chimica-online.it

Differenza tra corrente continua e alternata

Qual è la differenza tra corrente continua e corrente alternata?

Consideriamo un circuito elettrico in cui è presente una lampadina con resistenza 10 Ω alimentata tramite una pila da 4,5 V ad esempio.

Quando chiudiamo il circuito e la lampadina si accende misuriamo l'intensità di corrente elettrica che scorre nel circuito tramite un amperometro che inseriamo in serie alla resistenza e riportiamo i valori ottenuti della corrente in funzione del tempo in intervalli di 1 s in una tabella.

L'amperometro mostra un valore di 0,45 A così come previsto dalla prima prima legge di Ohm per cui l'intensità di corrente elettrica i che scorre in una resistenza R quando è sottoposta ad una differenza di potenziale ΔV è pari a:

i = ΔV / R = 4,5 / 10 = 0,45 A

La tabella che riporta la misura di questa intensità di corrente in funzione del tempo è la seguente:

Intensità di corrente in funzione del tempo

Notiamo che la corrente assume sempre lo stesso valore al trascorrere del tempo.

Volendo rappresentare questa situazione in un grafico cartesiano con il tempo riportato sull'asse delle ascisse e con il valore della corrente i sull'asse delle ordinate otteniamo una retta orizzontale parallela all'asse dei tempi e centrata nel valore di i = 0,45 A:

Corrente in funzione-del tempo

Concludiamo quindi che una corrente continua è una corrente costante che non varia nel tempo.

Corrente alternata

Il grafico di una corrente alternata ha una natura diversa rispetto a quello della corrente continua. Infatti in questo caso il valore della corrente non è più costante nel tempo ma è variabile. Questa variabilità è però regolare e segue una legge di tipo sinusoidale.

La funzione seno in matematica è una funzione di tipo goniometrico che ha il seguente grafico:

Corrente continua e corrente alternata

La funzione seno è periodica cioè si ripete uguale a sé stessa ogni volta che sull'asse delle x si considera un punto incrementato di una quantità detta periodo, indicato con la lettera T, che per la funzione y=sin(x) vale 2∙π; inoltre la funzione seno assume valori sia positivi sia negativi e il suo valore è sempre compreso tra -1 e 1.

Una corrente alternata è descritta dalla funzione:

i(t) = i0 ∙ sin(ω∙t)

in cui ω è la pulsazione dell'oscillazione ed è pari a

Pulsazione corrente alternata

La frequenza dell'oscillazione, cioè il numero dei cicli completati in 1 s, è pari al reciproco del periodo quindi:

f = 1/T e si misura in Hz.

Per cui la pulsazione si può anche esprimere come:

ω = 2∙π∙f

infine i0 rappresenta l'ampiezza dell'oscillazione.

Periodo e ampiezza corrente alternata

Link correlati:

Calcolo della ampiezza e della frequenza di una corrente elettrica alternata

Che cosa sono la fase e il neutro?

Comportamento di diversi circuiti in regime sinusoidale

Valore efficace della corrente e della forza elettromotrice

Andamento nel tempo di tensione e corrente in un circuito puramente resistivo

Qual è la differenza tra alternatore e dinamo?

Studia con noi