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Fossili

Cosa sono i fossili?

Un fossile è qualunque resto di organismo, o traccia della sua attività, conservatosi dal passato.

Vari sono i processi chimico-fisici che hanno permesso la conservazione di fossili (nella maggioranza dei casi la conservazione delle sole parti solide, come ad esempio le ossa dei vertebrati o i gusci degli invertebrati).

In casi assai rari tuttavia si sono mantenuti pressoché inalterati anche i tessuti molli degli organismi.

Resti fossili inalterati (fossilizzazione in toto)

Mammiferi appartenenti a specie estinte sono stati rinvenuti nei ghiacci o nei terreni gelati delle terre periartiche, perfettamente conservati dopo migliaia di anni.

L'esempio più famoso è quello del mammouth della Beresovka, trovato nel 1901 nella Siberia orientale; il grande elefante lanoso era praticamente completo, con il sangue raggrumato nelle vene e il cibo non deglutito nella bocca.

La fossilizzazione in toto è tuttavia limitata alla parte più alta del Pleistocene.

I resti vegetali più resistenti, come fibre legnose, spore e pollini, si rinvengono invece inalterati a partire dal Cretaceo.

Fossili pietrificati

La pietrificazione è un fenomeno mediante il quale si realizza la mineralizzazione dei resti organici, in particolare le ossa, i gusci, i legni e talvolta gli escrementi.

Esso può avvenire per:

  • mineralizzazione;
  • sostituzione;
  • distillazione.

Per mineralizzazione s'intende il riempimento di vuoti microscopici, già occupati da sostanza organica, da parte di sostanze inorganiche.

La sostituzione consiste in uno scambio del materiale solido originario con minerali diversi, portati in soluzione dalle acque circolanti nella roccia; in tal modo si mantengono perfettamente anche strutture delicate e il fossile si trasforma letteralmente in pietra.

La distillazione o carbonizzazione riguarda esclusivamente i tessuti organici. Dopo la sepoltura dell'organismo nel sedimento, e in assenza di ossigeno, i tessuti sono sottoposti a una distillazione distruttiva, che libera CO2 (anidride carbonica) e H2O, mentre lascia come residuo del carbonio libero. Resta così nella roccia un'impronta carboniosa e talora anche il contorno perfetto del corpo molle.

Impronte e modelli

Un'impronta si ha quando il sedimento si consolida intorno a un resto organogeno, lasciando così un'immagine "negativa" della sua superficie esterna, improntata nella roccia.

Da un'impronta, mediante una qualsiasi sostanza plastica premuta contro la roccia improntata, è possibile riprodurre l'aspetto della superficie esterna del resto organogeno che l'ha lasciata.

Un modello interno si ha invece quando il sedimento penetra nella cavità di un resto organogeno suscettibile di fossilizzazione e ivi consolida fedelmente i caratteri interni.

Orme, piste, gallerie

Costituiscono una categoria di fossili che sono utili testimonianze dell'attività di organismi vissuti e possono dare indicazioni sulle dimensioni, forma e abitudini di vita degli animali.

Ad esempio, dalle orme lasciate è possibile sapere se un dinosauro fosse quadrupede o bipede, pesante e lento nel procedere o se invece corresse agilmente.

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