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Ittiosauro

Che cos'è l'ittiosauro?

Gli ittiosauri sono rettili marini pisciformi del Mesozoico, con arti trasformati in pinne; sono abbondanti nel Giurese.

Sono caratterizzati da un sottile cranio, con narici esterne arretrate, occhi enormi laterali e un lungo becco adunco particolarmente robusto.

Le mascelle sono armate di numerosi denti, generalmente conici, tipici di animali predatori, tranne nelle forme del Cretaceo superiore che mancano di denti e possiedono un lungo becco simile a quello dei pesci spada.

La colonna vertebrale sostiene una forte e ampia pinna verticale, che costituisce l'organo propulsore principale; questa pinna può presentare due lobi ugualmente sviluppati, nelle forme più recenti, o invece una netta prevalenza del lobo inferiore, nelle forme triassiche (pinna eterocerca inversa).

Le pinne pari, o natatorie, sono una diretta trasformazione degli arti; quelle anteriori, molto sviluppate, avevano particolarmente funzione equilibratrice agendo come timoni di profondità quando l'animale saliva alla superficie per respirare o si inabissava per cercare la preda.

Gli arti posteriori sono anch'essi trasformati in pinne, tuttavia più ridotte.

Inoltre è presente una pinna dorsale stabilizzatrice, priva di sostegno scheletrico, come quella dei delfini e degli squali.

Quando comparvero gli ittiosauri?

Gli Ittiosauri comparvero nel Trias, ed ebbero una rapidissima e universale diffusione.

Mixosaurus è il più noto genere triassico, che raggiungeva soltanto 70 cm di lunghezza e presentava ancora molti caratteri primitivi; il suo scheletro è stato ritrovato negli scisti ittiolitici del Trias medio di Besano (Varese) e del Canton Ticino, in India e nell'America settentrionale.

Tra gli Ittiosauri ricordiamo anche il genere Stenopterygius, che poteva raggiungere i 10 m di lunghezza.

L'estinzione completa avvenne poco prima della fine del Cretaceo.

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