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Riassunto capitolo 16 dei Promessi Sposi

Riassunto capitolo 16 dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni

In questa sezione del sito è possibile leggere il riassunto del capitolo 16 dei Promessi Sposi.

Sfuggito alla giustizia, Renzo è deciso a lasciare il ducato di Milano e raggiungere Bergamo, per rifugiarsi dal cugino Bortolo (riferimento nel riassunto del capitolo 6 dei Promessi Sposi). Non conosce la strada e la sua prima preoccupazione è quella di chiedere informazioni alla persona che più gli ispira fiducia.

Ne passa in rassegna diversi: un grassone che sembrava nutrirsi delle chiacchiere; un uomo che dava l'impressione di non conoscere nemmeno la propria strada, un ragazzino sveglio, ma troppo malizioso, che gli avrebbe dato informazioni sbagliate. Alla fine decide di chiedere informazioni a un viandante frettoloso, che lo indirizza verso porta orientale.

Arriva alla porta piantonata da un gruppo di gabellini, le guardie addette all'esazione dei dazi, e da soldati spagnoli di guardia. Il suo cuore batte forte, ma con un'aria indifferente e gli occhi bassi esce da Milano senza troppe difficoltà.

Renzo verso Bergamo

Lungo il cammino si imbatte in cascine, villaggi ed è già contento di allontanarsi dalla città. Intanto pensa agli ultimi fatti accaduti la sera precedente.

Prova rabbia, dolore, pentimento per quello che ha fatto e detto nell'osteria, annebbiato dal vino e privo di coscienza, ma ben presto la sua massima preoccupazione è quella di trovare la strada che possa condurlo più in fretta possibile a Bergamo. Chiede nuovamente a un viandante, che gli risponde che è fuori strada e gli indica il giro che deve fare per rimettersi sulla via maestra.

L'intenzione di Renzo ora è di costeggiare la strada principale, ma passando per vie traverse; in questo modo però l'avvicinamento al confine diventa più lungo e difficile. Si sente stanco e bisognoso di ristoro, lo trova in una piccola casa solitaria lungo il cammino.

Dopo aver chiesto a una vecchia un boccone, trova il modo di farsi indicare la strada per giungere a Gorgonzola, un paese lungo il percorso.

All'osteria di Gorgonzola

Vi arriva, aggirando sempre la strada maestra, prima di cena e si ferma a mangiare in un'osteria. Dopo aver ordinato del cibo e del buon vino, viene avvicinato da un avventore che gli chiede notizie sulla sommossa di Milano, ma Renzo evita altre domande, perché; gli risponde bruscamente che proviene da Liscate e non sa nulla della rivolta.

Mentre Renzo chiede all'oste la distanza per raggiungere l'Adda e questi risponde, ma piantandogli addosso due occhi pieni di una curiosità maliziosa, arriva un mercante da Milano, frequentatore abituale dell'osteria e conosciuto da tutti. Gli avventori si affollano intorno a lui per sapere le ultime notizie.

Il resoconto che fa il mercante è minuzioso e preciso: racconta della rivolta, dell'assalto alla casa del vicario di provvisione (riferimento nel riassunto del capitolo 12 dei Promessi Sposi) e al forno del Cordusio, ma sa anche che la giustizia ha acciuffato molti sediziosi e che i capi della rivolta saranno impiccati.

Secondo lui dietro la sommossa c'è di certo una congiura, ordita dai navarrini, i seguaci del re di Francia sotto la guida del cardinale di Richelieu (riferimento nel riassunto del capitolo 5 dei Promessi Sposi). Conclude la sua relazione anche accennando a un capo, scovato e arrestato in un'osteria, liberato però da alcuni suoi compagni.

A queste parole Renzo, che non aveva perso una sola battuta del racconto, si sente gelare il sangue; sa che ora è ricercato e rischia la pena capitale.

Appena gli sembra il momento più opportuno, chiede il conto e lascia l'osteria, avviandosi verso il confine segnato dall'Adda. Per non destare sospetti evita di chiedere ancora informazioni sul cammino e si affida esclusivamente alla Provvidenza.

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