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Ematologia

Che cos'è l'ematologia?

II termine ematologia ha la sua radice nel greco aima che significa appunto sangue; ma quando noi diciamo ematologia non intendiamo soltanto lo studio del sangue normale, ma più correntemente, lo studio delle malattie del sangue.

Quest'ultima dizione però sottintende le malattie degli organi e tessuti che producono il sangue, cioè:

  1. Il midollo osseo, di tutti il più importante, se si pensa che è presente in tutte le ossa e che messo insieme pesa, in un soggetto adulto, circa 1500 g, cioè pesa pressappoco come il fegato (non lo si confonda con il midollo spinale che invece è parte importante del sistema nervoso ed e contenuto nello speco vertebrale); esso produce globuli rossi, buona parte dei globuli bianchi e le piastrine.
  2. La milza.
  3. Le linfoghiandole, che producono soprattutto linfociti.

Ognuno di questi organi può ammalare per un processo che interessa primitivamente uno solo di essi (ad esempio il solo midollo o una sola linea della produzione di cellule midollari oppure la sola milza ecc.) oppure contemporaneamente tutti; oppure essi possono ammalare per le conseguenze tossiche o distruttive che su di essi esercitano altre malattie dell'organismo del tipo più diverso (infettive, come la malaria, tossiche, come certi avvelenamenti, tumorali ecc.).

L'ammalarsi di uno o più organi ematogenetici comporta ovviamente alterazioni del sangue, donde il termine corrente di malattie del sangue, che quindi altro non sono che malattie degli organi emoformatori.

È facile immaginare, da queste poche nozioni, la grandissima varietà delle malattie del sangue. Si capisce anche che non si può chiamare malattia del sangue la condizione di chi per una ferita, un parto ecc. abbia perduto sangue; questa è semplicemente un'anemia.

Rapporti dell'ematologia con altre branche della medicina

II sempre maggior interesse per l'ematologia è cresciuto di pari passo col continuo progredire di essa sul piano scientifico, progredire che negli ultimi decenni ha assunto un ritmo vertiginoso, così che l'ematologia ha investito un gran numero di branche collaterali con le quali un tempo aveva nulla o ben poco in comune; l'immunologia, la genetica, la biochimica, la biofisica, la biologia molecolare, l'antropologia ecc.

I rapporti dell'ematologia con l'oncologia, se già datano da molti decenni, sono diventati strettissimi negli ultimi anni. Infatti le leucemie, tipici tumori maligni degli organi ematopoietici (specie il midollo e il tessuto linfoide), costituiscono il più idoneo modello per lo studio dell'origine dei tumori e il loro diffondersi nell'organismo e il miglior banco di prova per tutte le esperienze e le sostanze miranti a curarli.

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