chimica-online.it

Scala Mercalli

Cos'è la scala Mercalli?

La scala Mercalli è una scala di valutazione dell'intensità di un terremoto; si basa sull'osservazione dei danni che esso provoca su persone, oggetti e manufatti presenti sulla superficie terrestre. È per tale motivo che tale scala è insufficiente per la determinazione dell'energia sviluppata dal terremoto stesso, in quanti si basa unicamente sui danni da esso causati.

I valori della scala Mercalli vanno da I (terremoto non percepito dalle persone) a XII (distruzione pressoché totale).

I valori della scala Mercalli

I

Non percepito dalle persone.

II

Percepito da persone in riposo, nei piani superiori delle case o in posizione favorevole.

III

Percepito nelle case. Oscillazione di oggetti appesi. Vibrazioni come al passaggio di autocarri leggeri. Stime della durata. Talora non riconosciuto come terremoto.

IV

Oscillazione di oggetti appesi. Vibrazioni come al passaggio di autocarri pesanti, o scossa come di una pesante palla che colpisce le pareti. Oscillazioni di automezzi fermi. Movimenti di porte e finestre. Tintinnio di vetri. Nello stadio superiore del IV, scricchiolio di pareti e di strutture in legname.

V

Risentito all'esterno; stima della direzione. Sveglia di persone dormienti. Movimento della superficie dei liquidi, versamento di taluni dai recipienti. Spostamento o rovesciamento di piccoli oggetti instabili. Oscillazione di porte che si aprono o si chiudono. Movimento di imposte e quadri. Arresto, messa in moto, cambiamento del passo di orologi a pendolo.

VI

Sentito da tutti. Spavento e fuga all'esterno. Barcollare di persone in moto. Rottura di vetrine, piatti, vetrerie. Caduta dagli scaffali di piccoli oggetti, libri ecc. e di quadri dalle pareti. Spostamento o rotazione di mobili. Screpolature di intonachi deboli e di murature di tipo D (vedi sotto). Suono di campanelli (di chiese, di scuole). Stormire di alberi e di cespugli.

VII

Difficile stare in piedi. Risentito dai guidatori di automezzi. Tremolio di oggetti sospesi. Rottura di mobili. Danni alle murature tipo D incluse fenditure. Rotture di comignoli deboli situati sul coImo dei tetti. Caduta di intonachi, mattoni, pietre, tegole, cornicioni (anche di parapetti isolati e ornamenti architettonici). Qualche lesione a murature tipo C. Formazioni di onde sugli specchi d'acqua; intorbidamento di acque. Piccoli smottamenti e scavernamenti in depositi di sabbia e ghiaia. Forte suono di campane. Danni ai canali d'irrigazione rivestiti.

VIII

Risentito nella guida di automezzi. Danni a murature tipo C. Crolli parziali. Alcuni danni a murature di tipo B ma non tipo A. Caduta di stucchi e di alcune pareti in muratura. Rotazione e caduta di camini, monumenti, torri, serbatoi elevati. Costruzioni con strutture in legname smosse dalle fondazioni se non imbullonate; pannelli delle pareti lanciati fuori. Rottura di palizzate deteriorate. Rottura di rami di alberi. Variazioni di portata o di temperatura di sorgenti e pozzi. Crepacci nel terreno e sui pendii ripidi.

IX

Panico generale. Distruzione di murature tipo D, gravi danni a murature tipo C talvolta con crollo completo; seri danni a murature tipo B (danni generali alle fondazioni). Gravi danni ai serbatoi. Rottura di tubazioni sotterranee. Rilevanti crepacci nel terreno. Nelle aree alluvionali, espulsione di sabbie e fango, formazione di crateri di sabbia.

X

Distruzione di gran parte delle murature e delle strutture in legname, con le loro fondazioni. Distruzione di alcune robuste strutture in legname e di ponti. Gravi danni a dighe. Grandi frane. Disalveamento delle acque di canali, fiumi, laghi, ecc. Traslazione orizzontale di sabbie e argille sulle spiagge e su regioni piane. Rotaie debolmente deviate.

XI

Rotaie fortemente deviate. Tubazioni sotterranee completamente fuori servizio.

XII

Distruzione pressoché totale. Spostamento di grandi masse rocciose. Linee di riferimento deformate. Oggetti lanciati in aria.

Classificazione delle murature sopra indicate:

  • A, buon manufatto, con malta, costruito su progetto; rinforzato specialmente ai lati e legato insieme con ferri, calcestruzzo, ecc., progettato per resistere a forze laterali;
  • B, buon manufatto con malta; rinforzato, ma non destinato in particolare a resistere a forze laterali;
  • C, manufatto ordinario con malta; non eccessivamente debole come in mancanza di tiranti agli angoli, ma neppure rinforzato, né destinato a resistere a forze orizzontali;
  • D, materiali deboli, come mattoni cotti al sole; malte povere; manufatto di bassa qualità, debole orizzontalmente.

Il più potente terremoto mai registrato nella storia, con intensità nella scala Mercalli pari a IX, è il terremoto di Valdivia del 1960, noto anche come grande terremoto del Cile, che provocò 3.000 morti.

Sismografo Irpinia

Il sensore del sismogramma che esce fuori dal tracciato a seguito della scossa del 1980 in Irpinia.

La scala Mercalli a confronto con la scala Richter

Di seguito vengono confrontate i valori delle due scale in questione:

scala Mercalli e scala Richter a confronto

Scala Mercalli e scala Richter a confronto.

Link correlati:

Che cos'è il carsismo e come si origina?

Che cosa sono i geyser?

Che cos'è la climatologia

Studia con noi