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Modo infinito

I modi indefiniti: l'infinito

L'infinito è un modo verbale che esprime la pura azione indicata dal verbo; non esprime la persona, il genere e il numero: ballare, leggere, dormire, essere, avere.

Ha due tempi: uno semplice, il presente (amare, uscire), e uno composto, il passato (avere amato, essere uscito), ed è nello stesso tempo una forma verbale e una forma nominale, può essere pertanto usato in funzione di verbo e di nome.

La forma verbale

In funzione di verbo l'infinito acquista valore quando è retto, cioè dipende da altri verbi.

Può essere retto da verbi servili o fraseologici: volere, potere, dovere, fare, lasciare, preferire, desiderare, stare.

Esempi:

  • Voglio uscire adesso;
  • La corsa sta per cominciare;
  • Desidero venire in vacanza a Roma;
  • Ho dovuto aspettare tanto tempo da medico.

L'infinito, solo in dipendenza da verbi di modo finito, è in grado di esprimere il tempo della situazione o dell'azione che indica.

Esempi:

  • Io devo partire (presente);
  • Dovevo partire (passato);
  • Dovrò partire (futuro).

Alcune volte, retto da verbi, assume il valore dei modi indicativo e congiuntivo.

Esempi:

  • Confessò di essere il colpevole - Confessò che era colpevole (indicativo);
  • Pensa di essere ingiusto - Pensa che sia ingiusto (congiuntivo).

Anche numerose proposizioni dipendenti implicite (soggettive, oggettive, causali, finali ecc.) si trovano espresse all'infinito.

Esempi:

  • Occorre aiutare Luca;
  • Temo di aver esagerato;
  • Ho studiato per preparare l'Esame di Stato.

L'infinito nelle proposizioni indipendenti

L'infinito non dipendente da altri verbi viene usato per esprimere:

  • un ordine o dare istruzioni, sostituendo l'imperativo: Correre! Correre!; Tagliare una melanzana a cubetti;
  • un divieto (imperativo negativo): Non calpestare le aiuole
  • un dubbio, una perplessità, un desiderio in frasi interrogative ed esclamative: Io, andare a cena con Giacomo?; Che dire?; Poter incontrare il maestro ancora una volta!; Ho finito tutta la pizza! E pensare che credevo di essere sazio.
  • un fatto, un evento o un'azione che dia vivacità alla narrazione, spesso introdotto dall'avverbio ecco: All'improvviso ecco arrivare spaventata Maria.

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L'infinito usato come nome

L'infinito, preceduto dall'articolo, da una preposizione articolata o da un aggettivo determinativo, può essere usato come soggetto, come oggetto, come complemento indiretto.

Esempi:

  • Siamo stati svegliati dall'abbaiare dei cani;
  • L'aver parlato con te mi ha tranquillizzato.

In alcuni casi l'uso dell'infinito come nome viene usato senza l'articolo:

Esempio:

  • Lavorare stanca.

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