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Tempo di ritenzione

Che cos'è il tempo di ritenzione?

In cromatografia e più in particolare in gascromatografia, il tempo di ritenzione (tR) è il tempo impiegato da una sostanza per fuoriuscire dalla colonna.

Il tempo di ritenzione viene calcolato a partire dall'istante in cui la sostanza viene iniettata all'interno della colonna stessa fino all'istante in cui si registra il punto più alto del picco nel tracciato cromatografico.

Il tempo di ritenzione fornisce una indicazione del grado di affinità della sostanza eluita nei confronti della fase stazionaria: maggiore è il tempo di ritenzione maggiore sarà l'affinità della sostanza eluita nei confronti della fase stazionaria.

Differenza tra tempo di ritenzione e tempo di ritenzione corretto

Il tempo di ritenzione non deve essere confuso con il tempo di ritenzione corretto (t'R) che invece è il tempo speso da una sostanza nelle interazioni chimica-fisiche con la fase stazionaria.

Il tempo di ritenzione corretto si calcola dalla differenza tra il tempo di ritenzione e il tempo morto (tM) che invece è il tempo di ritenzione di una sostanza che non ha alcuna affinità con la fase stazionaria (qualsiasi sostanza, prima di giungere al rilevatore, deve deve trascorrere all'interno della colonna un tempo almeno uguale a tM):

Formula del tempo di ritenzione corretto

Riassumendo:

  • il tempo di ritenzione (tR) è il tempo impiegato da una sostanza per fuoriuscire dalla colonna;
  • il tempo morto (tM) è il tempo di ritenzione di una sostanza che non ha alcuna affinità con la fase stazionaria;
  • il tempo di ritenzione corretto (t'R) è il tempo speso da una sostanza nelle interazioni chimica-fisiche con la fase stazionaria.

Il picco di sinistra si riferisce ad una sostanza che non ha alcuna affinità per la fase stazionaria: il tempo di ritenzione di tale sostanza corrisponde al tempo morto (tM). Il tempo di ritenzione è invece il tempo che impiega un componente della miscela iniettata ad uscire dalla colonna o, tecnicamente, ad essere rivelato come picco dal detector.

Come è possibile modificare il tempo di ritenzione di una sostanza?

In gascromatografia, il parametro più importante che influenza il tempo di ritenzione di una sostanza è la temperatura della colonna (la temperatura influenza infatti la tensione di vapore della sostanza eluita).

Si è stabilito sperimentalmente che, in gascromatografia, un incremento di temperatura di 30°C fa dimezzare il tempo di ritenzione di una sostanza.

In HPLC (High Performance Liquid Chromatography, ovvero cromatografia liquida ad elevate prestazioni) invece il tempo di ritenzione di una sostanza è invece influenzato dalla polarità dell'eluente.

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