Limnologia

Che cosa studia la limnologia?

La limnologia è quella branca dell'idrologia che studia le acque continentali o acque interne, cioè le acque ferme o con moto inapprezzabile (ambienti lentici: stagni, pozze, paludi, laghi, ecc.) e le acque dotate di movimento più o meno vivace (acque correnti o ambienti lotici: ruscelli, torrenti, fiumi, ecc.).

La limnologia è una scienza interdisciplinare: botanica, zoologia, microbiologia ne formano il nucleo inscindibile, che non può però prescindere dalle conoscenze tipiche della chimica, della biochimica, della fisica, della geologia, della climatologia, ecc.

Essa deve, inoltre, rendersi conto della distribuzione dei laghi sulla superficie dei continenti, oggi (geografia limnologica) e nei tempi passati (paleolimnologia), e cercare una ragione a tale distribuzione nelle forme del paesaggio, in eventi geologici, in modificazioni di fattori climatici.

La limnologia studia pertanto la massa d'acqua in modo completo, tenendo conto anche del fatto che tutti i processi biologici che si svolgono nei laghi sono condizionati dalle caratteristiche fisiche e chimiche dell'acqua, che a loro volta non possono essere disgiunte da quelle del bacino imbrifero e dell'atmosfera sovrastante.

Un lago riceve energia dal mondo esterno prevalentemente sotto due forme:

di energia raggiante, proveniente dal Sole e dalla volta celeste;
di energia meccanica, fornitagli dal vento che investe la superficie delle acque.

Questi rifornimenti energetici sono fondamentali per tutti i fenomeni fisici, chimici e biologici che si svolgono nell'acqua.

L'energia raggiante che penetra nell'acqua viene trasformata in calore e in processi fotochimici; l'energia meccanica fornita dal vento innesca i movimenti delle acque e contribuisce alla distribuzione - nella massa d'acqua lacustre - delle proprietà assunte da alcuni strati di esse.

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