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Porcellana

Che cos'è la porcellana?

La porcellana è un materiale ceramico a pasta vetrificata e bianca caratterizzato da un elevato grado di compattezza e da una elevata traslucidità.

Tipi di porcellana

Esistono due tipi di porcellana: porcellana tenera (o dolce) e porcellana dura (o forte), quest'ultima di gran lunga la più importante.

La bianchezza della massa esige la quasi completa assenza di ossido di ferro e quindi l'uso come materiale plastico di caolino e non di argilla che è sempre piuttosto impura di tali ossidi.

Caolino

Il caolino (il cui nome deriva da quello della località cinese di Gaoling dove per la prima volta fu estratto) è una roccia costituita in gran parte da caolinite.

La grande compattezza esige nell'impasto la presenza di fondenti in proporzione superiore a quella valevole per gli altri materiali ceramici. Si preferisce a tale scopo l'uso del feldspato potassico anziché sodico perché la sua viscosità allo stato fuso varia più lentamente con la temperatura e di conseguenza la cottura risulta più uniforme.

La traslucidità esige nell'impasto la presenza, oltre che di feldspato, anche di quarzo che funge contemporaneamente da smagrante.

La proporzione dei componenti nella miscela cruda influisce sulle caratteristiche del prodotto finito. Comunque la proporzione media dei componenti supposti puri è la seguente: caolino 50%, feldspato 25%, quarzo 25%.

Dopo la preparazione degli impasti e la formatura, si ha una prima cottura a 900-1000 °C per dare alla massa una solidità sufficiente per applicare la vernice. Segue poi la cottura definitiva a circa 1400 °C.

Lavorazione della ceramica

Fasi della lavorazione della ceramica al tornio.

Costituzione della porcellana

La porcellana risulta formata da una massa vetrosa di fondo che tiene incorporati cristalli, perlopiù finissimi di mullite (3Al2O3·2SiO2), un silicato di alluminio.

Proprietà e impieghi della porcellana

La resistenza a compressione della porcellana risulta essere di circa 5000 kgp/cm2; quella a trazione di circa 500 kgp/cm2; il modulo elastico è di circa 700.000-800.000 kgp/cm2.

A causa della sua elevata resistenza ai reagenti chimici la porcellana trova largo impiego nei laboratori di chimica.

Numerose sono le caratteristiche elettriche che vengono determinate in apposite prove, per la porcellana destinata a scopi elettrotecnici.

Una prova che riveste una particolare importanza anche in questo caso è la determinazione del coefficiente di assorbimento che deve risultare nullo (porosità apparente, cioè dovuta ai pori aperti, nulla). La prova viene effettuata immergendo i pezzi sverniciati in una soluzione alcolica di fucsina sotto pressione e mantenendoveli per un certo tempo. L'esame successivo dei pezzi viene effettuato spaccandoli: sulle superfici di frattura il colore non deve essere penetrato.

Al riguardo è bene ricordare che si tende a considerare porcellana non solamente il prodotto classico sopra descritto cotto verso i 1400 °C, ma qualsiasi prodotto a pasta bianca purché soddisfi alla condizione di avere un assorbimento nullo. Secondo questo punto di vista possono quindi essere considerati porcellane anche quei prodotti che nel senso classico rientrano nella categoria delle terraglie forti (materiale sanitario).

Porcellana tenera

È così detta soprattutto per la più bassa temperatura di cottura (1250-1300 °C). Esiste in diverse varietà che si presentano sotto denominazioni diverse. Ha soprattutto scopo ornamentale e importanza quale prodotto di lusso. Il suo pregio è dovuto soprattutto alla sua maggiore traslucidità. Questo implica un aumento dei fondenti e una diminuzione del caolino, per cui la preparazione è più delicata di quella della porcellana normale.

Le diverse varietà si differenziano soprattutto per la natura e la proporzione dei fondenti. Nella porcellana di Seger (con la quale si intendeva imitare le porcellane giapponesi) varia solo la proporzione dei componenti: caolino 25%, quarzo 45%, feldspato 30% .

Lo stesso si verifica nella porcellana di Sèvres: caolino 40% , quarzo 25%, feldspato 35%.

Zuppiera in porcellana di Sèvres

Zuppiera in porcellana di Sèvres.

Nella porcellana inglese come fondente è ancora presente il feldspato ma prevale nettamente la cenere d'ossa. Il quarzo è presente in questo caso in quantità molto ridotta. Questa porcellana, per la sua bianchezza e per la sua trasparenza, è molto pregiata per servizi da tavola.

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