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Nomi mobili

Quali sono i nomi mobili?

I nomi mobili sono nomi che cambiano desinenza (cioè la parte finale della parola) passando dalla forma maschile (che è considerata la forma base) a quella femminile; pertanto, nei nomi mobili, forma maschile e forma femminile differiscono tra loro.

Un esempio di nome mobile è "ragazzo"; il femminile di ragazzo è "ragazza": come è possibile notare la desinenza del nome è cambiata (infatti la -o finale si è tramuta in una -a).

Nel passaggio dal maschile al femminile come cambiano le desinenze dei nomi mobili?

Nel passaggio dalla forma maschile a quella femminile le desinenze dei nomi mobili cambiano nel seguente modo:

1) I nomi mobili maschili che terminano in –o al femminile terminano solitamente in -a. Esempi:

  • amico → amica
  • gatto → gatta
  • figlio → figlia
  • bambino → bambina
  • maestro → maestra
  • nonno → nonna

2) I nomi mobili maschili che terminano in –a al femminile terminano solitamente in -essa. Esempi:

  • poeta → poetessa
  • duca → duchessa

3) I nomi mobili maschili che terminano in –e al femminile terminano solitamente in -a o in -essa. Esempi:

  • signore → signora
  • cassiere → cassiera
  • marchese → marchesa
  • conte → contessa
  • barone → baronessa
  • elefante → elefantessa
  • campione → campionessa
  • professore → professoressa

4) Alcuni nomi mobili maschili che terminano in –tore al femminile terminano in -trice, -tora o -toressa. Esempi:

  • calciatore → calciatrice
  • addestratore → addestratrice
  • banditore → banditrice
  • allenatore → allenatrice
  • pittore → pittrice
  • attore → attrice
  • tintore → tintora
  • dottore → dottoressa

6) Alcuni nomi mobili maschili che terminano in –sore al femminile terminano in –soressa o in –sora. Esempi:

  • professore → professoressa
  • predecessore → predecessora

7) Alcuni nomi mobili maschili che terminano in –ssore al femminile la radice del verbo da cui derivano prende il suffisso –ditrice. Esempio:

  • possessore → posseditrice

8) Alcuni nomi mobili maschili al femminile terminano in –ina. Esempi:

  • gallo → gallina
  • eroe → eroina
  • re → regina

9) Alcuni nomi mobili maschili formano il femminile in maniera irregolare senza seguire alcuna regola. Esempi:

  • dio → dea
  • stregone → strega

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