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Ricaduta radioattiva (fallout radioattivo)

Che cos'è la ricaduta radioattiva o fallout radioattivo?

Con il termine ricaduta radioattiva (o fallout radioattivo) si indica l'insieme di detriti radioattivi di un'esplosione atomica che ricadono sulla superficie terrestre e che sono costituiti dai prodotti di fissione degli atomi di uranio e plutonio: questo materiale si incorpora o si deposita alla superficie delle polveri che si formano nell'esplosione di una bomba nucleare o termonucleare.

Tali polveri sono prodotte dalla vaporizzazione e dalla successiva ricondensazione dei materiali solidi che costituivano la bomba, dalla polvere già presente nell'aria e da quella sollevata dal suolo se l'esplosione avviene abbastanza vicino alla superficie perché la sfera di fuoco la tocchi.

Velocità di ricaduta radioattiva

La grandezza delle particelle è il fattore determinante per la velocità di ricaduta radioattiva. Nel caso di uno scoppio superficiale sulla terraferma non solo il terreno viene vaporizzato e si ricondensa poi insieme ai vapori della bomba, ma grandi quantità di esso sono trasportate nella sfera di fuoco e quindi nel "fungo" e parzialmente vaporizzate anch'esse. In seguito alla ricondensazione si formano quindi particelle più grosse che nel caso di scoppio in aria o sull'acqua; è per tale motivo che la ricaduta in seguito a scoppio al suolo è più rapida e localizzata.

Nel caso di scoppio a contatto del suolo, fino all'80% della precipitazione radioattiva si deposita entro poche centinaia di kilometri dal punto zero, in modo da formare in poche ore una zona ovale estesa nella direzione sottovento. Negli scoppi superficiali sull'acqua, a parità di potenza, la precipitazione locale immediata, benché presente, è minore (circa il 20%) di quella degli scoppi a terra.

Negli scoppi superficiali sulla terraferma, questa ricaduta immediata, che prende il nome di ricaduta locale, può estendersi sotto vento fino a circa 400-500 km, in funzione della forza del vento e della potenza della bomba.

La legge di decadimento del miscuglio dei prodotti di fissione afferma che a un aumento di sette volte del tempo passato dall'esplosione corrisponde una diminuzione di attività dei prodotti di fissione di dieci volte. Così, attribuendo il valore 100 all'attività dopo un'ora dallo scoppio, l'attività dopo 7 h è scesa al 10% e dopo 49 h all'1%.

Precipitazione mondiale

Le particelle che sono troppo fini per cadere nelle prime ore, generalmente discendono in un'ampia zona e costituiscono la precipitazione mondiale, la quale può assumere varie modalità.

Qualora la bomba sia abbastanza potente da spingere il "fungo" nella stratosfera (sopra i 15 km circa), questa ricaduta ritardata è effettivamente mondiale e i detriti prima di tornare al suolo circolano in una zona assai ampia. La durata di tale ricaduta varia ampiamente secondo la latitudine, la quota e il periodo dell'anno in cui i detriti vengono iniettati nella stratosfera ed è compresa da qualche mese a diversi anni.

Suddivisione atmosfera

Grosso modo, si può ritenere che le bombe a idrogeno siano abbastanza potenti da portare la nube di detriti fin nella stratosfera, mentre le bombe atomiche non vi riescono: le bombe all'idrogeno infatti sviluppano energie molto più late. Pertanto mentre la ricaduta stratosferica è prodotta principalmente dalle bombe a idrogeno, a quella troposferica contribuiscono anche le bombe atomiche.

Effetti dannosi del fallout

Il pericolo maggiore è costituito, nel caso della ricaduta locale, dalle radiazioni γ emesse dal materiale radioattivo depositato fuori del corpo umano, mentre per le precipitazioni radioattive mondiali esso è costituito dalle radiazioni β emesse dal materiale radioattivo depositato nell'interno del corpo umano.

Gli effetti della radiazione sono di due tipi, individuali (somatici) e genetici (sulle generazioni seguenti): i primi vanno da disturbi che si manifestano dopo poche ore di intensa irradiazione e che possono produrre la morte in pochi giorni, all'induzione nella persona irradiata di leucemia o anche cancro osseo, che possono rivelarsi dopo anni. Gli effetti genetici sono invece causa di mutazioni genetiche.

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