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Specie

In biologia che cos'è una specie?

Il concetto di Specie è cambiato nel corso del tempo e  ha assunto diversi significati a seguito di studi sempre più approfonditi che hanno cercato una spiegazione alla evoluzione e alla biodiversità tra le specie esistenti sulla Terra.

Le Specie erano considerate immutabili ma con la scoperta della variabilità genetica e della evoluzione appunto, questo nome ha assunto un significato più dinamico; si tratta quindi di una entità che nasce, muta e si estingue.

In maniera generale, possiamo considerare una Specie come unità minima di classificazione ovvero il raggruppamento più piccolo nel quale possono essere compresi piante, animali ed altri tipi di esseri viventi.

Distinguiamo comunque, tre diverse denominazioni di specie coniate da diversi studiosi:

  • Tipologica
  • Nominalistica
  • Biologica

Specie Tipologica

Carl Von Linnè (conosciuto come Carlo Linneo) fu il primo studioso che attraverso l'antica concezione di Platone, teorizzò un modello di classificazione degli esseri viventi denominato Tassonomia o Sistematica (Fig. 1) nel quale la Specie rappresentava il raggruppamento più piccolo.

Tassonomia

(Fig. 1) Schema della classificazione tassonomica di Linneo. Dal raggruppamento più esteso (in basso) al più ristretto (in alto). Secondo la gerarchia tassonomica, esistono diversi livelli di classificazione secondo i quali i più generici comprendono quelli più specifici. Notiamo che la specie è posta in alto e pertanto è considerata l'unità fondamentale.

Nella teoria di Linneo, le specie sono ferme nel tempo e gli individui che ne fanno parte si assomigliano morfologicamente. Viene quindi preso in considerazione un individuo modello o "olotipo" con il quale si confrontano gli altri individui che è necessario identificare tassonomicamente.

Il criterio morfologico di Linneo viene ancora oggi utilizzato perché in certe casistiche come la classificazione delle specie fossili, risulta essere l'unico applicabile. Esso presenta però delle limitazioni perché non permette di identificare le specie gemelle in quanto mostreranno identiche caratteristiche morfologiche.

Specie Nominalistica

In alternativa alla gerarchia tassonomica di Linneo, alcuni scienziati perlopiù di origini francesi, svilupparono un differente concetto di specie che riprendeva la Teoria Nominalista di Ockam (o Occam), un filosofo del XIV secolo.

Il punto cardine di questa concezione è rappresentato dalla negazione della esistenza di un "tipo" universale. Questi studiosi mettevano quindi in discussione l'idea di prendere in esame i caratteri morfologici di  un individuo modello che potesse rappresentare una intera specie.

La specie diviene semplicemente un nome, una astrazione intellettuale e non più una categoria-tipo.  L'evoluzione e qualsiasi altro meccanismo della natura vengono studiati non ricercando le cause bensì guardando a "come" avvengano questi fenomeni.

Specie Biologica

Nel 1940 Ernst Mayr diede la propria definizione di specie: "La specie è costituita da gruppi di popolazioni naturali effettivamente o
potenzialmente interfecondi e riproduttivamente isolati de altri
gruppi
". Parlando di popolazione, egli indica l'importanza della specie come minima unità strutturale e aggiungendo a questo il criterio riproduttivo ne indica uno strumento diagnostico. Ogni specie infatti, attraverso dei meccanismi definiti di isolamento riproduttivo, rappresenta una comunità singola di riproduzione.

I criteri di individuazione di una specie risultano essere nuovi perché sono in grado di riflettere le proprietà naturali delle specie e pertanto sono indicati come criteri biologici. L'unico limite di questa differente filosofia della specie, riguarda il fatto che si riferisce solo a specie che si riproducono per via sessuata.

La Speciazione

Attraverso le differenti denominazioni che accompagnano il nome "Specie" abbiamo compreso che inizialmente si trattava di un concetto fermo nel tempo, stazionario ma che in seguito, attraverso gli studi sulla evoluzione è cambiato in maniera radicale divenendo una entità dinamica.

La Speciazione è il processo di formazione di nuove specie zoologiche, a partire da una di origine, attraverso l'attivazione del meccanismo di isolamento riproduttivo il quale non permette lo scambio genetico tra le popolazioni.
L'importanza dello studio della speciazione può essere ricondotto al riconoscimento delle barriere riproduttive fra popolazioni che risultavano interfeconde.

Queste barriere possono essere:

  • Geografiche:  quando le popolazioni non possono incontrarsi poiché vivono in aree geografiche troppo distanti tra loro
  • Riproduttive : quando le popolazioni presentano differenti modalità riproduttive che risultano incompatibili

La Speciazione può essere di tre tipologie:

  • Speciazione Allopatrica : due o più specie occupano aree completamente  separate. La presenza di barriere comporta l'isolamento delle due popolazioni interrompendo il flusso di geni. Si parla di Vicarianza quando vi è la presenza fisica di una barriera geografica e Dispersione quando una specie supera la barriera colonizzando un nuovo spazio geografico.
  • Speciazione Parapatrica:  specie che presentano una parziale sovrapposizione degli areali. In genere si tratta di una piccola popolazione di frontiera che non è separata dalle principali specie da una vera e propria barriera fisica ma è soggetta ad una pressione selettiva non omogenea rispetto a quella cui è sottoposta la popolazione principale. Questa situazione causa la contro selezione degli ibridi e si differenzia così una specie separata.
  • Speciazione Simpatrica : due o più specie che occupano la stessa area geografica o che presentano sovrapposizione degli areali. In genere si tratta di una popolazione dal cui interno si delinea una specie che acquisisce delle peculiarità biologiche che gli permettono di distaccarsi dalla popolazione principale.

Riassumendo

  • Il concetto di Specie è cambiato nel corso del tempo e  ha assunto diversi significati
  • Le Specie erano considerate immutabili ma con la scoperta della variabilità genetica e della evoluzione questo nome ha assunto un significato più dinamico
  • Possiamo considerare una Specie come unità minima di classificazione ovvero il raggruppamento più piccolo nel quale possono essere compresi piante, animali ed altri tipi di esseri viventi
  • Distinguiamo comunque, tre diverse denominazioni di specie coniate da diversi studiosi: Tipologica, Nominalistica e Biologica
  • Carlo Linneo fu il primo studioso a teorizzare un modello di classificazione  degli esseri viventi denominato Tassonomia o Sistematica nel quale la Specie rappresentava il raggruppamento più piccolo.
  • Nella teoria di Linneo, le specie sono ferme nel tempo e gli individui che ne fanno parte si assomigliano morfologicamente. Viene quindi preso in considerazione un individuo modello o "olotipo" con il quale si confrontano gli altri individui che è necessario identificare tassonomicamente
  • In alternativa alla gerarchia tassonomica di Linneo, alcuni scienziati perlopiù di origini francesi, svilupparono un differente concetto di specie che riprendeva la Teoria Nominalista di Ockam (o Occam), un filosofo del XIV secolo
  • Il punto cardine di questa concezione è rappresentato dalla negazione della esistenza di un "tipo" universale. Questi studiosi mettevano quindi in discussione l'idea di prendere in esame i caratteri morfologici di  un individuo modello che potesse rappresentare una intera specie
  • Nel 1940 Ernst Mayr diede la propria definizione di specie :"La specie è costituita da gruppi di popolazioni naturali effettivamente o potenzialmente interfecondi e riproduttivamente isolati de altri gruppi"
  • I criteri di individuazione di una specie risultano essere nuovi perché sono in grado di riflettere le proprietà naturali delle specie e pertanto sono indicati come criteri biologici
  • La Speciazione è il processo di formazione di nuove specie zoologiche, a partire da una di origine, attraverso l'attivazione del meccanismo di isolamento riproduttivo il quale non permette lo scambio genetico tra le popolazioni
  • L'importanza dello studio della speciazione può essere ricondotto al riconoscimento delle barriere riproduttive fra popolazioni che risultavano interfeconde; barriere che possono essere geografiche o riproduttive in senso stretto
  • Sono riconosciute tre tipologie di Speciazione : Allopatrica, Parapatrica e Simpatrica.

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