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Adenoipofisi

Che cos'è l'adenoipofisi?

Prima di parlare di Adenoipofisi è necessario soffermarsi a descrivere la Ghiandola Ipofisaria (Fig. 1) nel suo insieme. Quest'ultima è anche chiamata Ghiandola Pituitaria ed è una piccola ghiandola situata nel cranio, più precisamente nella sella turcica dell'Osso Sfenoide.

Si compone di due diversi compartimenti collegati all'Ipotalamo attraverso il peduncolo ipofisario o Infundibolo. Questi due compartimenti sono l'Adenoipofisi, che forma la parte anteriore e la Neuroipofisi, che forma quella posteriore.

La prima è una ghiandola a cordoni che secerne ormoni ed è formata da diversi tipi di cellule; la seconda invece, è una formazione neurosecretoria composta da tessuto connettivo, assoni e pituiciti.

Rappresentazione della Ipofisi

(Fig. 1) Rappresentazione della Ghiandola Pituitaria o Ipofisi. La porzione anteriore, più voluminosa, è l'Adenoipofisi mentre quella posteriore è la Neuroipofisi.

Struttura e tipologie cellulari della Adenoipofisi

L'Adenoipofisi consiste di tre parti (Fig. 2):

  • Pars Distalis o lobo anteriore: è formata da tipi cellulari differenti e secerne prevalentemente ormoni definiti tropici ovvero quegli ormoni che regolano l'attività di altri territori ghiandolari;
  • Pars Intermedia: è formata da piccole cavità contenenti una matrice colloidale. Nell'uomo è poco sviluppata ma in alcuni vertebrati può avere notevoli dimensioni;
  • Pars Tuberalis: è una estensione del lobo anteriore che è composta principalmente da cellule cromofobe.

Porzioni della Adenoipofisi

(Fig. 2) Nell'immagine possiamo distinguere le tre porzioni della Adenoipofisi. In verde la pars intermedia; in rosa in alto verso il peduncolo la pars tuberalis ed infine il lobo anteriore o pars distalis qui indicata come Adenoipofisi.

Abbiamo precedentemente accennato che l'Adenoipofisi contiene diverse tipologie cellulari. Ne distinguiamo prettamente tre in base alla gamma di ormoni secreti.

  1. Cellule Acidofile: presentano al loro interno granuli acidofili voluminosi e costituiscono il 40% della composizione Ipofisaria. Si distinguono le cellule somatotrope dalle mammotrope. Le prime secernono l'ormone somatotropo (detto ormone della crescita) hanno forma sferica od ovoidale con strutture membranose sviluppate; le seconde secernono invece la prolattina, immagazzinata in granuli di forma irregolare, che stimola la produzione di latte da parte delle ghiandole mammarie.
  2. Cellule Basofile: sono più grandi delle precedenti ma presentano granuli più piccoli al loro interno. Costituiscono il 10-15% della composizione cellulare Ipofisaria. In questa categoria cellulare distinguiamo: le cellule gonadotrope che producono le gonadotropine (FSH ed LH) importanti della funzione dell'apparato riproduttore maschile e femminile; le cellule tireotrope che secernono l'ormone tireotropo (TSH) il quale stimola le cellule follicolari tiroidee a produrre ormoni T3 e T4; ed infine le cellule corticotrope che producono l'ACTH il quale stimola la corticale del surrene a secernere ormoni glicoattivi.
  3. Cellule Cromofobe: sono cellule molto piccole che non presentano granuli al proprio interno. Si ritiene che possano rappresentare una riserva cellulare non differenziata.

Controllo della secrezione ormonale

Le tipologie cellulari descritte in precedenza e presenti nella Adenoipofisi hanno il compito di immagazzinare e secernere degli ormoni che vanno a stimolare la produzione e la secrezione di altri ormoni in altri territori ghiandolari (Fig. 3).

La secrezione degli ormoni Adenoipofisari è per questo controllata da fattori rilascianti o inibenti prodotti dall'Ipotalamo al quale l'Ipofisi si collega attraverso il peduncolo. Vi sono infatti sei ormoni regolatori ipotalamici che comportano la liberazione o l'inibizione degli ormoni Ipofisari.

Esempi sono rappresentati dal decapeptide GnRH che comporta la secrezione di FSH e LH o la Dopamina che inibisce la liberazione di Prolattina (PRL) e TSH. In modo particolare la inibizione della secrezione ormonale è operata non solo grazie all'asse Ipotalamo-Ipofisi ma anche da un meccanismo di feedback negativo. Infatti, gli ormoni tiroidei agiscono inibendo la produzione di TSH; gli ormoni della ghiandola surrenale agiscono inibendo la produzione di ACTH e così via.

Più complesso risulta invece il meccanismo per le gonadotropine (FSH ed LH) poiché intervengono estrogeni e progesterone i quali possono avere anche un feedback positivo stimolandone la secrezione.

Ormoni prodotti dalla Ipofisi Anteriore

(Fig. 3) Rappresentazione degli ormoni prodotti dalla Ipofisi Anteriore o Adenoipofisi e degli organi bersaglio.

Riassumendo

  • la Ghiandola Ipofisaria (Fig. 1) è anche chiamata Ghiandola Pituitaria ed è una piccola ghiandola situata nel cranio, più precisamente nella sella turcica dell'Osso Sfenoide.
  • Si compone di due diversi compartimenti collegati all'Ipotalamo attraverso il peduncolo ipofisario o Infundibolo: l'Adenoipofisi, che forma la parte anteriore e la Neuroipofisi, che forma quella posteriore.
  • L'Adenoipofisi consiste di tre parti (Fig. 2): Pars Distalis, Pars Intermedia e Pars Tuberalis.
  • l'Adenoipofisi contiene diverse tipologie cellulari. Ne distinguiamo prettamente tre in base alla gamma di ormoni secreti: Acidofile, Basofile e Cromofobe.
  •  Le Cellule Acidofile presentano al loro interno granuli acidofili voluminosi e si distinguono in somatotrope (secernono ormone della crescita o STH) e mammotrope (secernono prolattina o PRL).
  • Le Cellule Basofile sono più grandi delle precedenti ma presentano granuli più piccoli al loro interno. Distinguiamo in questa categoria: le cellule gonadotrope che producono le gonadotropine (FSH ed LH); le cellule tireotrope che secernono l'ormone tireotropo (TSH); ed infine le cellule corticotrope che producono l'ACTH.
  • Le Cellule Cromofobe sono cellule molto piccole che non presentano granuli al proprio interno. Si ritiene che possano rappresentare una riserva cellulare non differenziata.
  • La secrezione degli ormoni Adenoipofisari è controllata da fattori rilascianti o inibenti prodotti dall'Ipotalamo. Vi sono infatti sei ormoni regolatori ipotalamici che comportano la liberazione o l'inibizione degli ormoni Ipofisari.
  • In modo particolare la inibizione della secrezione ormonale è operata non solo grazie all'asse Ipotalamo-Ipofisi ma anche da un meccanismo di feedback negativo.

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