Cratoni e orogeni
Che cosa sono i cratoni e gli orogeni?
In prima approssimazione i continenti sono costituiti da due province strutturali e morfologiche:
- gli orogeni, ovvero catene di montagne recenti;
- i cratoni, parti stabili dei continenti non interessate da significative deformazioni nelle ultime centinaia di milioni di anni.
1) Orogeni
Gli orogeni costituiscono delle fasce strette e allungate della superficie terrestre caratterizzate da intense deformazioni delle rocce che le costituiscono (pieghe, faglie, sovrascorrimenti), da alto rilievo e topografia accidentata e da elevata sismicità.
Le deformazioni che li caratterizzano hanno lunga durata e possono superare il centinaio di milioni d'anni: nelle Alpi, per esempio, esse si sono verificate a partire dal Cretaceo medio superiore, circa 130 milioni di anni fa.
Dove si trovano gli orogeni?
Gli orogeni sono le catene montuose. Quelle più recenti sono quelle della fascia che va dallo stretto di Gibilterra e le catene del nord Africa fino al di là dell'Himalaya, verso la Thailandia.
Come si forma un orogene?
Quando due placche tettoniche si avvicinano, e un continente entra in collisione con una placca, nascono le montagne: avviene ciò che i geologi chiamano orogenesi (dal greco antico ὄρος, "rilievo, montagna" e γένεσις, "origine, causa produttiva").
2) Cratoni
Come detto in precedenza, i cratoni (dal greco kràtos, rigido) sono parti stabili dei continenti non interessate da significative deformazioni nelle ultime centinaia di milioni di anni.
Quando si sono formati i cratoni?
I cratoni sono isole continentali che si sono formate da 3,8 a 1,6 miliardi di anni fa durante il consolidamento della crosta terrestre.
Dove si trovano i cratoni?
I cratoni si trovano generalmente all'interno dei continenti e sono composti da una crosta di rocce ignee sialiche come il granito, collegata a una sezione del mantello superiore.
I cratoni vengono distinti normalmente in:
- piattaforme, costituite da sequenze poco spesse di rocce sedimentarie giacenti in discordanza su basamenti metamorfici;
- scudi, ove affiorano direttamente in superficie le rocce dei basamenti, che rappresentano vecchie catene di montagne, con età fino a 3 miliardi d'anni.
L'esistenza di orogeni e cratoni nelle grandi masse continentali testimonia l'attività di due grandi categorie di deformazioni agenti nella litosfera continentale: quella orogenica e quella epirogenica. Quest'ultima si riflette in inarcamenti positivi e negativi della crosta a grandissima scala, a forma di cupole e scodelle subcircolari (denominate anteclisi e sineclisi) senza intensi piegamenti e sovrascorrimenti locali e con sismicità molto scarsa o assente.
Nei cratoni queste deformazioni sono evidenziate dalla variazione degli spessori delle coperture sedimentarie suborizzontali, al di sopra della superficie di discordanza con i basamenti cristallini.
Bacini di margine continentale e le avanfosse
Ai limiti esterni dei cratoni continentali, e non al loro interno, si sviluppano due importanti classi di bacini sedimentari: i bacini di margine continentale e le avanfosse.
I primi presentano spessori di rocce sedimentarie tra 10 e 15 km, deposte in un intervallo di tempo dell'ordine di 100 milioni di anni; se confrontati con quelli esistenti all'interno dei cratoni (in genere inferiori a 2 km), indicano un valore molto più elevato della subsidenza, cioè dell'abbassamento del fondo su cui i sedimenti poggiano.
I secondi si trovano nelle zone cratoniche adiacenti a quelle orogeniche e sono causati dalle forze orogeniche stesse nel corso del loro avanzamento dal margine verso l'interno del cratone.
Esempi tipici di bacini di margine continentale sono l'off-shore atlantico delle Americhe, dell'Africa e dell'Europa, mentre esempi di avanfosse sono rappresentati dal bacino della molassa franco-svizzera, dalla pianura Padana e dal golfo Persico.
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