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Lava

Che cos'è la lava?

Il termine lava viene impiegato per indicare sia il magma liquido incandescente che viene emesso dai vulcani, sia la roccia solida che ne risulta in seguito al raffreddamento.

Meccanismo di flusso della lava

La velocità della corrente lavica dipende dalla viscosità della massa fusa e dalla pendenza del terreno.

Lave molto fluide possono uscire zampillando dalla bocca e scorrere con una velocità di parecchi metri al secondo.

Strada facendo la velocità di flusso diminuisce in quanto si ha un abbassamento della temperatura della lava e un conseguente aumento della sua viscosità.

In superficie le colate di lava si raffreddano lentamente e si coprono con una crosta che viene trascinata dalla sottostante lava liquida in movimento.

A causa dell'attrito sul terreno, la base della colata viene frenata mentre la lava sovrastante scorre liberamente con un flusso laminare.

Sul fronte della colata la crosta viene piegata in giù, frantumata e scavalcata dalla massa ancora fluida che prosegue il suo lento corso.

La velocità massima del flusso si ha quindi in superficie nella parte centrale.

Con il continuo raffreddamento la crosta, ispessendosi anche nelle parti laterali della colata, non può più essere trascinata dalla massa liquida che fluisce nella galleria così formata.

La lava fluente viene così a trovarsi sotto la pressione idrostatica esercitata dalla lava che riempie la galleria a monte.

Se la pressione supera la resistenza del tetto della galleria, questo viene sollevato e frantumato, cosicché la lava può fuoriuscire e formare una colata secondaria che avanza sulla crosta già rattrappita della colata principale.

Il flusso delle lave molto viscose è assai lento anche su pendii ripidi. Le colate sono perciò tozze e molto spesse. Su un terreno pianeggiante o poco inclinato la lava viscosa si accumula sulla bocca formando una cupola di ristagno.

Morfologia superficiale

Le colate di lava fluida e molto degassata si coprono di una crosta continua, ancora plastica, che viene trascinata dalla lava sottostante.

Fin quando la velocità del flusso è costante, la crosta rimane piana. Se il flusso è accelerato, la crosta viene stirata e assottigliata senza rompersi e rimane quindi piana.

Se invece il flusso è rallentato, la crosta viene compressa e corrugata. Si forma in tal caso la cosiddetta lava a corde.

In genere le lave a crosta continua vengono raggruppate sotto il termine hawaiano di lave pahoehoe. Appartengono a queste anche le lave a budella.

Quando la crosta è diventata più spessa e più rigida, e la velocità di flusso della lava è accelerata, essa si spezza in zolle che possono ammucchiarsi ove il flusso rallenta, formando delle lave dette a lastroni.

Lave fluide che raggiungono zone pianeggianti si coprono con una crosta continua che, in seguito all'afflusso di nuova lava, può essere sollevata e, se è abbastanza rigida, spezzata in zolle che formano i cosiddetti tumuli.

Le lave fluide che contengono ancora dei gas non si coprono con una crosta continua ma con un ammasso di blocchi scoriacei rotondeggianti a superficie irregolare e molto rugosa. Lave di questo tipo vengono dette lave "aa".

Lave a viscosità maggiore, che ostacola la liberazione dei gas, si coprono con una spessa crosta rocciosa che viene frantumata in grossi blocchi angolari e non scoriacei. Ne risulta la tipica lava a blocchi caratteristica dei magmi acidi o alcalini.

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