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Osso

Cosa sono le ossa?

Le ossa del corpo umano sono organi formati da tessuto connettivo di sostegno altamente specializzato e calcificato. Esse presentano forma, densità e dimensioni variabili in base alla funzione che devono assolvere.

Le ossa formano il Sistema Scheletrico assieme alla cartilagine che è più flessibile e si trova nei punti nei quali la mobilità deve essere maggiore. Questo sistema rappresenta il 20% del peso corporeo, percentuale inferiore a quella dell'insieme dei muscoli che da soli rappresentano il 35-40% del peso corporeo.

Qual è la funzione delle ossa?

Le ossa hanno la duplice funzione di proteggere alcuni organi del corpo umano molto delicati, come il cranio, che racchiude la massa encefalica, e come la colonna vertebrale, che difende il midollo spinale, e di contribuire, come organi passivi del movimento, guidati da muscoli e tendini, agli spostamenti del corpo (della testa, del tronco e degli arti): all'elevazione del braccio, ai cambiamenti di posizione, ecc.

Quante sono le ossa del corpo umano?

Le ossa che compongono lo scheletro umano possono essere classificate come segue:

  • testa: 22 ossa (cranio: 8 ossa; faccia: 14 ossa)
  • regione ioidea: 1 osso (osso ioideo)
  • tronco: 57-58 ossa (colonna vertebrale: 32-33 ossa; gabbia toracica: 25 ossa)
  • arti: 126 ossa (arti superiori: 64 ossa; arti inferiori: 62 ossa)

Aspetto delle ossa

È sufficiente prendere in esame un qualsiasi osso per rendersi conto che la sua superficie non è liscia e uniforme, ma presenta cavità e depressioni, sporgenze e salienze. Le sporgenze prendono il nome di "apofisi", le depressioni di "cavità".

Tra le apofisi si distinguono:

  • le teste, salienze sferiche articolari, situate in genere a una estremità dell'osso, e separate dall'altra parte da una zona più stretta che costituisce il "collo". Si parla quindi di testa del femore, della tibia, ecc.;
  • i condili, salienze emisferiche; ad esempio, i condili dell'occipitale;
  • le troclee, salienze a forma di puleggia. Ad esempio, le troclee dell'omero e del femore;
  • le creste, apofisi non articolari, saldate fra loro come le suture delle ossa del cranio, la spina della tibia, ecc.

Troclea dell'omero

Omero in cui è ben evidente la troclea.

Tra le cavità si distinguono:

  • le cavità glenoidi, poco profonde; ad esempio, le cavità delle falangi;
  • le cavità cotiloidi, più profonde; ad esempio, la cavità dell'osso iliaco che accoglie la testa del femore;
  • le faccette articolari, cavità piccole e pianeggianti; ad esempio, le faccette delle ossa del carpo.

Anatomia dell'articolazione gleno-omerale: in figura è ben evidente la cavità glenoidea.

Costituzione delle ossa

Un osso posto entro un recipiente che contenga acido cloridrico diviene in breve molle e flessibile perché si riduce al tessuto connettivo: cellule ossee a sostanza intercellulare (o matrice) assai sviluppata, in cui sono immerse fibrille collagene (un osso in ebollizione produce colla), impregnate di sali di calcio.

In età giovanile, quando nelle ossa prevale il tessuto connettivo, le ossa sono flessibili e resistenti; nell'età matura, quando prevale la sostanza minerale, le ossa si fanno meno flessibili e meno resistenti.

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Forma delle ossa

Le forme delle ossa sono varie. Si hanno infatti:

  • le ossa lunghe (se la lunghezza prevale sulle altre caratteristiche); ad esempio, l'omero e il femore: Esse sono formate da una parte centrale allungata definita diafisi e due estremità tondeggiati spesso irregolari, definite epifisi (per info: epifisi e diafisi);
  • le ossa piatte (larghezza e lunghezza pressoché eguali); ad esempio, le ossa della volta cranica e l'osso iliaco;
  • le ossa corte (lunghezza, larghezza e spessore equivalenti); ad esempio, le vertebre e le ossa del carpo e del tarso.

Periostio

Tutte le ossa sono rivestite da una membrana, connettivale fibrosa, il periostio, ricca di cellule immature (osteoblasti) che possono, all'occasione, trasformarsi in osteociti e che contribuiscono ai fenomeni di rimaneggiamento che di continuo avvengono nel tessuto osseo, alla sua riparazione in caso di frattura.

Il periostio manca solo a livello delle superfici articolari e nei punti di inserzione di tendini e legamenti.

Cartilagine

È il tessuto connettivo con sostanza intercelluare (o matrice) costituita da un gel solido (da cui proviene la flessibilità) e da cellule dette con condrociti; si trova in diverse zone del corpo (naso, lobo dell'orecchio, ecc.).

Si ricordano la cartilagine articolare, presente sulla superficie libera delle ossa articolate, e la cartilagine di accrescimento, le cui cellule determinano lo sviluppo in lunghezza delle ossa.

Le articolazioni

Le ossa sono unite tra loro mediante dispositivi giunzionali, le articolazioni, che possono o no permetterne il reciproco movimento.

Le articolazioni sono quindi i dispositivi che uniscono le ossa a formare lo scheletro.

Quando due o più ossa sono saldamente unite per mezzo di connettivo o cartilagine in modo da non poter compiere movimenti reciproci, se non molto limitati si parla di sinartrosi o articolazioni per continuità.

Quando invece due o più ossa sono semplicemente vicine l'una all'altra, potendo quindi compiere movimenti reciproci più o meno ampi, si parla di diartrosi, o articolazioni per contiguità; in queste ultime un manicotto e fasci di connettivo fibroso (capsula e legamenti) assicurano il mantenimento in sede dei capi articolari.

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