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Palinologia

Che cos'è e di cosa si occupa la palinologia?

La Palinologia è quella branca della micropaleontologia che si occupa dello studio del polline, delle spore e di altri elementi biologici microscopici.

In questa lezione vedremo che cos'è la palinologia, cosa studia e quali sono i suoi campi di applicazione.

Vedremo inoltre in quale periodo ebbero inizio i primi studi palinologici e perché spore e pollini sono così importanti nella ricostruzione delle condizioni climatiche del passato geologico.

La palinologia è quella scienza che si occupa dello studio delle spore e dei pollini.

Iniziati nei primi anni del XX secolo, gli studi palinologici ebbero applicazioni stratigrafiche soltanto a partire dal 1930; attualmente le spore* e il polline hanno assunto grande valore come fossili indicatori di età.

* le spore fossili appartengono alle piante senza fiori, mentre la produzione di polline è limitata alle Gimnosperme e alle Angiosperme.

Testimonianze fossile

Le prime spore fossili conosciute risalgono al Cambriano (compreso tra 541 e 485 milioni di anni fa), ma si rinvengono abbondanti solo a partire dal Devoniano (compreso tra 416,0 e 359 milioni di anni fa).

Immagine al microscopio elettronico in cui sono visibili vari tipi di pollini.

Granuli di polline di Gimnosperme primitive sono già noti nel Devoniano, mentre quelli delle Angiosperme sono frequenti in rocce del Cretaceo inferiore, pur essendo comparsi nel Giurese superiore.

La natura chimica della parete cellulare delle spore e del polline li rende particolarmente resistenti al deperimento e ne permette una buona conservazione nelle rocce sedimentarie.

Altri fattori che aumentano l'importanza di questo gruppo di fossili sono:

  • le loro dimensioni microscopiche e la possibilità di venire prodotti in numero enorme;
  • la facilità di venire dispersi dal vento e dalle acque;
  • la presenza di evidenti caratteri tassonomici;
  • la limitata estensione cronologica delle singole specie;
  • la loro importanza come indicatori paleoecologici;
  • l'abbondanza sia in depositi continentali sia marini;
  • il loro interesse paleogeografico;
  • la possibilità, offerta dalla loro abbondanza, di studiarli con metodi statistici.

Le spore e i granuli pollinici fossili si trovano in ogni tipo di rocce sedimentarie, ma sono soprattutto frequenti in sedimenti particolari, come torba e carboni.

Le tecniche con cui vengono raccolti e identificati i campioni di roccia contenenti i granuli di polline fossili si identificano con i metodi usati per studiare i vari microfossili.

Importanza della palinologia

Di grande interesse si sono rivelati gli studi palinologici nella ricostruzione delle condizioni climatiche che hanno caratterizzato il Pleistocene; le avanzate e i ritiri delle calotte glaciali hanno profondamente lasciato traccia sulle sensibili associazioni floristiche dell'epoca e oggi, studiando il polline contenuto nei sedimenti di allora, si può con grande esattezza ricostruire le vicissitudini a cui andarono soggette le associazioni forestali.

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