, e in corrispondenza dei solchi intercuspidali.

Lo smalto è costituito per il 97-98% da sali inorganici e per il 2-3% da sostanza organica. La materia organica è costituita da acqua e da una proteina insolubile acido-resistente somigliante alla cheratina. La parte inorganica è costituita per il 90% da fosfato di calcico e per il rimanente da altri sali di magnesio e di calcio, in modo particolare carbonato di calcio, fosfati di magnesio, fluoruro di calcio e piccole quantità di sali di sodio e di potassio.

Il cemento rappresenta lo strato periferico delle radici e in esso si inserisce un sistema di fibre, chiamate nel loro complesso periodonto. Esse partono dalla parete alveolare e assicurano un legame di sostegno elastico e di scambi biologici.

Più internamente troviamo la dentina, che è una sostanza meno calcificata dello smalto (70% di materia inorganica), costituita da tanti piccolissimi tubuli, collegati da sostanza organica (30%), nel cui lume corrono fibre (di Tomes) provenienti dalla polpa, che raggiungono la parete più interna dello smalto e talvolta penetrano in esso. La dentina delimita una cavità nella quale è racchiusa la polpa dentaria, costituita nel suo complesso da tessuto connettivo con cellule di tipo diverso, vasi sanguigni e fibre nervose.

La polpa dentaria assicura gli scambi biologici tra dente e organismo, fornisce la sensibilità ai diversi stimoli (caldo, freddo, dolce, acido, duro, molle ecc.) e, infine, provvede in taluni casi ai processi di riparazione.

Sezione di un dente

Sezione di un dente.

Nella specie umana i denti compaiono di norma due volte, si parla pertanto di prima dentizione o dentizione decidua e di seconda dentizione o dentizione permanente.

Dentatura permanente

L'individuo adulto normale è dotato di 32 denti, 16 nell'arcata mascellare superiore e 16 in quella inferiore.

La formula dentaria è costituita da 4 incisivi, 2 canini, 4 premolari, 6 molari per arcata. L'ultimo molare di ogni semiarcata viene comunemente chiamato dente del giudizio per la sua tardiva eruzione, che può verificarsi tra i 17 e i 30 anni.

Nomi dei denti

Nomi dei denti (permanenti).

Funzione dei denti

Come si è già detto in precedenza, i denti svolgono un ruolo fondamentale nella masticazione.

Gli incisivi e i canini consentono la divisione in pezzi dell'alimento o lo strappamento da porzioni grosse; i premolari compiono una prima triturazione che viene completata dai molari in modo che al termine della masticazione il cibo è ridotto in una poltiglia nella quale la saliva dà inizio a una prima azione chimica mediante gli enzimi in essa contenuti.

Da queste funzioni deriva la forma particolare degli incisivi con margine tagliente, dei canini con la loro caratteristica punta, dei premolari con due punte, e perciò chiamati bicuspidati, e dei molari con più punte (da 4 a 5), detti anche policuspidati. La presenza di queste cuspidi forma naturalmente, tra l'una e l'altra, dei solchi nei quali si adattano le cuspidi dei denti antagonisti, creando in tal modo l'articolazione dentaria che permette la triturazione degli alimenti.

Numerazione dei denti

Sono stati ideati diversi metodi di numerazione dei denti il più importante dei quali è il metodo noto come "ISO System".

Per facilitare la numerazione dei denti, le arcate dentali vengono suddivise in quattro quadranti (identificati con i numeri 1, 2, 3, 4) ottenuti dividendo l'arcata mascellare e mandibolare mediante un piano immaginario chiamato piano sagittale mediano.

Nella dentizione definitiva ogni dente è identificato da un codice a due cifre la prima delle quali indica il quadrante (1, 2, 3, 4) e la seconda la posizione del dente cominciando a numerare dal piano sagittale mediano.

numerazione dei denti

Numerazione dei denti secondo il metodo ISO System.

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