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Cerio

Proprietà e impieghi del cerio

Il cerio è un elemento relativamente raro; si trova in natura in alcuni minerali insieme agli altri lantanidi, dei quali è il più abbondante; i minerali più importanti sono la monazite, un fosfato misto di calcio e altri lantanidi, e la bastnaesite, un fluorocarbonato misto a elevato tenore in cerio. 
Fu scoperto e isolato come ossido impuro nel 1803 da M.H. Klaproth e, separatamente, da J.J. Berzelius e W. Hisinger, ma solo nel 1875 fu preparato il metallo allo stato di elevata purezza.
Il cerio è un metallo bianco-argenteo, facilmente ossidabile all'aria umida (con formazione di ossidi), e piroforico se finemente suddiviso. È attaccato anche a freddo dagli acidi e dagli alcali, mentre a temperature più elevate reagisce con gli alogeni, con zolfo, fosforo, carbonio, boro e altri elementi.

Composti del cerio

Nel suo più stabile stato di ossidazione (+3) presenta comportamento in tutto analogo a quello degli altri lantanidi: in ambiente alcalino precipita l'idrossido Ce(OH)3; sali poco solubili sono il fosfato e l'ossalato, solubili il solfato e il nitrato.

A differenza di tutti gli altri lantanidi, il cerio possiede anche il numero di ossidazione +4: composti tipici sono il biossido CeO2, il solfato Ce(SO4)2 e il nitrato cerico-ammonico di formula (NH4)2Ce(NO3)6, sali di colore giallo.

cerio

Cerio

Utilizzo del cerio

Il potenziale standard della coppia Ce4+/Ce3+ è +1,44 V donde l'impiego del cerio tetravalente come ossidante in analisi chimica.

Il cerio viene anche impiegato nelle reticelle Auer, nelle leghe piroforiche (pietrine per accendisigari), nell'industria del vetro.

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