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Noradrenalina

Che cos'è la Noradrenalina?

La Noradrenalina (o Norepinefrina) è un ormone prodotto dalle Ghiandole Surrenali nonché un neurotrasmettitore sintetizzato dal Sistema Nervoso Centrale e Periferico.

Si tratta di una sostanza annoverata nella famiglia delle Catecolammine assieme alla Adrenalina la quale però viene prodotta e secreta solo a livello del Surrene diversamente dalla Noradrenalina che per la maggior parte viene sintetizzata e rilasciata dalle terminazioni nervose.

Le Catecolammine intervengono nell'attivare una tipica reazione denominata "Fight or Flight" (combatti o scappa) il cui scopo è quello di preparare l'organismo ad uno sforzo psicofisico importante in tempi  molto ristretti.

Questa condizione fa si che i cataboliti vengano rimossi attraverso una maggiore filtrazione renale; i substrati energetici possano essere facilmente accessibili al tessuto muscolare ed agli organi vitali ed in più possano essere prontamente ricostituiti.

Esse derivano dalla Tirosina la quale viene ossidata a Diidrossifenilalanina (L-DOPA) ed in seguito carbossilata in Dopamina. Quest'ultima è poi β - idrossilata in Noradrenalina. Se a questa viene aggiunto un gruppo metile grazie ad una metil transferasi, si forma l'Adrenalina (Fig. 1).

Reazioni che portano alla sintesi di Noradrenalina ed Adrenalina

(Fig. 1) Reazioni che portano alla sintesi di Noradrenalina ed Adrenalina.

Siti di sintesi della Noradrenalina

Come precedentemente accennato, la Noradrenalina viene prodotta principalmente a livello del Sistema Nervoso ed in piccole quantità dalle Ghiandole Surrenali. Queste ultime sono due strutture piccole ed ellissoidali collocate in prossimità del polo anteriore dei reni. Al loro interno, sono riscontrabili due zone: una zona interna definita midollare ed una zona esterna definita corticale (Fig. 2).

La porzione midollare delle Ghiandole Surrenali è formata da cellule cromaffini che contengono granuli secretori costituiti principalmente da Adrenalina ed in parte, da Noradrenalina.

Le cellule cromaffini si differenziano a partire dai Neuroblasti e perciò vengono considerate neuroni postgangliari simpatici modificati. Le Ghiandole Surrenali sono infatti innervate solo dalle fibre del Sistema Nervoso Autonomo Simpatico.

Regioni corticale e midollare della ghiandola surrenale

(Fig. 2) In alto (A) è rappresentata la posizione della Ghiandola Surrenale; in basso (B) sono evidenziate le regioni corticale e midollare della ghiandola in sezione.

La Noradrenalina comunque, viene principalmente sintetizzata e rilasciata dalle fibre nervose adrenergiche che innervano i muscoli involontari. In questo caso, questa sostanza viene considerata un vero e proprio neurotrasmettitore il quale consente all'impulso nervoso di propagarsi dal neurone pre-sinaptico a quello post-sinaptico (Fig. 3).

Essa viene quindi, sintetizzata nel neurone pre-sinaptico e conservata in vescicole le quali verranno rilasciate per esocitosi nello spazio intersinaptico quando l'impulso nervoso avrà raggiunto il terminale assonico.

L'esocitosi presuppone la fusione della membrana della vescicola con quella del terminale assonico pre-sinaptico. Ciò è reso possibile grazie ad ai sistemi proteici v-snare/t-snare. Una volta nello spazio intersinaptico, la Noradrenalina raggiunge i recettori specifici presenti sulla membrana del terminale assonico post-sinaptico consentendo la propagazione dell'impulso nervoso.

Sinapsi Elettrochimica

(Fig. 3) Rappresentazione di una Sinapsi Elettrochimica che utilizza un neurotrasmettitore (nel nostro caso la Noradrenalina) per propagare l'impulso da un neurone ad un altro.

Recettori della Noradrenalina

I recettori specifici che legano la Noradrenalina sono detti metabotropici. Si tratta di recettori a sette eliche transmembrana  accoppiati a differenti proteine G che quando  legano  il  neurotrasmettitore, possono agire in due modalità:  aumentando la concentrazione del secondo messaggero oppure aprendosi. Questi recettori metabotropici ed adrenergici si differenziano in:

  • α1: si trovano in fegato e muscolo liscio ed hanno un effetto ipertensivo agevolando la contrazione muscolare. Agiscono attivando una proteina G che a sua volta attiva una fosfolipasi C portando all'aumento della concentrazione di Ca2+.
  • α2: si trovano a livello del tratto gastrointestinale e del pancreas. Hanno un effetto inibitorio nella produzione e secrezione della Noradrenalina con conseguente calo della secrezione di Insulina e contrazione degli sfinteri gastrointestinali. Agiscono attivando una proteina G che diminuisce la concentrazione di cAMP e di conseguenza i livelli di Ca2+.
  • β1: si trovano nel muscolo cardiaco e a livello renale. Hanno uguale azione sia se legano Noradrenalina che Adrenalina. Si avrà aumento della contrazione e della frequenza cardiaca ma anche una stimolazione maggiore della lipolisi. Agiscono come i recettori α2.
  • β3: si trovano nel tessuto adiposo ed hanno la funzione di stimolare la lipolisi attraverso un meccanismo simile a quello dei recettori β di tipo 1.

Su questi recettori possono agire dei farmaci con il ruolo di agonisti od antagonisti. Gli anti-ipertensivi sono agonisti dei recettori α2 ed antagonisti di quelli α1. Gli antagonisti dei recettori β sono diversi ma i più comuni appartengono alla classe dei β bloccanti i quali diminuiscono la forza di contrazione, la frequenza e la gittata cardiaca.

Noradrenalina come farmaco

La Noradrenalina viene impiegata come terapia d'urgenza a seguito di ipotensione, shock settico e cardiogeno. Nel trattamento della depressione possono essere utilizzati farmaci che inibiscono il re-uptake della Noradrenalina ovvero ne aumentano le concentrazioni disponibili nel terminale assonico pre-sinaptico migliorando la conduzione dell'impulso.

La Noradrenalina potrebbe essere utilizzata anche a scopi dimagranti poiché è in grado di stimolare la lipolisi attraverso i recettori β3. In realtà questo non viene praticato perché i rischi supererebbero i benefici della terapia.

Per questo motivo, sono state bandite alcune sostanze dimagranti come la efedrina le quali mimano gli effetti della Noradrenalina e ne stimolano la liberazione dalle vescicole dei neuroni pre-sinaptici. Altri integratori dimagranti naturali possono stimolare in minor modo il rilascio di Noradrenalina quali la caffeina, il guaranà, il matè, l'arancio amaro. 

Riassumendo

  • La Noradrenalina (o Norepinefrina) è un ormone prodotto dalle Ghiandole Surrenali nonché un neurotrasmettitore sintetizzato dal Sistema Nervoso.
  • È una sostanza annoverata nella famiglia delle Catecolammine assieme alla Adrenalina.
  • La Noradrenalina deriva dalla Tirosina la quale viene ossidata a Diidrossifenilalanina (L-DOPA) ed in seguito carbossilata in Dopamina. Quest'ultima è poi β - idrossilata appunto, in Noradrenalina.
  • La porzione midollare delle Ghiandole Surrenali è formata da cellule cromaffini che contengono granuli secretori costituiti principalmente da Adrenalina ed in parte, da Noradrenalina.
  • La Noradrenalina comunque, viene principalmente sintetizzata e rilasciata dalle fibre nervose adrenergiche che innervano i muscoli involontari.
  • Essa viene considerata un vero e proprio neurotrasmettitore il quale consente all'impulso nervoso di propagarsi dal neurone pre-sinaptico a quello post-sinaptico (Fig. 3).
  • I recettori specifici che legano la Noradrenalina sono detti adrenergici e metabotropici. Possiamo distinguerne quattro tipologie: recettori α di tipo 1 e 2; recettori β di tipo 1 e 3.
  • La Noradrenalina viene principalmente impiegata come terapia d'urgenza a seguito di ipotensione, shock settico e cardiogeno.

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