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Generatore di tensione

Che cos'è e come funziona un generatore di tensione?

Il generatore di tensione è un elemento circuitale che serve a mantenere una differenza di potenziale elettrica costante tra i suoi due poli consentendo così alle cariche di muoversi e creare dunque una corrente elettrica duratura all'interno di un circuito.

Il simbolo adottato per un generatore di tensione è il seguente:

simbolo generatore di tensione

Ricordiamo che le cariche positive tendono a muoversi spontaneamente da punti a potenziale maggiore verso punti a potenziale minore, mentre le cariche negative fanno proprio l'opposto ovvero si muovono da punti a potenziale minore verso quelli a potenziale maggiore.

Il generatore di tensione ha al suo interno forze di natura non elettrostatica e non conservative che sono necessarie a mantenere continuo il moto delle cariche.

Esso sfrutta al suo interno azioni meccaniche o chimiche (come pile ed accumulatori), l'induzione elettromagnetica o altri meccanismi come celle solari per fornire la fem.

fem E ddp in un generatore di tensione

La tensione che si presenta ai morsetti del generatore quando non c'è nessun carico resistivo collegato al generatore prende il nome di forza elettromotrice e si definisce come il rapporto tra il lavoro che bisogna compiere per spostare una carica q tra punti a diverso potenziale e la carica stessa:

fem = L / q

L'unità di misura della fem è il volt [V].

La differenza concettuale con la differenza di potenziale sta solo nel fatto che la fem è la ddp massima che teoricamente un generatore può fornire mentre la ddp è la tensione reale che si ottiene dal generatore considerando anche la resistenza che esiste al suo interno.

Generatore di tensione ideale

Un generatore di tensione ideale non possiede resistenze interne e dunque quando inserito in un circuito l'unica resistenza che si potrà considerare è quella esterna collegata ad esso che corrisponde alla resistenza dell'utilizzatore.

Per la prima legge di Ohm la corrente elettrica che il generatore eroga e che transita nella resistenza è pari al rapporto tra la forza elettromotrice fem e la resistenza esterna R:

i = fem / Rgeneratore ideale

Generatori di tensione reale

Nella realtà si ha a che fare con generatore di tensione reali che possiedono invece al loro interno una resistenza dovuta proprio ai materiali con cui è realizzato il dispositivo. Tale resistenza si chiama appunto resistenza interna, si indica con la lettera r e si misura ovviamente sempre in Ω.

Nello schema di un generatore di tensione reale si indica la resistenza interna r come collegata in serie al generatore stesso:

Generatore di tensione reale

Per calcolare la corrente erogata dal generatore in questo caso si deve tener conto che ci sono due resistenze collegate in serie tra di loro e dunque dovremo sommare la resistenza interna del generatore a quella esterna:

i = fem / (R + r)

Ai capi della resistenza r, essendo essa attraversata dalla stessa corrente i che attraversa tutto il circuito, si rileverà una differenza di potenziale data da:

ΔV = r ∙ i

Tale differenza di potenziale che si viene a creare sulla resistenza interna del generatore stesso va a sottrarsi alla fem erogata dal generatore e quindi la ddp fornita effettivamente dal generatore varrà:

ddp = fem - ΔV = fem  - r ∙ i

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