Energia geotermica
Che cos'è l'energia geotermica?
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Se si continua con la lettura dell'articolo. In questa pagina del sito vedremo infatti che cos'è l'energia geotermica e come può essere sfruttata.
Delle enormi quantità di calore contenuto all'interno della Terra, le cui manifestazioni più vistose sono le eruzioni vulcaniche, solo una piccolissima parte è suscettibile di sfruttamento economico: questa porzione del calore terrestre viene chiamata energia geotermica.
Definizione di energia geotermica
L'energia geotermica può essere quindi definita come l'energia generata per mezzo di fonti geologiche di calore.
Lo sfruttamento di energia geotermica è possibile in tutti quei luoghi particolari della Terra ove masse fluide (acqua, vapore e altri gas) risalgono attraverso fratture da zone profonde e molto calde della crosta terrestre, trasportando così verso la superficie quantità importanti di calore.
Questi fluidi vengono ricercati a profondità comprese tra 300 e 2000 metri mediante perforazioni a grande diametro analoghe a quelle in uso per le ricerche petrolifere.
I fluidi raggiungono così la superficie e vengono convogliati per mezzo di tubature isolate termicamente alle varie destinazioni industriali, di cui la principale è la produzione di energia elettrica.
Utilizzo dell'energia geotermica
L'utilizzazione pratica dell'energia geotermica risale a periodi remoti della storia dell'umanità; le acque calde venivano e vengono tuttora utilizzate per uso terapeutico.
Molte fumarole in regioni vulcaniche aride vengono condensate con metodi più o meno primitivi per ottenere acqua potabile.
Risale invece a epoca recente l'utilizzazione del vapore o delle acque calde per il riscaldamento domestico.
Tale applicazione, in uso in tutti i campi geotermici, è stata particolarmente sviluppata in Islanda. Quasi tutte le case di Reykjavìk, capitale di quella grande isola vulcanica, sono riscaldate per mezzo di energia geotermica; ciò porta a un importante risparmio sul consumo dei combustibili tradizionali di importazione.
Oltre al riscaldamento dei locali di abitazione, i fluidi caldi naturali vengono comunemente utilizzati in molte aree geotermiche, e particolarmente in Islanda, per il riscaldamento delle serre. Si ottengono a costi più bassi la maturazione fuori stagione di frutta e legumi e la produzione di vegetali non coltivabili all'aperto in climi freddi.
L'utilizzazione industriale di gran lunga più importante dell'energia geotermica è però quella per la produzione di energia elettrica. Questa produzione iniziò come esperimento nel 1904 a Larderello in provincia di Pisa, ove da più di un secolo il vapore che fuoriusciva naturalmente dal suolo oppure ottenuto da perforazioni, era sfruttato per l'estrazione dell'acido borico.
Dopo il primo esperimento del 1904 (in cui si ottenne la corrente necessaria ad accendere quattro lampadine) si iniziò la vera e propria produzione industriale.
Fino agli anni successivi alla seconda guerra mondiale, nessun paese al di fuori dell'Italia si interessò alla ricerca e allo sfruttamento di questo particolare tipo di energia.
Solo a partire dal 1950 l'energia geotermica venne sfruttata industrialmente - e a livello mondiale - nella produzione di energia elettrica.
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