Cotone
Caratteristiche e proprietà del cotone
Il cotone è la fibra tessile usata sin dalla più remota civiltà ed è ottenuta dalla bambagia (o lanugine) che avvolge i semi contenuti nella capsula di varie specie dì Gossypium della famiglia delle Malvacee.
Le varietà più coltivate sono:
Gossypium herbaceum (arbusto annuale di 0,5-2 m di altezza, originario dell'Oriente);
Gossypium barbadense (di 1-3 m di altezza, coltivato specialmente in U.S.A.);
Gossypium hirsutum (alto 2 m circa, originario dell'America del Sud);
Gossypium indicum (alto 3-4 m, originario dell'India).
Pure coltivati sono Gossypium arboreum, Gossypium peruvianum e Gossypium vitifolium.
Produzione del cotone
Dal secolo VIII la pianta del cotone viene coltivata razionalmente in Asia, America e Africa, intorno al 37° parallelo, in climi caldi ad umidità media ed in terreni ben concimati e molto mossi. La pianta del cotone è annuale ed ha foglie verdi a più lobi.
Circa 100 giorni dopo la semina sbocciano grandi fiori di colore giallo. Dopo la sfioritura comincia la maturazione del frutto.
Il frutto è costituito da una capsula che, giunto a maturazione, si apre in 3 o 5 logge. Al suo interno attorno ai semi, cresce una peluria lunga anche 6-7 cm.
Ogni pianta produce fino a 300 frutti del peso di circa 30 grammi, di cui ⅓ circa è rappresentato dalla bambagia. Una pianta normale produce circa 1,2 kg di cotone.
Quando il frutto raggiunge il grado di piena maturità si apre ed allora si procede alla raccolta, che ora vien fatta con mezzi meccanici; mediante sgranatrici (cottons gins) si procede alla separazione dei semi dalla bambagia.
La bambagia, pressata con torchi idraulici, viene ridotta in balle del peso di 100-300 kg, a seconda del luogo di produzione, avvolte in tela grossolana di juta o di kapok e legate mediante reggette di lamiera.
Il cotone contiene l'8-9 % di umidita; il suo colore è generalmente bianco o giallo-pallido, ma varia a seconda della provenienza.
Fibra di cotone
La fibra di cotone è costituita in prevalenza da cellulosa; allo stato greggio contiene come impurezze sostanze cerose e grasse, sostanze estrattive non azotate e ceneri.
La fibra di cotone è costituita da peli unicellulari. Vista al microscopio essa appare a forma di nastro più o meno ritorto con un canale centrale (lume) vuoto, più o meno schiacciato a seconda della maturità della fibra.
La sua lunghezza varia da 10 a 40 mm a seconda della provenienza (i cotoni americani sono i più lunghi, quelli indiani i più corti) e ne caratterizza il valore commerciale, dato che le fibre lunghe sono quelle più ricercate.
All'esame al microscopio elettronico la sezione trasversale della fibra di cotone risulta formata da quattro parti che a partire dall'interno sono chiamate: lume, parete secondaria, parete primaria e cuticola.
Caratteritiche del cotone
Il cotone puro è stabile all'aria ed ha un'eccellente resistenza al calore; rimane inalterato fino a 100°C, comincia ad ingiallire se mantenuto per molte ore a 120°C; si decompone marcatamente a 150°C. A questa temperatura il vapore d'acqua comincia l'attacco della molecola della cellulosa.
Il cotone è danneggiato severamente se mantenuto anche per pochi minuti a 240°C.
Brucia facilmente all'aria e per porre rimedio a tale sue caratteristica si sono preparati processi di ignifugazione mediante trattamenti chimici.
A temperature molto elevate, fuori del contatto dell'aria, si decompone con formazione d'acqua, acido acetico, acidi grassi superiori e carbone.
Il cotone si conserva, se ben immagazzinato, anche per tempi lunghissimi, purché tenuto in ambienti asciutti; in presenza di umidità può essere attaccato da funghi e muffe.
Il cotone è piuttosto stabile alla luce e, anche se lasciato per lungo tempo al sole, si nota solo un suo progressivo ingiallimento ed una perdita di tenacità. La luce del sole facilita inoltre la degradazione del cotone quando questo è anche riscaldato. Attaccato dagli acidi diluiti caldi o concentrati freddi si distrugge completamente (fa eccezione l'acido nitrico).
Il cotone ha un'eccellente resistenza agli alcali diluiti mentre quelli concentrati formano le alcali-cellulose; tra queste la sodio-cellulosa ha importanza per la preparazione della viscosa.
Con le soluzioni alcaline il cotone greggio, che è idrofobo per la presenza delle sostanze cerose che avvolgono la fibra, diventa idrofilo a causa della solubilizzazione di queste sostanze per un processo di saponificazione.
Il cotone è molto resistente ai più comuni solventi. Un tipo di cotone molto comune è il cotone idrofilo.
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