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Cirripedi

Che cosa sono i cirripedi?

I cirripedi sono una sottoclasse della classe crostacei, assai interessante per la biologia generale e comprendente animali esclusivamente marini, fissi al substrato, spesso coloniali, associati ad altri animali e frequentemente parassiti di invertebrati.

I cirripedi fanno parte di quel gruppo di crostacei meno evoluti che mantiene alcune caratteristiche larvali.

Morfologia dei cirripedi

L'aspetto dei cirripedi si presenta notevolmente diverso da quello tipico dei crostacei.

Il corpo si inserisce sul substrato con la testa, una porzione della quale si trasforma in peduncolo e porta le vestigia delle antennule contenenti ghiandole adesive; questa parte si mantiene elastica e flessibile pur essendo rivestita di una cuticola chitinosa.

Mancano le antenne seconde e anche gli occhi subiscono una riduzione: regredisce l'occhio impari della larva e mancano completamente gli occhi composti.

Il resto del corpo dei Cirripedi prende il nome di capitolo e, sorretto dal peduncolo e ricoperto da un carapace bivalve, assume per adattamento un aspetto molto compresso.

Sei paia di arti toracici si trasformano in cirri pluriarticolati e ramificati, che possono venire portati fuori dal carapace. Questo consiste di un mantello carnoso provvisto talvolta di piastre calcaree.

Questo aspetto è tipico delle forme a vita libera, mentre nei cirripedi parassiti (rizocefali) il corpo è ridotto a una massa globosa con appendici molto ramificate.

Riproduzione dei cirripedi

Generalmente l'uovo dei cirripedi, quando schiude, dà origine a un nauplius liberamente natante. Dopo parecchie mute, l'ultimo nauplius dà origine a una larva, detta cipridiforme.

Tale larva, quando trova un substrato adatto, vi si attacca mediante le antennule, secerne una sostanza cementante, si trasforma all'interno, forma le piastre calcaree e ripiega il mantello che la protegge.

Nella muta successiva il mantello si apre e l'animale metamorfosato assume la caratteristica posizione dell'adulto: si attacca con la regione preorale, disponendo il lato ventrale del corpo ad angolo retto con la superficie di attacco, e l'estremità posteriore del corpo verso l'alto.

Nei cirripedi parassiti la larva cipridiforme si attacca all'addome dell'ospite e subisce le metamorfosi, assumendo una forma globosa con abbondanti ramificazioni che si distribuiscono nel corpo dell'ospite stesso.

Ecologia e distribuzione dei cirripedi

I cirripedi a vita libera (toracici) possono vivere in associazione con spugne, celenterati, crostacei, molluschi ed echinodermi, oppure pesci, rettili e mammiferi (balene).

Alcune specie sono parzialmente incluse nei gusci o nella pelle degli ospiti. Molte specie si trovano anche attaccate a rocce, a impianti sottomarini, a galleggianti come barche o boe dove possono causare notevoli danni.

Le specie più comuni, dette lepadi, si trovano lungo le coste rocciose ma anche a notevoli profondità: sono ampiamente distribuite nelle acque tropicali e calde ma talvolta si trovano anche nei mari artici.

Il più antico cirripede è stato trovato in rocce del carbonifero, ma il gruppo non fu molto abbondantemente rappresentato fino al cretaceo superiore.

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