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Tessuto osseo lamellare e tessuto osseo non lamellare

Che cosa sono il tessuto osseo lamellare e il tessuto osseo non lamellare?

Con il termine "tessuto osseo" intendiamo una tipologia di tessuto connettivo specializzato.

Esso presenta una funzione di sostegno ed è allo stesso tempo un tessuto dinamico e plastico in quanto è in grado di adattarsi in seguito ad una sollecitazione meccanica.

Tale tessuto risulta essere suddiviso in due componenti: una organica e una inorganica. Come tutte le tipologie di tessuto ha delle cellule specifiche che costituiscono la parte organica; esse sono:

  • Cellule osteoprogenitrici (che derivano dalle cellule mesenchimali e presentano i caratteri delle cellule staminali, cioè capaci di differenziarsi e formare nuove tipologie cellulari).
  • Osteoblasti (cellule specializzate nella formazione del tessuto osseo, in modo particolare tramite la secrezione dei componenti organici della matrice, quindi collagene, proteoglicani e glicoproteine).
  • Osteociti (ex osteoblasti, sono cellule che perdono la capacità di sintetizzare la matrice, rimanendo intrappolati nelle lacune ossee).
  • Osteoclasti (deputati al riassorbimento della componente organica ed inorganica della matrice ossea).

Fa parte della componente organica anche la matrice extracellulare, formata da fibre collagene di tipi I e sostanza amorfa. La parte inorganica è invece formata da ioni come fosfato di calcio e magnesio, citrati di sodio, manganese e potassio.

Cellule del tessuto osseo

Fig.1 Differenti tipologie di cellule del tessuto osseo con le principali funzioni.

Possiamo suddividere il tessuto osseo in due tipologie: tessuto osseo lamellare e tessuto osseo non lamellare.

Tessuto osseo lamellare

Il tessuto osseo lamellare costituisce la maggioranza del tessuto osseo degli organismi adulti; grazie alla sua particolare conformazione, ha la funzione principale di resistere agli stress meccanici, in quanto è particolarmente resistente alla trazione. Questo può essere spiegato se osserviamo nel dettaglio la sua composizione:

Tessuto osseo lamellare

Fig.2 Tessuto osseo lamellare.

Come è possibile osservare in figura 2, il tessuto osseo lamellare è formato da un'organizzazione in lamelle, da cui ne deriva il nome. Le lamelle costituiscono l'impalcatura dell'osso e la loro disposizione può essere differente in base al tipo di osso: ad esempio, nell'immagine sovrastante si ha una disposizione a stratificazione concentrica, tipica delle ossa lunghe. È proprio grazie a queste particolari strutture che si ha una resistenza ad eventuali sollecitazioni.

Tessuto osseo lamellare semplice e tessuto osseo lamellare osteonico

In aggiunta, possiamo fare una ulteriore differenziazione in base alla disposizione delle lamelle tra:

  • Tessuto osseo lamellare semplice (che presenta un orientamento parallelo tra le lamelle e forma le trabecole e le lamine ossee più sottili e i sistemi limitanti o circonferenziali interno ed esterno delle ossa lunghe).
  • Tessuto osseo lamellare osteonico (che presenta come unità funzionale l'osteone, formato da lamelle disposte concentricamente attorno a un canale centrale in cui si trova il canale di Havers).

Il tessuto osseo lamellare semplice è quello che costituisce il tessuto osseo spugnoso. Esso si presenta, infatti, come un reticolo tridimensionale di trabecole ossee, in cui gli osteociti si trovano distribuiti nelle lamelle in maniera non uniforme. Lo si ritrova soprattutto nelle epifisi delle ossa lunghe e nella parte più interna delle ossa, ad esempio quelle brevi e piatte.

Il tessuto osseo lamellare osteonico costituisce il tessuto osseo compatto. Qui gli osteociti si trovano disposti concentricamente attorno ai canali di Havers, i quali comunicano con altrettanti canali, detti canali di Volkmann, contenenti capillari sanguigni, pertanto deputati al passaggio di sostanze nutritive.

Lo spazio confinante tra un osteone e un altro, formato da frammenti di osso lamellare, è detto sistema interstiziale. È inoltre possibile rilevare il confine tra osteone e sistema interstiziale tramite la linea cementante, formata da tessuto connettivo rifrangente.

Osso lungo in cui sono evidenziati il tessuto osseo spugnoso e compatto

Fig.3 Osso lungo in cui sono evidenziati il tessuto osseo spugnoso e compatto.

Tessuto osseo non lamellare

Il tessuto osseo non lamellare è così chiamato in quanto non presenta lamelle. Si tratta di un tessuto abbastanza primitivo, infatti esso si trova nella fase prenatale e rappresenta il tessuto osseo primario (nell'embrione e nel feto); nell'osso adulto si forma in seguito ad una frattura o nei casi di neodeposizione ossea.

Esso si suddivide a sua volta in:

  • Tessuto osseo non lamellare a fibre intrecciate
  • Tessuto osseo non lamellare a fibre parallele.

Nel primo caso le fibre collagene formano la sostanza fondamentale, un fitto reticolo, la quale essendo disposta in maniera irregolare presenta lacune più grandi rispetto al tessuto osseo lamellare. Esso è presente nell'adulto, nel momento in cui si forma una frattura si ritrova a livello delle suture, nelle inserzioni tendinee e legamentose, sulle superfici a ridosso del periostio, nel cemento del dente e in altre neodeposizioni di osso.

Tessuto osseo a fibre intrecciate

Fig. 4 Tessuto osseo a fibre intrecciate.

Il tessuto osseo a fibre parallele, invece, è presente prevalentemente negli uccelli ed è molto raro nei mammiferi. La zona in cui si è dimostrato essere prevalente è quella inserzione dei tendini.

Nella figura seguente è invece possibile osservare l'aspetto del tessuto osseo a fibre parallele (si noti, infatti, la particolare disposizione di tali fibre). Esso ha l'aspetto di una massa unica composta da matrice calcificata al cui interno si ritrovano le lacune ossee contenenti gli osteociti.

Fig. 5 Tessuto osseo a fibre parallele.

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