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Alesatrice

Come funziona un'alesatrice?

L'alesatrice è una macchina utensile operante per asportazione di truciolo, detta anche barenatrice.

Viene impiegata per lavorare la superficie interna di fori e cavità cilindriche o coniche già praticati in un pezzo, oppure per lavorare superfici di contorno ai fori; la lavorazione corrispondente si chiama alesatura.

L'utensile, detto alesatore, è montato su un mandrino orizzontale o verticale o comunque inclinato ed è dotato di moto di taglio rotatorio.

L'avanzamento, nel senso dell'asse del foro, è conferito all'utensile oppure al pezzo.

Caratteristica principale dell'alesatrice è la precisione elevatissima che raggiunge nella lavorazione interna dei fori cilindrici anche di grande diametro e lunghezza, su pezzi talora molto pesanti.

Alesatrici orizzontali

Per la lavorazione di grandi unità (motori, presse, ecc.) si usano le alesatrici orizzontali a mandrino spostabile nel piano verticale per il centramento; l'oggetto viene fissato orizzontalmente sulla tavola portapezzo.

Una grossa barra cilindrica o bareno, centrata con esatta coassialità nel cilindro da lavorare, viene fatta ruotare dal mandrino; l'altra estremità del bareno è sopportata dalla lunetta.

La barra sostiene e guida la testa portautensili e fornisce il movimento rotatorio di taglio e longitudinale di avanzamento agli utensili.

Per pezzi non eccessivamente pesanti vengono impiegate alesatrici orizzontali la cui tavola portapezzo è spostabile in altezza mentre il loro mandrino si trova a quota fissa.

In molte lavorazioni le alesatrici possono operare senza l'impiego di lunetta, con portautensili montato a sbalzo.

L'alesatrice orizzontale è considerata la più antica macchina utensile e fu realizzata da J. Wilkinson attorno al 1776-1780; questa macchina diede la possibilità a J. Watt di costruire la prima macchina a vapore.

Esistono anche alesatrici con più mandrini, per la lavorazione contemporanea di diversi fori.

Alesatrici verticali

Le alesatrici verticali hanno l'asse del mandrino disposto verticalmente; ve ne sono di tipo multiplo, a più mandrini, particolarmente adatte per lavorazioni composite di precisione, quali le alesature contemporanee di un gruppo di cilindri di un motore a scoppio. Sono quindi macchine adatte alla lavorazione di serie.

Alesatrici-fresatrici

Si è resa possibile all'alesatrice anche l'operazione di fresatura ottenendo cosi le alesatrici-fresatrici, macchine di moderna concezione.

L'alesatura può essere eseguita anche manualmente, su fori di diametro limitato, impiegando degli alesatori a denti radiali elicoidali con passo molto allungato, con i quali si ripassano i fori già praticati asportando solo una minima quantità di materiale, uniformando e portando al diametro voluto la superficie interna del foro.

Nel caso di fori ciechi, cioè non passanti il pezzo da parte a parte, si usano speciali utensili con funzioni analoghe all'alesatore, ma muniti anche di denti frontali, detti accecatoi, che servono a spianare e rifinire la superficie di fondo del foro.

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