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Riassunto capitolo 37 dei Promessi Sposi

Riassunto capitolo 37 dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni

In questa sezione del sito è possibile leggere il riassunto del capitolo 37 dei Promessi Sposi.

Appena Renzo esce dal lazzaretto, scoppia un violento temporale, ma il giovane non si inquieta, anzi è contento di rinfrescarsi: lo pervade infatti una gioia di vivere, nata con il ritrovamento di Lucia guarita e lo scioglimento del voto, che generano in lui la prospettiva di un futuro lieto.

Renzo allora comunica alla natura la sua felicità, che lo rianima e lo fa camminare spedito e allegro  verso il suo paese per poter raccontare  a qualcuno la gioia provata e per poter subito partire verso Pasturo, in cerca di Agnese.

Cammina tutta la notte ripensando agli ultimi avvenimenti e  a tutti i progetti futuri, anche se la sua contentezza non può essere piena per la mancanza di notizie su Agnese e il presentimento doloroso della morte di fra Cristoforo.

All'alba arriva, bagnato come un pulcino, a casa dell'amico (riferimento nel riassunto del capitolo 33 dei Promessi Sposi), che gli chiede subito notizie su Lucia. Poi, rasserenato anche lui, accende subito un fuoco e prepara da mangiare. Renzo racconta all'amico le avventure degli ultimi giorni e lo invita ad  essere suo testimone di nozze.

Agnese ritrovata

La mattina seguente, all'alba, si mette in cammino per raggiungere Pasturo dove trova Agnese sana e salva e anche a lei racconta di Lucia e dello scioglimento del voto, di don Rodrigo e di fra Cristoforo.

Si decide poi insieme di mettere su casa nel bergamasco dove vive il cugino Bortolo(riferimento nel riassunto del capitolo 17 dei Promessi Sposi), poiché Renzo aveva già un buon avviamento. Appena cessato il pericolo della peste, Agnese sarebbe tornata  a casa e anche Lucia.

Dopo la visita ad Agnese, il giovane si reca dal cugino e gli comunica il desiderio di voler tornare a lavorare per lui, intanto cerca la casa che l'avrebbe ospitato dopo il matrimonio.

La pioggia aveva portato via la peste e ovunque le cose riprendevano lentamente il loro corso, così Renzo, tornato al paese natio, riporta  a casa Agnese che fortunatamente ritrova tutto al suo posto, tranne il corredo della figlia, così la madre passa il tempo a sferruzzare per Lucia, che tutti attendono, dopo il periodo di quarantena trascorso a casa della mercantessa (riferimento nel riassunto del capitolo 36 dei Promessi Sposi).

Da lei Lucia viene a sapere che Gertrude, dopo aver confessato atroci misfatti, era stata trasferita in un convento di Milano, più simile a una prigione che a un monastero. Anche padre Cristoforo, con grande dolore della ragazza, è morto di peste.

In nome della scienza

Allo stesso modo se ne erano andati donna Prassede e don Ferrante, morto in difesa della scienza. Convinto che la peste fosse causata da un influsso malefico degli astri, non aveva preso alcuna precauzione, arrabbiandosi solo con le stelle.

Muore come un eroe, ma un eroe di una scienza ideologica e astratta, rifiutando di capire ciò che la realtà violentemente gli impone. Vagheggia con fermezza una scienza del tutto irreale; con lui se ne va la civiltà del Seicento, basata solo su una erudizione fredda e inutile.

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