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Tempi verbali

Quali sono i tempi verbali?

Il verbo, attraverso la variazione della desinenza, ci comunica il tempo in cui si verifica un'azione o una situazione espressa.

Osserva le seguenti frasi:

  • Marco mangia un gelato.
  • Marco mangiò un gelato.
  • Marco mangerà un gelato.

La prima frase esprime un'azione che avviene nel presente, la seconda un fatto accaduto nel passato, la terza un fatto che accadrà nel futuro.

Presente, passato e futuro sono le tre dimensioni del tempo di cui abbiamo percezione. Ma il sistema dei tempi verbali è molto più complesso, perché esistono diversi gradi di percezione del passato e del futuro, più vicini a noi o più lontani.

I tempi semplici e i tempi composti

Dal punto di vista della forma i tempi verbali si distinguono in:

  • tempi semplici, quando sono formati dalla radice del verbo più le varie desinenze: gioc-o, parlav-o;
  • tempi composti quando sono formati da un ausiliare (essere o avere) più il participio passato del verbo.

Esempi

Tempi semplici: leggo, dormirete, pensavi.

Tempi composti: hanno mangiato, era partito, sarei andato.

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Tabella generale dei modi e dei tempi verbali

Modi Tempi del presente Tempi del passato Tempi del futuro
Indicativo Presente imperfetto
passato prossimo
passato remoto
trapassato prossimo
trapassato remoto
futuro semplice
futuro anteriore
Congiuntivo Presente imperfetto
passato
trapassato
 
Condizionale Presente Passato  
Imperativo Presente    
Infinito Presente Passato  
Participio Presente Passato  
Gerundio Presente Passato  

L'aspetto del verbo

I verbi possono indicare, oltre al tempo in cui l'azione si svolge (presente, passato, futuro) e al modo (certo, possibile, probabile…) in cui si verifica, anche l'aspetto dell'azione, cioè la maniera in cui avviene.

Esempi:

  • Marco studiò chimica;
  • Marco studiava chimica.

Se osservi la situazione, capisci che, anche se l'azione dello studiare avviene in entrambi gli esempi in un tempo passato, risulta essere profondamente diversa la percezione del fatto.

Nel primo caso Marco finisce di studiare chimica, nel secondo esempio l'azione si sta svolgendo, per cui non sappiamo se Marco abbia mai finito di studiare chimica.

Nella prima frase l'azione viene vista in un preciso momento nel tempo (aspetto perfettivo o momentaneo), nella seconda frase l'azione è espressa nel suo svolgersi e non è ancora conclusa (aspetto imperfettivo o durativo).

L'aspetto perfettivo può essere espresso dai tempi passato prossimo e passato remoto.

L'aspetto imperfettivo è reso con il tempo imperfetto.

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